BEARZI, Bruno
Eve Borsook
Figlio di Giuseppe e di Teresa Cirio, nacque a Palmanova in provincia di Udine il 19 nov. 1894.
Dopo aver compiuto gli studi superiori al Convitto nazionale di Belluno (istituto [...] metallurgia antica al Museo archeologico di Firenze, e nel 1954 la Mostra storica della fonderia. Presso l'Istituto di studi etruschi e italici contribuì a fondare un Centro per la storia della metallurgia (che però non ebbe seguito). Tenne un corso ...
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PILASTRO CON CIVETTA, Gruppo del (Owl-Pillar Group)
A. Stenico
Gruppo di vasi a figure rosse della metà e del terzo venticinquennio del V sec. a. C. Di tecnica discreta sono tuttavia imitazioni semibarbare [...] alla serie.
Bibl.: J. D. Beazley, Greek Vases in Poland, 1928, p. 77; id., in Journ. Hell. Stud., LXIII, 1943, p. 66 ss.; A. D. Trendall, Vasi antichi dipinti del Vaticano - Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, Città del Vaticano 1953, p. 38. ...
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Vedi VOLTERRA dell'anno: 1966 - 1997
VOLTERRA (etr. Velathri; lat. Volaterrae)
E. Fiumi
Città della Toscana, sorge sopra un colle, tra i fiumi Cecina ed Era che, elevandosi con un'ampia terrazza (Pian [...] la carta top.); G. Dennis, The cities and cemeteries of Etruria, Londra 1848, II, p. 141 ss.; E. Brunn-G. Körte, I rilievi delle urne etrusche, I-III, 1870-1916, passim; A. Cinci, Guida di V., Volterra 1885; C.I.L., XI, p. 324 ss.; C.I.E., p. 11 ss ...
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PHAON (Φάων, Φάωνος)
E. Paribeni
Personaggio mitico, che all'inizio fu forse il protagonista di un motivo novellistico di origine ionica, più tardi sviluppato e portato alla notorietà dalla commedia [...] .
Nello stesso aspetto di un giovane in un gruppo di donne, distinto dal nome Faun, ritorna su un gruppo di specchi etruschi. Mentre non vi è posto per l'eroe di bellezza Ph. nell'isolata figurazione del suicidio di Saffo nella basilica sotterranea ...
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DIOPOS (Δίοπος, Diŏpus)
G. Cressedi
Nome di uno dei tre fictores, con Eucheiros, Eugrammos che, secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 152), accompagnarono Demarato, il padre di Tarquinio, quando venne in [...] . Comunque, restando il fondo leggendario di questo racconto, è interessante constatare come i Romani, e forse gli stessi Etruschi, avessero la coscienza della derivazione dell'arte loro dalla Grecia. Plinio infatti aggiunge che per mezzo di questi ...
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BELLEROFONTE (Βελλεροϕιῶν)
G. Cressedi
Eroe del mito greco.
Figlio di Glauco ed Eurimeda o Eurinome. Altri lo riteneva figlio del dio Posidone, allevato da Glauco. Entra in possesso del cavallo alato [...] S. Reinach, Rép. Stat., v, 537, 9; Ch. Clarac, 306, 2 k; vaso greco: Ath. Mitt., lxv, 1940, tav. 21; vasi etruschi: Studi Etruschi, xx, 1948-49, p. 246 ss.; Not. Scavi, 1937, p. 130. B. doma Pegaso: gruppo statuario: Mon., Bullett., Annal dell'Instit ...
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Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] del defunto, alla fine del II sec. a. C., riproduce la forma di un altare e deriva da modelli ellenistici e non etruschi, che hanno riscontro anche in Sicilia. Ad Agrigento fu trovato un s. anch'esso ornato di metope e originario al più tardi dall ...
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ELMO
L. Guerrini
G. A. Mansuelli
Nei diversi stadî culturali l'e. è associato generalmente alla corazza. L'e. di guerra vero e proprio, metallico o no, risale all'Età del Bronzo. I copricapo anteriori [...] u. Zeichn., fig. 250. E. di Emesa: H. Seyrig, in Ann. Arch. de Syrie, ii, 1952, p. 101 ss. E. etrusco a calotta: N. Bonacasa, in St. Etruschi, xxv, 1957, p. 557, nota 28. E. da Metaponto: Th. Hoofes, in Studies Robinson, ii, S. Louis 1953, p. 833 ss ...
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SEMLA
A. Gallina
Corrispondente etrusco della Semele greca, madre di Dioniso. Essa compare su specchi, spesso accompagnata da didascalia.
In uno specchio da Chiusi, al British Museum, S. è la figura [...] , 1863, pp. 83; 87; C. Pauli, in Roscher, IV, 1915, col. 702, s. v.; G. Q. Giglioli, Arte Etrusca, Milano 1935, tav. CCXVI; G. A. Mansuelli, Gli specchi figurati etruschi, in St. Etr., XIX, 1947, pp. 26; 50, n. 6; 51, n. 6; id., ibid., XX, 1948-9, pp ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] a che fare con il carattere etnico e politico della città. Probabilmente la città fu solamente posseduta ma non abitata dagli Etruschi, se ancora in epoca romana era ben testimoniata la presenza degli Umbri (Strab., v, 1, 7: οἴ καὶ νῦν ἔχουσιν τὴν ...
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etrusco
agg. [dal lat. Etruscus] (pl. m. -chi). – 1. Dell’antica Etruria, regione dell’Italia centrale corrispondente all’odierna Toscana e Lazio settentr.: il popolo e.; l’arte, la civiltà, la lingua e.; museo e.; antichità etrusche; riva...
toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce alla Toscana e ai suoi abitanti:...