La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] del cristianesimo», 3, 2, 2006; U. Mazzone, A religious war? Suggestions from the First World War, in Cristianesimo e conflitto in etàmoderna e contemporanea, a cura di U. Mazzone, Bologna 2009 (Annali di storia dell’esegesi, 26/2), pp. 237-263.
18 ...
Leggi Tutto
Miti e simboli della rivoluzione nazionale
Alberto Mario Banti
Una chiave importante per capire il significato del processo di costruzione del Regno d’Italia sta in una semplice definizione: Stato-nazione. [...] riconosciuti privilegi particolari o specifiche franchigie. Ma al di là di ciò non si va. E comunque, in generale, in etàmoderna il termine non appartiene al linguaggio politico.
Né sembra sul punto di entrarvi nel corso del XVIII secolo, quando è ...
Leggi Tutto
Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] dai Greci al tardo Medioevo, Venezia 1959, p. 186.
2 Per un quadro generale sulla figura di Costantino in Etàmoderna si vedano: Costantino il Grande dall’Antichità all’Umanesimo, Colloquio sul Cristianesimo del mondo antico (Macerata 18-20 dicembre ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] il problema si è riproposto con drammatica attualità come nesso tra monoteismo e violenza. In secondo luogo, quel periodo dell’Etàmoderna, tra XVII e XVIII secolo, in cui si formano i concetti-chiave che fanno da sfondo all’attuale dibattito (oltre ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Ingegneria e macchine
Marcus Popplow
Jürgen Renn
Ingegneria e macchine
Questo capitolo è dedicato allo studio di progetti ingegneristici [...] per frantumare la corteccia impiegata nella concia e gli stracci macerati utilizzati per produrre la carta. Con l'inizio dell'Etàmoderna crebbe la diffusione di questo tipo di macchine nelle aree in cui era più intensa l'attività industriale. Furono ...
Leggi Tutto
DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] e dibattito istituzionale a Genova nel Cinque-Seicento, in Finanze e ragion di Stato in Italia e in Germania nella prima etàmoderna, a cura A. De Maddalena-H. Kellenbenz, Bologna 1984, pp. 259, 261, 275 s., 280; P. Boccardo, Fonti d'archivio per ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] in atto dallo Stato liberale. Nel Nord la tridentinizzazione, e perciò la spina dorsale della pastorale in etàmoderna, era passata attraverso le diocesi, nel Sud era passata soprattutto attraverso gli istituti religiosi. La soppressione postunitaria ...
Leggi Tutto
Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] pure prevista nel progetto di Malvasia, rimase in gran parte un'illusione non solo nella Roma del primo periodo dell'Etàmoderna; comunque, con il riscatto di poco più di 1.000.000 di scudi, sono documentabili, sotto il pontificato Borghese, accenni ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...]
I viaggi di osservazione nella Nuova Francia, come, del resto, quelli effettuati in altre regioni del mondo nella prima Etàmoderna, ebbero origine da un'ampia gamma di interessi coloniali, mercantili e di evangelizzazione. Il XVII sec. si aprì con ...
Leggi Tutto
Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] al periodo napoleonico. È vero che potrebbero essere individuate origini ancora più lontane nel tempo, fin nel cuore dell’etàmoderna, ma appare evidente che gli anni dell’egemonia francese segnino una svolta nello sviluppo del sistema urbano nella ...
Leggi Tutto
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, giovinezza, maturità, vecchiaia);...