L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] radere al suolo tutto quel che ne rimaneva, facendo passare l'aratro sulle terre che la città aveva occupato.
Al precedente sovrano fatimide, Ismail al-Mansur (946-953), nel 948/9, si deve la creazione di una terza città poco a sud di K., Sabra ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] propone una datazione tra il 1100 e il 1110. Come in questo caso, molti dei mausolei di A. vengono comparati ai mausolei fatimidi del Cairo. Il X e l'XI secolo vedono la nascita e la diffusione in varie parti del mondo musulmano di strutture ...
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Agedabia
D. Whitehouse
(arabo Ajdābiya)
Città della Libia, situata in una regione semidesertica a km. 150 a S di Bengasi e a km. 18 dal mare, in un sito che possiede una risorsa inestimabile, l'acqua, [...] Sulla base della storia di A. e dell'iscrizione del 922 o 932, si ritiene che la moschea sia stata costruita dai Fatimidi. In effetti, al-Bakrī riferisce che A. aveva una moschea "fondata da Abu'l-Qāsim, figlio di ῾Ubayd Allāh, il minareto ottagonale ...
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L'Africa islamica: Marocco
Ronald Messier
Maria Antonietta Marino
Patrice Cressier
Alessandra Bagnera
Federico Cresti
Simona Artusi
Elisabeth Fentress
di Ronald Messier
Il Marocco è per i musulmani [...] stata saccheggiata dai cosiddetti "uomini del Nord" intorno all'858, la città di N. fu occupata in due riprese dalle armate fatimidi, nel 917 e nel 935). La sola descrizione un po' più dettagliata di N. è fornita, come spesso per il Maghreb ...
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ASHIR
L. Golvin
ASHĪR (Achir)
Antica città fortificata dell'Algeria, situata, secondo le fonti, a km. 170 a S di Algeri, nei monti del Titeri.La sua fondazione fu attribuita a Zīrī (figlio di Manād, [...] Zīrī, il figlio Buluqqīn ricevette il comando del Maghreb con l'ordine di condurre la lotta contro tutti i nemici dei Fatimidi. Verso il 972, il califfo al-Mu῾izz lasciò definitivamente il Maghreb e designò Buluqqīn come suo luogotenente a Kairouan ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] Qal'a, come Kairouan, subì le conseguenze dell'invasione dei Banū Hilāl e dei Banū Sulaym, le due tribù arabe che i Fatimidi dall'Egitto inviarono a punizione dei ribelli Ziridi e Hammaditi. Discussa è la questione se la Qal'a abbia continuato dopo l ...
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TRIPOLI
H. Salam-Liebich
(gr. ΤϱίπολιϚ; arabo Ṭarābulus al-Shām)
Città del Libano settentrionale, il cui nome greco deriva dalle vicende della sua fondazione, avvenuta, probabilmente, nel sec. 8°-7° [...] 7° si oppose tenacemente alla conquista araba, che avvenne solo nel 635, dopo un lungo assedio; passata sotto il controllo dei Fatimidi d'Egitto, fu conquistata dai crociati nel 1109, per essere ripresa solo nel 1289 dal sultano Qalāwūn, che la fece ...
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L'Africa islamica: Algeria
Federico Cresti
Francesca Romana Stasolla
Alessandra Bagnera
Gabriel Camps
Maria Giovanna Stasolla
Maria Antonietta Marino
Elisabeth Fentress
di Federico Cresti
Inquadramento [...] realizzazione del castello, porterebbe a identificare nel sito di Yashir la fondazione che Ziri nel 945 ebbe autorizzata dallo stesso califfo fatimide.
Di fronte al castello e a Yashir, a una distanza di circa 2,5 km e separato da una vallata, si ...
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Elemento da costruzione in forma di piastrella quadrata, rettangolare o esagonale, di cemento, graniglia o ceramica usata per rivestimenti e pavimentazioni edilizie.
Arte
Create nel Vicino Oriente, come [...] si sostituirono alla decorazione in stucco. La Mesopotamia fu importante centro di produzione e di esportazione. Sotto i Fatimidi molti ceramisti si trasferirono in Egitto per passare poi in Mesopotamia e in Persia (Kāshān). Le m. erano usate ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] , il dirhām subì poche variazioni fino a tutto il X secolo, se si escludono le leggende disposte in cerchi concentrici dei dirhām fatimidi. In seguito ci fu un periodo di penuria di monete d'argento in Oriente; ma, con l'ascesa dei Mongoli a metà ...
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fatimita
agg. (pl. m. -i). – Dei Fatìmidi, dinastia musulmana che regnò su gran parte dell’Africa settentr., dell’Egitto e della Siria nei sec. 10°-12°, dando grande impulso all’arte e alle scienze: la potenza f.; l’arte, la civiltà fatimita.
-ide1
-ide1. – 1. Suffisso frequente nella terminologia chimica, con cui sono formati nomi di composti organici o, meno spesso, inorganici di natura diversa (come amide, glicoside, anidride, ecc.). La pronuncia è per lo più piana, come negli...