Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] filosofia, dalla sociologia alla nascente antropologia. L'evoluzionismo che domina la teoria antropologica ottocentesca tende a rappresentare la storia della società umana come un processo articolato in ...
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cacciatori-raccoglitori, società di Gruppo eterogeneo di società, dette anche società acquisitive, che traggono (o traevano) le risorse economiche direttamente dall’ambiente, muovendosi sul territorio, [...] in modo prevalente un’economia basata sulla caccia, la pesca e la raccolta. Questa non va intesa in senso evoluzionistico, quasi che si trattasse di ‘sopravvivenze’ di un’umanità arcaica: in molti contesti (società native dell’America Settentrionale ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] da un confronto con i loro discendenti viventi.In ogni caso, l'orientamento di questi autori era storico o evoluzionistico, e i loro modelli erano mutuati dai filosofi, dai geologi e dai paleontologi. Le società umane venivano classificate in ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] una loro estensione metaforica, quando non metafisica, ad ambiti estranei alla biologia. L’idea fondamentale che informa l’approccio evoluzionistico alla c. è che i processi cognitivi, al pari delle altre capacità animali e umane, non siano altro che ...
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Neolitica, rivoluzione
Mario Liverani
Storia della questione
Le classificazioni prechildiane
Le classificazioni ottocentesche della preistoria, basate su aspetti formali dell'industria litica (e della [...] (da parte antropologica e storico-filosofica) teorie sullo sviluppo complessivo della civiltà umana, per lo più di carattere evoluzionistico-lineare (per stadi successivi), come quella di Morgan e poi di Marx, che distingueva uno stadio 'selvaggio ...
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zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, [...] . Le ricerche di sistematica e di morfologia possono essere messe al servizio dello studio della discendenza in senso evoluzionistico, utilizzando anche i dati della paleontologia e della biologia molecolare, e costituiscono allora un ramo d’indagine ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] sociali.
Dal punto di vista dell'analisi comparativa possono essere fatte due osservazioni a proposito di questo schema evoluzionistico che postula la regolarità e la linearità dei mutamenti: in primo luogo le diverse società sono confrontate sulla ...
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Dalla scoperta dell'Antico all'archeologia moderna
Giovanni Rizza
Premessa
L'archeologia è una scienza storica che si distingue dalle altre discipline in quanto oggetto del suo studio sono i manufatti. [...] egli distinse quattro stili (antico, sublime, bello, di imitazione), che dispose in successione nel tempo con un criterio evoluzionistico in cui il momento più alto era toccato dallo stile sublime. Nella Geschichte der Kunst des Altertums (1764), in ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] dei geni che essi condividevano. I contributi di Williams e Hamilton aprirono la strada a una visione della teoria evoluzionistica più esplicitamente centrata sui geni, in cui la selezione naturale era vista come il risultato della competizione, non ...
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Individuo
Bernardino Fantini
Il termine individuo (dal latino individuus, "indiviso, indivisibile", composto di in- e dividuus, "diviso", che corrisponde etimologicamente al greco ἄτομος, composto di [...] valori medi, se hanno un'utilità in biochimica, nelle analisi cliniche o in fisiologia, non ne hanno alcuna nella biologia evoluzionistica, in cui ciò che costituisce l'aspetto significativo è la variazione in quanto tale. Per la fisica e la chimica ...
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evoluzionistico
evoluzionìstico agg. [der. di evoluzionismo] (pl. m. -ci). – Attinente alla teoria dell’evoluzione, fondato sull’evoluzionismo: le concezioni e. di H. Spencer e di R. Ardigò; un’interpretazione e. dell’universo; ricadono nel...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...