Tortura
"Una strana conseguenza
che necessariamente deriva dall'uso
della tortura è che l'innocente
è posto in peggiore condizione che il reo"
(Cesare Beccaria, Dei delitti e delle pene)
Un dramma diffuso [...] accompagnata da altre prove (argumenta).
All'epoca delprincipato, inizialmente soprattutto per i più gravi reati 1530, vi si fece ricorso soltanto in 12 casi.
In età tardomedievale e rinascimentale abbondano i trattati sulla tortura, come l'anonimo ...
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MANCINI, Pasquale Stanislao
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Nacque il 17 marzo 1817 a Castel Baronia, in provincia di Avellino, da Francesco Saverio e da Maria Grazia Riola. Di famiglia benestante, devota e politicamente conformista, [...] Accademia Pontaniana edito nel 1844 col titolo Di una recente opera delprincipe ereditario, oggi re di Svezia, intorno alle pene e del M., sulle fonti e gli studi relativi alla sua vita e alla sua attività, si rinvia alla Bibliografia dell'etàdel ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] concezione religiosa della pena può dirsi concluso nella tarda età repubblicana; la pena prevista per i crimina publica uomini, non a punirli". L'instaurarsi delprincipato di Augusto, con il mutamento del sistema processuale, porta a un diverso ...
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BARTOLINI, Baldo (Baldus ser Cole, Baldus de Bartholinis, Baldo Novello)
Roberto Abbondanza
Nacque da Cola, forse a Perugia, appena dopo la metà di maggio del 1409 - secondo l'età che compare nella trascrizione [...] irresistibilmente verso lo scontro finale. E al principiodel 1483 venne eletto fra i sei gentiluomini concordanti che lasciano qualche incertezza sull'etàdel B. al momento della morte.
Ereditarono l'ingente patrimonio del B. - che poi sarebbe stato ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] condoglianze per la morte delprincipe ereditario, e al tempo stesso le felicitazioni per la nascita del nuovo erede. Impiegato da egli si schermisce, accennando al "mio poco sapere, in questa età et in questa esperienza di pochi anni" (ibid., f. 17r ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] «non dee bastare» ai ministri delprincipe «d’impedire che […] la gran macchina delprincipato vada in rovina, né l’impiegare collettivo: questo sarà appunto il grande compito che l’età delle riforme lascerà in legato al secolo successivo.
Opere
N ...
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BARTOLOMEO da Capua
Ingeborg Walter
Maura Piccialuti
Appartenente a un'antica famiglia capuana di giuristi, nacque a Capua il 24 ag. 1248 da Andrea, avvocato fiscale sotto Federico II di Hohenstaufen [...] generale di Terra di Lavoro, della contea di Molise e delPrincipato. Subito dopo, il 3 settembre, il re lo invitò a , I-II,Firenze 1922-1930, ad Indicem; G. M. Monti, L'età angioina, in Storia dell'università di Napoli, Napoli 1924, ad Indicem;Id., ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] campi lombardi. E verrà giorno in cui al nuovo principio che abbiamo inaugurato, si chiederà dall’Italia redenta quante Firenze 1990; altre rassegne delle opere del M. e degli scritti su di lui in Bibliogr. dell'etàdel Risorgimento in onore di A.M. ...
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MARANTA, Roberto
Marco Nicola Miletti
Nacque nel 1476 a Venosa, probabilmente da un Bartolomeo originario di Tramonti in Principato Citra. Ebbe una sorella, Elisabetta detta Giovanna, che sposò il giurista [...] Napoli sicuramente prima del 1502. La fantasiosa cronaca del Cenna lo vuole uditore generale delPrincipato di Melfi dal Fonti e cultura giuridica nell'Età moderna, Torino 2002, p. 243; M. Caravale, Alle origini del diritto europeo. Ius commune, ...
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GORINI, Lattanzio
Raffaella Zaccaria
Nacque da Domenico di Goro a Firenze il 19 nov. 1496 nel quartiere S. Giovanni "gonfalone" Chiavi (Arch. di Stato di Firenze, Archivio delle tratte, 81, c. 231v; [...] . 301r); il 16 dicembre successivo ottenne l'approvazione dell'età (ibid., 88, c. 379v). Il 13 giugno 1540 ad indices; il carteggio con il duca Cosimo I de' Medici si trova in Mediceo delprincipato, 354, c. 188r; 357, c. 820r; 358, cc. 18, 642r; 363 ...
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eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...