Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] prudenza,/ non c'è consiglio di fronte al Signore" (21, 30).
I poveri non mancavano e sulla scia di un'etica sapienziale internazionale, i saggi d'Israele richiamavano alla cura dei bisognosi. Questa generosità non impediva loro di avvertire che la ...
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Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] Teogonia, un poema che, in tempo non lontano da quello in cui fu composta l'Odissea, Esiodo ha dedicato, con intento etico e didattico, a una 'storia sacra'. Le fonti, come l'autore stesso suggerisce sotto il velame di rivelazioni fattegli dalle Muse ...
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MALVEZZI, Vincenzo
Andrea Daltri
Nacque a Bologna il 22 febbr. 1715 da Pietro Paolo, appartenente al ramo dei conti della Selva, antica famiglia del patriziato cittadino, e da Maria Caterina Leoni.
In [...] esplicita tendenza giansenizzante, e intraprese una serie d'interventi moralizzatori tesi a riaffermare il primato religioso ed etico del potere vescovile. Sul versante del culto si schierò contro le false devozioni e i comportamenti superstiziosi ...
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GIUSEPPE Moscati, santo
Valeria Ribeiro Corossacz
Nacque a Benevento, il 25 luglio 1880, da Francesco e Rosa De Luca.
Il padre, magistrato e presidente del tribunale di Benevento, in gioventù aveva [...] e storia naturale; ma questo interesse per tutte le forme del sapere si accompagnava, in lui, a una visione etico-religiosa legata alla tradizione integralista decisamente avversa alla mondanità e a taluni aspetti della modernità: "Condanna il cinema ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] messe in opera dal mito forma come l'atmosfera intellettuale generale delle società arcaiche, delle quali regola tanto l'etica o l'economia quanto le pratiche propriamente religiose. Possiamo dire in questo senso che, per Mauss, in ogni simbolismo ...
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L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] concreta e obiettiva sulle religioni maggiori e le loro principali varianti, sui principi di studio comparativo delle religioni e sull’etica e i diritti personali e sociali». E una successiva raccomandazione – la n. 1202 del 1993 – invita gli Stati a ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] cristiano e per la cura che prestò al ceto intellettuale, che anche nel Sud cercava ora nella Chiesa un orientamento etico-sociale, rivelava, dalla sua sede di Reggio Calabria, un’affinità con il lombardo Bernareggi.
I contenuti del magistero, nella ...
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PLACIDO di Nonantola
Maurizio Ulturale
PLACIDO di Nonantola (Placidus o Placitus Nonantulanus). – Monaco benedettino, visse tra la fine dell’XI e la prima metà del XII secolo.
Le notizie biografiche [...] giuridica, centrata su una dimensione istituzionale e patrimoniale; la seconda, invece, ispirata ad accenti principalmente etico-teologici e morali, decisamente più discorsiva e dietro la quale risulta possibile comprendere la visione ecclesiologica ...
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CARAFA, Vincenzo
Franca Petrucci
Nacque da Fabrizio e da Aurelia de Tolomeis nel 1477 circa. Abbracciò la carriera ecclesiastica e ottenne il 13 sett. 1497 dallo zio, l'influente cardinale Oliviero [...] la carica di referendario di giustizia. In questo stesso periodo in cui nella Chiesa si faceva manifesta l'urgenza di un rinnovamento etico-religioso, il C. aderì in qualche modo a questo spirito di rinnovamento ed a lui il papa indirizzò vari brevi ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] consenso universale del genere umano, che non può ingannarsi nell’ammettere un Principio supremo); b) prove relative al momento etico dell’idea di D., in quanto, pur con atteggiamenti diversi, riconoscono tutte l’esigenza di affermare l’esistenza di ...
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etico1
ètico1 agg. [dal lat. ethĭcus, gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος «costume»] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’etica, che concerne i costumi, il comportamento morale: problema e., concezioni, leggi e.; principî e., ecc. b. Che ha, per sé stesso, un’essenza...
etico2
ètico2 agg. [dal gr. ἑκτικός «abituale, continuo», come attributo di πυρετός «febbre»] (pl. m. -ci), ant. – Tisico; anche sost.: Faceva lui tener le labbra aperte Come l’etico fa (Dante). Febbre e., quella caratteristica della tisi...