L'Ottocento: fisica. Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Kathryn M. Olesko
Il seminario di ricerca e la fisica teorica
Lo storico Charles McClelland ha definito il seminario un "segno caratteristico [...] diciannovesimo secolo" (McClelland 1980, p. 94); egli credeva che il seminario fosse il luogo delegato alla trasmissione dell'etica della ricerca a un gruppo selezionato di studenti, che aveva concorso per accedervi. Nel 1913 Wilhelm Erben sostenne ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] disperata e scettica, che piuttosto che cercare i segni di una Grazia ormai irraggiungibile, si ferma a contemplare la disgregazione etica. L'asino, testardo, innocente, che può essere solo testimone del male e dei vizi dei suoi padroni, appare così ...
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Filosofo, matematico e medico musulmano (Wasīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 circa - Damasco 950). Oltre alle traduzioni e ai commentarî di Porfirio e dell'Organon di Aristotele, compose un [...] ), uno sull'intelletto (De intellectu et intelligibili), varie opere di matematica, astronomia, medicina, alchimia, musica, etica, politica. La sua filosofia costituisce la prima formulazione organica del pensiero arabo, e contiene in germe tutte le ...
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Nipote di Asclepio, figlio di Macaone e di Anticlea, venerato, col fratello Gorgaso, a Fare in Messenia; da lui si faceva discendere la famiglia di Aristotele, il cui padre e il cui figlio ebbero tale [...] nome (dal secondo prende il nome, per essergli stata dedicata, o piuttosto per essere stata da lui edita, l'Etica nicomachea). ...
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TAURELLUS, Nicolaus
Guido Calogero
Medico e filosofo, nato a Montbéliard il 26 novembre 1547, morto di peste ad Altdorf il 28 settembre 1606. Il suo nome latino è molto probabilmente la traduzione del [...] tedesco Öchslein. Dopo aver esercitato la medicina a Basilea ed esservi stato nominato, più tardi, professore di etica, ebbe una cattedra di medicina ad Altdorf. Nelle sue opere filosofiche (quelle di medicina hanno minore importanza) egli combatté ...
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scialacquatori
Giorgio Varanini
La colpa degli s., o dissipatori, non risiede nel " mal dare " ad altri, e cioè nell'eccessiva liberalità (che è invece imputabile ai prodighi del quarto cerchio), sibbene [...] preordinata volontà di distruggere, nelle proprie sostanze, sé stessi (il Torraca, con altri, cita opportunamente l'Etica aristotelica e il commento dell'Aquinate: " Nam prodigus dicitur quasi perditus, inquantum scilicet homo corrumpendo proprias ...
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artha
Termine sanscr. che nella filosofia indiana indica ogni oggetto, a prescindere dalla sua concretezza. Nella linguistica indiana indica il significato di un termine, generalmente inteso come il [...] ): uno di essi è appunto detto a. e viene generalmente interpretato come il successo personale e/o la prosperità materiale. In etica, l’opposizione fra a. e il suo opposto, ana., è parallela ma non sovrapponibile a quella fra dharma (➔) e a-dharma ...
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eticista
s. m. e f. e agg. Esperto di problemi etici; che si riferisce ai valori morali.
• Cinquant’anni fa non si poteva discutere di alcune cose per il semplice motivo che non erano possibili; prendiamo [...] p. 45, Commenti) • lungo i primi anni sessanta l’accento di [Giorgio] Bocca batte sulla «modernizzazione», in una prospettiva eticista, che si colora di elitismo tecnocratico. (Bruno Gravagnuolo, Unità, 27 dicembre 2011, p. 20, Primo Piano) • il Papa ...
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Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, dallo stato sociale ecc.
Nella storia della filosofia [...] azioni umane, e in quello medievale, volto all’elaborazione di una dottrina della salvezza, essa riveste un ruolo dominante nell’etica kantiana. Qui il d. diventa non solo azione conforme alla legge di ragione, ma atto intrapreso unicamente in vista ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] sua verifica), fonte di accese polemiche nell'ambito del circolo di Vienna. S. elaborò anche una sua riflessione etica, concependo l'etica come scienza di fatti, non normativa, e tentando, mediante un'analisi dei valori, la fondazione empirica dell ...
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etica
ètica s. f. [dal lat. ethĭca, gr. ἠϑικά, neutro pl. dell’agg. ἠϑικός: v. etico1]. – Nel linguaggio filos., ogni dottrina o riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo, soprattutto in quanto intenda indicare quale...
eticita
eticità s. f. [der. di etico1]. – Carattere etico: l’e. dello stato. Come termine più propr. filosofico, eticità traduce il tedesco Sittlichkeit, con cui Hegel designa quel complesso di istituzioni umane (famiglia, società civile,...