In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] morali portò A. Comte a concludere che la condotta morale è quella che tende all’utilità pubblica, che il sentimento dell’eticità è quello della solidarietà e che lo strumento per un’educazione morale è la sociologia.
La riflessione sull’e. nel 20 ...
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Teoria etico-politica elaborata dal Mahatma Gandhi. L'espressione è tradotta di solito come "resistenza passiva", ma il suo significato letterale è "insistenza per la verità". Tale teoria era alla base [...] della prassi della disobbedienza civile e veniva integrata dall'altro principio, di origine indiana e buddista, dell'ahimsa o non-violenza ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] ’insegnamento socratico, quello sofistico se ne distingue in quanto non mira, come l’altro, alla determinazione di valori etici stabili, ma solo a uno scopo pratico ed edonistico. Tale atteggiamento si consolida con la seconda generazione dei sofisti ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] inutilmente per l'animale stesso, s'intende. In quanto ai d. alla vita e alla libertà, occorre distinguere tra un piano etico-teorico generale, in cui tali d. devono essere riconosciuti a tutti, e un piano concreto, condizionato dal tipo di rapporto ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] (1911); Cultura e vita morale (1914); Nuovi saggi di estetica (1920), in cui è compreso il Breviario di estetica (1913); Etica e politica (1931); Ultimi saggi (1935); La poesia (1936); La storia come pensiero e come azione (1939); Il carattere della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Cuoco
Fulvio Tessitore
Il nesso tra opera storiografica e impegno etico-politico è tratto caratterizzante della personalità di Vincenzo Cuoco, tutto dedito all’azione pubblica nelle varie forme [...] Questa singolare opinione chiarisce, tuttavia, il senso del discorso cuochiano che, evidentemente, guardava alla religione nella sua dimensione etica e nella sua funzione sociale. Il che consente non solo di collegare queste riflessioni a pagine dei ...
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Insieme delle dottrine degli 'spiriti forti' o 'liberi pensatori' del Seicento che, in Italia, Francia, Olanda e Germania, professavano idee spregiudicate, spesso in contrasto con le Chiese. Il l. non [...] fisico-cosmologico; la dottrina della doppia verità (cioè libertà interiore e conformismo nei costumi) dal punto di vista etico. Gli studiosi sottolineano il ruolo svolto dal l. come anello di congiunzione tra il pensiero umanistico-rinascimentale e ...
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Filosofo francese (Chazelet, Indre, 1860 - Parigi 1932). Si occupò soprattutto del problema etico-religioso. Il suo "dogmatismo morale" è esposto particolarmente negli Essais de philosophie religieuse [...] (1903); in Le réalisme chrétien et l'idéalisme grec (1905) e nelle Annales de philosophie chrétienne, che, succedendo a Ch. Denis, egli diresse dal 1905 al 1913. Quando le opere e la collezione delle Annales ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] virtuoso, l’altra a quello opposto. Questo modo di concepire il p. della virtù è caratteristico di ogni concezione etico-religiosa che prospetti una soluzione escatologica dei problemi della vita, e attribuisca quindi a un giudizio finale il compito ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] pratica. L'esistenza di Dio può essere provata dunque solo moralmente. In stretta connessione con le sue concezioni etiche K. ha successivamente svolto una filosofia della storia (Idee zu einer allgemeinen Geschichte in weltbürgerlicher Ansicht, 1784 ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...