Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] alcune tendenze estreme che hanno lottato nel suo seno, appunto in questo periodo, non segue le opinioni estreme di Eutiche (v.) e quelle fantastiche di alcuni suoi seguaci; è bensì un monofisismo moderato.
La popolazione alessandrina, istigata da ...
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TEODORETO di Ciro
Quintino Cataudella
Nacque intorno al 393 ad Antiochia, e ivi compì la sua formazione spirituale nell'insegnamento delle scuole monastiche, e in un certo senso, di maestri quali S. [...] dei due partiti (433). T., come nestoriano, fu deposto dalla carica nel concilio di Efeso (449) a opera dei seguaci di Eutiche, ed esiliato ad Apamea; fu poi reintegrato da papa Leone, e il provvedimento fu sanzionato dal concilio di Calcedonia (451 ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] connessa al calo causato dalla guerra e dalla lunga assenza di Vigilio.
Fuori dall’Italia Pelagio mantenne buoni rapporti con Eutichio di Costantinopoli, al quale nel 558-559 mandò reliquie di Pietro (ep. 20). Al più tardi nel 560, Pelagio scrisse ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] (p. 176), dopo il racconto della creazione quella di Pelagio (p. 179), e, dopo il racconto dell'incarnazione, la condanna di Nestorio ed Eutiche (p. 183).
È ai due eretici del sec. V che B. dedica il suo quinto e più vasto trattato, che s'apre con ...
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SIMPLICIO
Maria Cristina Pennacchio
, papa, santo. – Di Simplicio, originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente [...] 449 (definito da papa Leone «Latrocinio efesino» nella sua epistola 95 ) in cui aveva sostenuto il monofisita Eutiche commettendo prevaricazioni e violenze nei confronti dei suoi avversari. Tra le vittime fu il patriarca di Costantinopoli, Flaviano ...
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SIMMACO, santo
Teresa Sardella
S. nacque in Sardegna e il padre si chiamava Fortunato. Il Liber pontificalis non dice nulla di più della sua famiglia e delle sue origini. Da lui stesso si sa che la [...] aveva concordato con il patriarca di Costantinopoli, Acacio, un simbolo con il quale si anatemizzavano Nestorio ed Eutiche, ma che non accoglieva il concilio di Calcedonia. Tale simbolo riconosceva solo le norme di fede niceno-costantinopolitane ...
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In base all'etimologia, abiura (lat. ab-iuro "nego con giuramento") significa la rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose o persone o idee, alle quali prima si aveva aderito, e [...] è anche aggiunta l'unzione col sacro crisma.
Fu nel sec. V, dopo che sorsero le eresie di Nestorio e di Eutiche e parallelamente alla legislazione imperiale contro gli eretici, che si credette opportuno di esigere dai loro fautori, e in seguito anche ...
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Fu nipote del patriarca Teofilo e suo successore nel trono episcopale (dal 412 al 444), come pure continuatore della sua politica ecclesiastica per la supremazia in Oriente della chiesa alessandrina. Fin [...] due nature in Cristo. Egli certamente l'intese e più volte spiegò in senso ortodosso; ma il suo successore Dioscoro, ed Eutiche con i suoi seguaci, l'intesero nel senso strettamente monofisita di due nature che dopo l'unione divengono una sola (ἐκ ...
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È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] , 126-27).
4. Di Calcedonia (451), pontefice S. Leone, imperatore Marciano. - Fu il complemento del precedente; vi si definì, contro Eutiche e i monofisiti, esservi in Gesù Cristo due nature, la divina e l'umana (Denzinger, 148 segg.).
5. Secondo di ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] dei secoli. Giacché a finirla non valse né la condanna di Nestorio nel concilio di Efeso del 431, né quella di Eutiche e di Dioscoro nel concilio di Calcedonia del 451. La formula di Apollinare e Cirillo, approvata dal Concilio Efesino, "una sola ...
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eutichiano
agg. e s. m. – 1. agg. Del teologo e monaco Eutiche (v. eutichianesimo), condannato come eretico dal Concilio di Calcedonia, e della sua dottrina. 2. s. m. Seguace della dottrina monofisita di Eutiche.
eutichianesimo
eutichianéṡimo (o eutichianismo) s. m. [der. di eutichiano]. – La dottrina cristologica di Eutiche, teologo e monaco bizantino (vissuto tra la fine del sec. 4° e la metà del sec. 5° d. C.), di chiara tendenza monofisita, che...