Poeta svedese, fra i più rappresentativi dell'etàromantica. Nacque a Stoccolma da agiata famiglia di proprietarî terrieri il 28 novembre 1793. Natura sensibile e irrequieta e senza dominio alcuno di sé, [...] cerchia troppo ristretta per il suo spirito tormentato ed esuberante e per la sua fantasia vagabonda: anche la sua romantica concezione della vita, fortemente tinta di socialismo, mal si lasciava costringere entro i vincoli, che la sua professione gl ...
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Scrittore francese, figlio del grande fisico. Nacque a Lione il 12 agosto 1800 e morì a Pau il 27 marzo 1864. Spirito vivace, sensitivo e fantasioso, ma, per naturale indole, misurato e chiaro, fu, in [...] Francia, tra le figure di secondo piano dell'etàromantica, una delle personalità più attraenti. Fece buoni studî di filologia alla scuola del Fauriel; ebbe larga conoscenza di letterature europee; fu professore di letteratura francese prima a ...
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NISARD, Désiré
Salvatore BATTAGLIA
Critico francese, nato a Châtillon-sur-Seine (Costa-d'Oro) il 20 marzo 1806, morto in Italia a San Remo il 27 marzo 1888. Si addestrò alla polemica politica e poi [...] , il N. rappresenta un ritorno al classicismo di La Hatpe e del Voltaire: fatta giustizia sommaria del Medioevo e dell'etàromantica, egli riconosceva l'ideale artistico per eccellenza nella grande epoca di Luigi XIV, dove più propriamente credeva di ...
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Scrittore e critico svizzero, nato a La Chaux-de-Fonds il 17 luglio 1901, morto a Roma il 3 maggio 1957. Studiò alla facoltà di lettere di Ginevra; alla Sorbona conseguì la licenza e il dottorato in lettere. [...] e da L' âme romantique et le rme (1937), ov'è colto il legame di continuità della letteratura contemporanea con l'etàromantica, a Le romantisme allemand (1949). Questa direttiv di ricerca si sposa all'interesse per il misticismo e per alcune grandi ...
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Poeta inglese, nato a King's Sutton (Northamptonshire) il 24 settembre 1762, morto il 7 aprile 1860 a Salisbury. Per il tono sensitivo e pensoso e per l'intimo sentimento della natura fu uno dei precursori [...] dell'etàromantica, a cui sopravvisse. Ebbe respiro troppo debole per le composizioni più vaste che pur volle tentare; ma i Fourteen Sonnets (1789), facili e melodiosi sebbene un po' sentimentali, lo fecero salutare come Genius of the sacred fountain ...
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Attore, nato presso Rimini nel 1786 e morto a Roma nel 1867. Nel 1811 entrò come primo attore giovane nella compagnia Marchionni-Belloni-Meraviglia. Rimase con Elisabetta Marchionni, come prim'attore, [...] ; ma il resultato finanziario fu disastroso. Scritturato nella Reale Sarda, nel 1847 tornò a fare il capocomico. Nel 1863 fu colpito da apoplessia. Come attore fu tra i maggiori dell'etàromantica per la profondità e il vigore delle interpretazioni. ...
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Orientalista francese, figlio di Antoine (v.) nato a Neuilly nel 1773, morto a Parigi nel 1832: marito di Helmine v. Ch. (v.). Fu col Rémusat uno dei fondatori della filologia indiana in Francia, e il [...] le sue numerose ricerche filologiche e traduzioni dal persiano e dal sanscrito ebbe particolare fama, anche fuori del mondo accademico, la versione di Sakuntala (1830), che molto contribuì a render popolare il capolavoro indiano nell'etàromantica. ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] intermedia. Queste idee furono esportate con le guerre della Francia rivoluzionaria e napoleonica.
Il travaglio intellettuale dell’etàromantica (G.J. Fichte, M.me de Staël, A. Manzoni, G. Mazzini) – contrassegnato da una ridefinizione dei caratteri ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] tradizionali si sono andati lentamente, ma inesorabilmente, consumando. In questo senso sono stati ritrovati spunti nichilistici nell’etàromantica.
L’insistenza sulla mancanza assoluta di senso della realtà si fa sempre più forte nei primi decenni ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] aperta la discussione, la questione omerica è uno dei capitoli fondamentali della filologia moderna, ed è stata, specialmente in etàromantica, un motivo culturale di grande importanza. Abbiamo ricordato come già nell'antichità vi fu chi dubitò dell ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
preromantico
preromàntico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di pre- e romantico] (pl. m. -ci). – Del preromanticismo, che è proprio del preromanticismo: epoca p.; gusto p.; tendenze, correnti p.; musica preromantica. Come sost., chi, nella sua opera,...