Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Filomusi Guelfi
Pasquale Beneduce
Il contributo originale di Filomusi Guelfi alla cultura giuridica nazionale consiste nell’aver rivisitato la tradizione enciclopedica, con il suo ambizioso [...] , a costituire una parte cospicua dell’ideologia italiana in età liberale, con la sua medietà prudente, provvede il dispositivo espressione di Stato di diritto racchiudesse solo «una parte della moderna costituzione» e non il suo ‘scopo’ o il suo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di B[onifacio] VIII è indubbiamente fra le più rilevanti nella storia del Papato medievale. [...] Figura di sanguigna umanità, ebbe meriti e demeriti ugualmente spiccati [...]. Fra i [...] corpus», mal si attagliava alle categorie politiche dell’età medioevale. In realtà, riferendosi alla tunica del Cristo Gregorio IX e Bonifacio VIII, in Studi di Storia del diritto medioevale e moderno, a cura di F. Liotta, 2° vol., Bologna 2007, pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Prospero Farinacci
Aldo Mazzacane
Per diffusione in Europa (testimoniata fra l’altro dal numero assolutamente straordinario di stampe in Italia e all’estero) e per influenza sulla pratica forense, [...] Con l’avvento di spiriti riformatori e rivoluzionari, dall’età delle codificazioni divennero emblema di tutti i vizi dell’ tra gli altri. Nella giurisprudenza e nella storiografia moderna hanno prevalso, sui moderati apprezzamenti, censure durissime, ...
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LUOSI, Giuseppe
Francesca Sigismondi
Nacque a Mirandola il 5 sett. 1755 da Giovanni, avvocato, e da Maria Cristina Boccabadati. Studiò prima presso i gesuiti nella sua città natale, poi a Modena, nell'Università [...] . 71 s.; M. Roberti, Milano capitale napoleonica. La formazione di uno stato moderno, 1796-1814, Milano 1946-47, I, pp. 35, 53, 82 n. E. Rota, Milano napoleonica, in Storia di Milano, XIII, L'età napoleonica (1796-1814), Milano 1959, pp. 126, 154, 156 ...
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Welfare state, Stato del benessere
Tiziano Treu
1. Lo Stato sociale (o Stato del benessere, welfare state), secondo una definizione largamente accettata, è un insieme di politiche pubbliche con cui [...] 1834.
Il nucleo successivo e centrale del moderno welfare è rappresentato dalle assicurazioni sociali, caratterizzate dei benefici, alzando le condizioni di accesso (per es. l’età pensionabile, i livelli di reddito) e stringendo i criteri di ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] però, come in generale quello di tutti i testi di età medievale, era ricco di volgarismi e di infrazioni alla norma modifiche (cfr. Marazzini 1984: 72-79).
Nella società moderna, una volta adottato sistematicamente l’italiano, il notaio è ...
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BRUGI, Biagio
Alessandro Coletti
Nacque a Orbetello il 13 ag. 1855 da antica famiglia di magistrati e giuristi originaria di Bruges. Nel 1875 si laureò in giurisprudenza a Pisa, dove nei corsi di diritto [...] ultimo ateneo lasciò l'insegnamento nel 1930 per limiti di età.
Se nell'ateneo pisano la formazione giuridica del B maggio 1934.
Ricordiamo ancora tra le opere del B.: Il moderno positivismo e la filosofia dei giuristi romani(Urbino 1889); La scuola ...
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LOTARIO da Cremona
Luca Loschiavo
Nacque sul finire degli anni Sessanta o, al più tardi, nei primi anni Settanta del XII secolo da una nobile e potente famiglia di Cremona. Si ritiene generalmente che [...] conflitto tra scuole che accompagna praticamente l'intera età della glossa e non si discostano molto da della sovranità, e a S. Mochi Onory, Fonti canonistiche per l'idea moderna dello Stato, in Tijdschrift voor rechtsgeschiedenis, XX (1952), p. 122; ...
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BENSA, Paolo Emilio
Piero Craveri
Nacque a Genova, da Maurizio, il 27 marzo 1858.
Il padre, nato a Porto Maurizio il 22 sett. 1813, laureatosi in legge a Genova nel 1839, aveva proseguito gli studi [...] . La tradizione italiana, tagliata fuori da ogni moderna elaborazione delle fonti romanistiche a seguito dell'adozione senatori giolittiani (Albertini, I, p. 446);pur essendo di età avanzata volle arruolarsi e prestò servizio come ufficiale. Il 12 ...
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ACCOLTI, Benedetto, il Vecchio
Armando Petrucci
Nacque ad Arezzo nel 1415 da Michele, di nobile famiglia aretina ed allora professore di diritto a Firenze, e da Margherita Roselli. Studiò diritto a [...] gloria del secolo in cui viveva di fronte all'età degli antichi, che era uso vantare come perfetta. Nella , 237, 239, 243, 431, 440, 514; E. Fueter, Storia della storiografia moderna, Napoli 1944, pp. 28-29; V. Rossi, Il Quattrocento, Milano 1933, pp ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...