Ogni dottrina etica, sociale o politica che ponga a suo fondamento i diritti dell'individuo. In senso peggiorativo, la tendenza a far prevalere in modo eccessivo gli interessi individuali su quelli collettivi.
Economia
È [...] 'economia a quello delle scienze sociali), da J.A. Schumpeter (che coniò l'espressione e distinse l'i. metodologico da quello etico-politico) e da F.A. von Hayek. Influenzato soprattutto da quest'ultimo, K.R. Popper si è richiamato a tale dottrina ...
Leggi Tutto
Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] third millennium: an ecumenical view, New York 1988.
Küng, H., Projekt Weltethos, München 1990 (tr. it.: Progetto per un'etica mondiale, Milano 1991).
Lodge, D., After Bakhtin. Essays on fiction and criticism, New York-London 1990.
Lyotard, J., La ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] stoici come un principio universale e razionale che regolava tutti i mutamenti, e il suo studio aveva uno scopo fondamentalmente etico: consentire ai filosofi di vivere in profonda armonia con il mondo. Poiché il fine della vita era definito «vivere ...
Leggi Tutto
DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] delle cose e della vita", il che lo porta a considerare superato il cosiddetto "realismo della sensazione" (p. 7). Per conseguenza l'etica, fondata sull'esperienza, riduce, per il D., il sommo bene a ciò che ha "importanza" per l'"esistenza e cioè "l ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] dal mondo orientale, dove uno solo è libero, a quello greco dove si realizza la libertà di alcuni nella forma etico-estetica della vita della polis, alla libertà universale astratta del mondo romano con la sua affermazione del diritto, fino al ...
Leggi Tutto
Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] fatto da coloro che affermano di operare per il benessere comune". Le conseguenze economico-politiche di questa filosofia etico-sociale sono assai rilevanti. Se si deve lasciare libero ogni membro della comunità di operare per massimizzare il suo ...
Leggi Tutto
Filosofo e pedagogista (Düsseldorf 1854 - Marburgo 1924). Tra gli esponenti principali della scuola neokantiana di Marburgo, N. riprese da I. Kant soprattutto il metodo trascendentale, applicandolo dapprima [...] a fatti storici e sociali, N. sviluppò inoltre, sulle basi del concetto kantiano di ragion pratica, una filosofia etico-politica sociale e pedagogica e una filosofia della storia che trovava concretamente sbocco nell'adesione alle tesi politiche del ...
Leggi Tutto
Pensatore politico e riformatore sociale (Besançon 1772 - Parigi 1837), uno dei principali esponenti del socialismo utopistico. Nato da una famiglia di commercianti, nonostante la sua avversione per lo [...] da ogni rigida divisione del lavoro e da ogni vincolo coattivo e permanente. Ricercando per questa nuova società un fondamento etico-politico, F. giunge a escogitare, recependo influenze utilitariste, una vera e propria matematica delle passioni e a ...
Leggi Tutto
positivismo
Corrente di pensiero affermatasi in Europa nella seconda metà del 19° sec., la quale, contro l’astrattezza e la sterilità della metafisica, riteneva che il solo sapere reale fosse quello [...] essa era regolata in vista del bene comune. La concezione di Mill era invece individualistica e, sul piano etico-politico, liberale. Lo Stato milliano doveva intervenire nella vita economica, ma in senso antimonopolistico, per rimuovere gli ostacoli ...
Leggi Tutto
Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] B. de Fontenelle (1688).
Con l’Illuminismo si ha l’estensione del concetto di p. dall’ambito conoscitivo a quello etico e sociale: il p. realizzato nell’ambito scientifico e filosofico deve estendersi anche all’organizzazione della società umana e ai ...
Leggi Tutto
etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...