L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] «da solo», ne vene da Macerata «viene da Macerata», quanti o quandi n’adè? o ne è? «quanti sono?».
In etàmoderna e contemporanea i dialetti vengono di solito trascritti seguendo le principali convenzioni grafiche della lingua (con un uso largo e ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] studi su singole regioni o paesi, e per epoche diverse, ha indotto taluni a tentare comparazioni sull’arco temporale dell’etàmoderna e fino alla fine dell’Ottocento (Graff 1987; Cipolla 1969). La comparazione non è facile, perché non si dispone ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] didattica, Roma, Carocci.
Lucchi, Piero (1982), Leggere, scrivere e abbaco: l’istruzione elementare agli inizi dell’etàmoderna, in Scienze, credenze occulte, livelli di cultura. Convegno internazionale di studi (Firenze, 26-30 giugno 1980), Firenze ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] , che fece delle raccolte petrarchesche un modello a cui avrebbero guardato gli intellettuali europei per tutta l’etàmoderna, consiste nella concezione dell’epistolario non come regesto casuale di materiali autobiografici, ma come opera letteraria ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] ai nostri giorni, Milano, Rizzoli.
Fragnito, Gigliola (2005), Proibito capire. La Chiesa e il volgare nella prima etàmoderna, Bologna, il Mulino.
Giacomelli, Roberto (1993), Storia della lingua latina, Roma, Jouvence.
Harnack, Adolf von (19062), Die ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] la nascita di una forma standard in epoca tardo-medievale e il suo consolidamento all’inizio dell’etàmoderna. La trafila opposta riguarda invece tipicamente la problematica della ➔ pianificazione linguistica di varietà linguistiche minoritarie ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] La lingua franca mediterranea. Plurilinguismo, mistilinguismo, pidginizzazione sulle coste del Mediterraneo tra tardo medioevo e prima etàmoderna, «Medioevo romanzo» 20, pp. 231-301.
Mühlhäusler, Peter (1986), Pidgin and Creole linguistics, Oxford ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] Adamo & Della Valle 2008; ➔ neopurismo). A rigore, anche i ➔ latinismi e ➔ grecismi introdotti in italiano tra medioevo ed etàmoderna sono forme prelevate da lingue estranee (la qual cosa risulta più evidente per termini che conservano la veste ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] durante il XVI secolo. Ad accogliere ➔ italianismi marinareschi sono, tra la fine del medioevo e la prima etàmoderna, il francese (ad es. accoster «accostare», bonne-voglie «buonavoglia, rematore volontario», boussole «bussola», fortune «fortuna» e ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] , Mursia - Mont-Blanc, pp. 73-82.
Schiaffini, Alfredo (1930), Disegno storico della lingua commerciale dai primordi di Roma all’etàmoderna. I. Roma e i Regni romano-germanici, «L’Italia dialettale» 6, pp. 1-56.
Sosnowski, Roman (2006), Origini della ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...