DELLA SCALA, Cansignorio (Canisdominus, Cane; il vero nome era Canfrancesco)
Gian Maria Varanini
Secondo figlio di Mastino (II), dominus di Verona e Vicenza, e di Taddea da Carrara, nacque il 5 marzo [...] registro di deliberazioni pertinente al Comune di Vicenza, trascritto in età viscontea; inoltre ibid., bb. Venezia 1787, pp. 110-14; XIII,ibid. 1789, pp. 173, 272-76, e pp. 91 s. dei Docc.; XIV, ibid. 1789, pp. 5 s., 25, 29, 31, 33 s., 50, 54-56, 61 ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] " della cultura franco-inglese nell'età dell'evoluzionismo e del positivismo.
Il fatto dal C., di tutta una serie dei maggiori classici dell'economia e di storia economica per L. Bissolati e le comuni direttive di accettazione della monarchia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] una novella in ottave – trattava della lotta dei liberi Comuni lombardi contro Federico Barbarossa. Secondo «il popolo e degli umili, manzonianamente intesi» (Bartesaghi, in Cesare Cantù e “l’età che fu sua”, 2006, p. 56). Nacque così, tra il 1829 e ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] A. coincise con l'età classica della civiltà islamica, al-Salām (città della pace), comunemente nota come Baghdad, presso le rovine Scritto in un corsivo semplice ma elegante, è uno dei più antichi manoscritti del Corano datati e firmati di cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] tra le due realtà, ma anche dei tratti comuni.
A intrigarlo particolarmente del Mezzogiorno era Cestaro), 4 voll., Roma-Bari 1999-2006.
G. De Rosa, F. Lomastro, L’età di Kiev e la sua eredità nell’incontro con l’Occidente, Roma 2003.
G. De Rosa ...
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CABRINI, Angiolo
SSantarelli
Nacque a Codogno (Milano) il 9 marzo 1869 da Emilio e da Rosa Pedrazzini. Giovanissimo aderì al partito operaio e nel 1892 fu tra i fondatori del Partito socialista, nel [...] forze, per dare vita alle organizzazioni di base dei lavoratori, concepite come strumenti atti a influire In queste concezioni, del resto comuni ad altri organizzatori dello stesso periodo porterà, lungo tutta l'età giolittiana, oltre che ai ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Alberigo
Enrico Galavotti
Giuseppe Alberigo è stato uno dei più autorevoli storici della Chiesa del Novecento. La sua opera, che ha goduto di una diffusione internazionale, ha abbracciato un [...] nel campo della ricerca storico-religiosa come uno studioso dell’età moderna. Lo fa attraverso un tema che lo accompagnerà questo tema, prima mediante la più comune attività di commento dei decreti conciliari e successivamente attraverso un’attività ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] X, furono intensi i rapporti epistolari dei medici ebrei tra la Puglia, la fine di impedire che agissero di comune accordo giacché la diversità delle lingue Documenti e realtà nel mezzogiorno italiano in età medievale e moderna. Atti delle giornate ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] privato, in età ellenistica si diffonde la s. pubblica, anche se spesso a finanziarla provvedono le fondazioni dei privati (come lo più rivista negli ordinamenti e nelle finalità per renderla comune a tutti gli scolari, specie là dove è stata oggetto ...
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MALASPINA, Moroello (Moroello il Giovane)
Enrica Salvatori
Figlio di Manfredi di Corrado, ramo dello Spino Secco, capostipite della linea di Giovagallo, e di Beatrice, di casato ignoto, nacque verosimilmente [...] capitano generale della guerra del Comune di Bologna, impegnato a VII, che si propose non come sostenitore dei ghibellini, ma come pacificatore di tutte le marchesa Malaspina. Una domina di Lunigiana nell'età di Dante, Pisa 2003; Id., La data ...
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comune2
comune2 (ant. commune) s. m. [lat. commūne (neutro sostantivato dell’agg. commūnis) «possesso, bene comune; repubblica, stato»]. – 1. Forma di governo autonomo cittadino apparsa nell’Europa occid. dopo il Mille come risultato di un’associazione...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...