Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scoppola, Rumi e Ranchetti
Giampaolo D'Andrea
Tra i primi a proporre in sede storiografica il tema delicatissimo del rapporto tra partiti e istituzioni e le questioni derivanti dal processo di secolarizzazione [...] , 1977; Gli anni della Costituente fra politica e storia, 1980; La ‘nuova cristianità’ perduta, 1985; La Repubblica dei partiti. Evoluzione e crisi di un sistema politico, 1945-1996, 1991, nuova ed. 1997; La democrazia dei cristiani. Il cattolicesimo ...
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Avati, Pupi (propr. Giuseppe)
Sebastiano Lucci
Regista e produttore cinematografico, nato a Bologna il 3 novembre 1938. Dopo un primo periodo di attività in cui A. ha esplorato vari generi senza dimenticare [...] e con Gianni Minervini, ha fondato la casa di produzione AMA Film, successivamente sostituita dalla DueA. Fondamentali nella sua evoluzione artistica le due opere realizzate per la televisione, Jazz band (1978) e Cinema!!! (1979), dove è affiorato un ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] svolta decisiva che spinge K. a incamminarsi sulla via del criticismo; sembra tuttavia problematico fornire una singola causa dell'evoluzione di K., data la complessa interazione dei varî fattori (le dottrine empiriste di J. Locke e, in special modo ...
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Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] Dio, l'uomo e la sua beatitudine (1660, noto solo da una trad. olandese) all'Ethica, ma non proprio di una evoluzione che l'abbia, nel tempo, condotto ad affermazioni via via diverse. ▭ Muovendo dai problemi più tipici del cartesianesimo (concetto di ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] della corte, raggiungendo una posizione di grande prestigio. Il soggiorno madrileno ebbe un importante ruolo nell'evoluzione stilistica del pittore, che studiò assiduamente le collezioni reali di pittura, ricche in particolare di dipinti veneziani ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] di un periodo d'intensa produzione (opere italiane, francesi, balletti, ecc.), svolta a Vienna dal 1754 al 1764 circa, l'evoluzione dell'arte gluckiana giunse a una coerente affermazione, non soltanto estetica ma anche teorica, con Orfeo ed Euridice ...
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Biblista e storico delle religioni francese (Ambrières, Marna, 1857 - Ceffonds 1940). Fu uno dei promotori del modernismo francese; entrò in conflitto con le autorità ecclesiastiche soprattutto dopo la [...] una nuova apologetica del cattolicesimo svolgendo il concetto di tradizione come capace di giustificare tutta l'evoluzione storica del cattolicesimo in quanto sviluppo, concretizzatosi in formulazioni dogmatiche, prassi liturgiche e organizzazione ...
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Linguista e filosofo del linguaggio italiano (Torre Annunziata, Napoli, 1932 - Roma 2017), si è occupato soprattutto di linguistica generale, con attenzione al rapporto tra lingua e società.
Laureatosi [...] si è dedicato maggiormente agli studi sociologici, indagando le connessioni tra lo sviluppo dei sistemi comunicativi e l'evoluzione della civiltà moderna (Guida all'uso delle parole, 1980; Minisemantica dei linguaggi non-verbali e delle lingue, 1982 ...
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Architetto e urbanista giapponese (Osaka 1913 - Tokyo 2005). Tra i più noti protagonisti dell'architettura contemporanea, svolse una intensa attività a livello internazionale, che lo vide presente con [...] (1964), cattedrale di S. Maria (1961-64), uffici Shizuoka (1966-67), Sogetsu art center (1974-77) a Tokyo. La sua evoluzione metodologica lo portò verso uno strutturalismo esteso alla scala urbana e territoriale in una linea di ricerca tendente a ...
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Antropologo (Aurora, New York, 1818 - Rochester, New York, 1881). Di formazione giuridica come gran parte dei pensatori dell'evoluzionismo sociale dell'Ottocento, M. è considerato uno dei fondatori dell'antropologia [...] dello stato le introdusse all'interno della teoria marxiana. Proprio la visione della storia e le teorie sull'evoluzione sociale costituiscono la parte oggi accantonata del lavoro di Morgan. L'antropologia funzionalista e quella strutturalista hanno ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
evoluire
evolüire v. intr. [dal fr. évoluer, ricavato da évolution «evoluzione»] (io evolüisco, tu evolüisci, ecc.; aus. avere). – 1. Eseguire evoluzioni, cioè manovre con truppe, navi, aerei, ovvero, in varî sport e in ginnastica, muoversi...