Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] causa. Ma questi concetti non ci consentono di affermare nulla sull'effettiva esistenza degli oggetti; "pensiero" qui non intelletto. Se l'esperienza dunque deve, in quanto tale, essere esperienza per una coscienza, è necessario che essa si adegui ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] devono essere intrinseche a esse: e se anche questo si ammette, parlando di una "presenza" dell'idea in ciascuno degl'individui che ad essa "partecipa", forza è concludere che la sua esistenza separata e indipendente non aggiunge nulla di essenziale ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] fece altro che aggirarsi qua e là nel mondo, cercando d'essere spettatore piuttosto che attore di tutte le commedie che vi si D. intraprese nel 1629 l'edificazione della sua fisica, che nulla ha di "matematico" tranne la struttura logica. Ciò non ...
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Fisica e tecnica
C. elettrici
Insieme di elementi, detti componenti circuitali, connessi fra loro in modo da poter divenire sede di correnti elettriche. Per c. elettrico può anche intendersi, più in generale, [...] c. con una superficie ortogonale alle linee d’induzione. Dall’essere l’induzione magnetica un vettore solenoidale discende che il flusso d la circuitazione dell’intensità del campo lungo il c.; nulla quindi se il campo è generato da magneti permanenti ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] importanza che nel genere serio ha il Tancredi può essere riconosciuta, nel genere comico, alla nuova opera di R della corte e l'entusiasmo del pubblico. Per Londra R. non scrisse nulla di nuovo, tranne una cantata Il pianto delle Muse in morte di ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] riposo per i musicisti", a Milano, nella cui cappella volle essere sepolto. ▭ Dal giovanile Oberto al conclusivo Falstaff l'opera verdiana "inventare il vero" secondo modi che non hanno però nulla a che vedere col verismo musicale. Sempre, infatti, ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] del limite dell'uomo. Da questo limite, intrinseco al suo essere creatura, l'uomo esce solo se è capace di cogliere di riuscita guadagnamo l'infinito, l'eterno, se perdiamo, non perdiamo nulla di importante; ma se scommettiamo "Dio non è" e perdiamo, ...
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Filosofo tedesco (Messkirch, Baden, 1889 - Friburgo 1976). Compì gli studi universitari a Friburgo in Brisgovia, dove conseguì la laurea in filosofia nel 1913 con una tesi su Die Lehre vom Urteil in Psychologismus, [...] fuori attraverso l'angoscia che non è il timore di questa o quella cosa determinata, bensì il senso della nullità totale e fondamentale dell'essere del mondo; è l'angoscia dunque che dischiude all'"esserci" il vero senso del suo rapportarsi agli enti ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] 'avvio a quel "cinema di poesia" di cui P. doveva essere in Italia uno dei più convincenti teorici (Il cinema di poesia, , / vadano nei laboratori, nelle scuole, / a ricordare che nulla in questi anni ha / mutato la qualità del conoscere, eterno ...
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Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] che pretendeva si seguisse una procedura illecita: e nulla toglie al significato della sua opposizione il fatto che partecipare alla cattura di un cittadino ateniese, che doveva esser condotto a morte; forse avrebbe pagato tale disobbedienza con ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi esattamente nei sign. e nella maggior parte...
nullita
nullità s. f. [dal lat. mediev. nullitas -atis, der. del lat. nullus «nessuno»]. – 1. L’essere nullo, privo cioè di valore o di validità, di efficacia: riflettere sulla n. della vita, della propria esistenza; la n. di un argomento,...