TESSITURA (fr. tissage; sp. tejedura; ted. Weberei, ingl. weaving)
Giovanni TRECCANI
George MONTANDON
Il tessuto è il risultato di un intrecciamento di fili e, in generale, può essere formato in tre [...] i fusi da navetta dei telai comuni; e sono consigliabili, specie se il telaio automatico ha una battuta forte; si evita all'ordito la massima tensione quando i licci, durante l'evoluzione, sono allo stesso livello; la minima a completa apertura del ...
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La cinematografia è basata sulla scomposizione del movimento in elementi fissi successivamente ripresi e riprodotti od osservati con ritmo quasi sempre uguale a quello impiegato per la ripresa. Il Linke [...] pochissimi intravedevano le future possibilità. Ma a poco a poco, specie per merito d'anonimi direttori di scena si è venuto specialmente il film dialogato, hanno modificato l'evoluzione artistica del cinematografo introducendo nuovi elementi e nuove ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] neutrini (possibili oscillazioni tra le tre specie associate rispettivamente all'elettrone, al muone il decadimento di nuclei instabili prodotti, per es., nelle ultime fasi dell'evoluzione stellare: ⁵⁶Ni→⁵⁶Co→⁵⁶Fe, con vita media complessiva di 0,33 ...
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Città della repubblica di Turchia, situata a 41° di lat. N. e 28°55′ di long. E. di Greenwich.
Sulle rive della Propontide (Mar di Marmara) all'ingresso del Bosforo i Megaresi fondarono Bisanzio (v.) verso [...] in essi possiamo seguire dal sec. XI al XIII l'evoluzione di questo tipo architettonico e scorgere all'esterno lo studio di di nuovo stavano in prima linea i cesari di Bisanzio, e in specie Costantino V Copronimo (741-775), che da un concilio di 338 ...
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È quel ramo delle scienze biologiche che studia il processo di sviluppo d'un organismo dall'uovo, cioè la formazione dell'embrione. L'embriologia ha potuto svilupparsi soltanto dopo la scoperta del microscopio [...] Hilaire e da A. Serres, secondo le quali l'evoluzione delle forme animali metterebbe capo all'uomo, e le primi solchi) si va insaccando dentro l'altra metà. Ne nasce così una specie di coppa a doppia parete, che ha ricevuto il nome di gastrula, ossia ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...] queste età. Le une ci presentano i gradi di evoluzione dalla primitiva ansa a linguetta alla forma complessa e hanno pochi monumenti e alterati: forse la Pieve di San Leo, specie nella zona absidale, benché s'inclini ora a riportarla al sec. ...
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Il cranio, scheletro cefalico o della testa, è un apparato scheletrico nel quale si possono distinguere il nevrocranio, o cranio cerebrale, e lo splancnocranio, o cranio viscerale. Il nevrocranio è in [...] è nella vòlta del cranio cartilagineo, si considerano come una derivazione di ossa primitivamente cutanee, che nell'evoluzione delle specie sono entrate a far parte integrante del cranio. Fatti analoghi di sovrapposizione e di sostituzione di ossa ...
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La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] è anche l'allevamento del maiale e degli animali da cortile (specie le oche). Ma la Boemia è soprattutto paese minerario e industriale che poco dopo divenne punto di partenza di una nuova evoluzione statale: il ducato di Boemia e il regno dei ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] da una sola idonea sorgente di carbonio ma molte altre specie, tra cui molti microrganismi, hanno perduto qualcuna o anche muscoli, sistema nervoso, fegato e milza (epatosplenomegalia cirrotica); evoluzione letale nel corso dei primi anni. Il tipo V ...
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Restauro
Giorgio Torraca
Gianfranco Spagnesi
Maria Grazia Castellano
(XXIX, p. 127; App. II, ii, p. 698; IV, iii, p. 210; V, iv, p. 470)
La voce restauro è presente fin dall'inizio nell'Enciclopedia [...] essere l'unico modo di salvare il monumento, specie quando l'uso delle tradizionali tecniche murarie si rivelasse fianco dello strumento a testimonianza del suo rispetto per l'evoluzione dell'opera e dei materiali (Conservation et restauration des œ ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...