Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] m s.l.m., mentre a N si arresta intorno ai 550. Salendo in quota, le formazioni di latifoglie a N (con prevalenza di faggi) si spingono fino ai 1300 m circa, per essere quindi sostituite da foreste di conifere (abete rosso); mentre a S le latifoglie ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] del Circeo, dove sussistono anche alcune modeste sugherete ed esemplari di palma nana (Chamaerops humilis). I boschi di querce e faggi e i castagneti hanno ancora qualche sviluppo sulle montagne interne; anche i rilievi vulcanici presentano belle ...
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SERBIA (serbo-croato Srbija; A. T., 75-76)
Elio MIGLIORINI
Vojeslav MOLE
Giuseppe PRAGA
Regione che costituisce il nucleo principale della Iugoslavia e occupa un'estensione di circa 90.000 kmq. nella [...] di media altezza, salvo a NO. e a NE., dove vi sono colline e zone paludose; i pendii sono coperti da boschi (specie faggi) e in vicinanza dei centri abitati sono frequenti i frutteti; le zone più interne sono invece per lo più occupate da altipiani ...
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TRANSILVANIA (Ardeal, A. T., 79-80)
Marina EMILIANI SALINARI
Franco VALSECCHI
Regione della Romania centrale, confinante col Maramureş a N., la Crişana e il Banato a O., la Bucovina e la Moldavia a [...] Mureş. Notevole è l'allevamento del bestiame, esercitato prevalentemente da Romeni nelle zone montuose.
Estese foreste di conifere e faggi rivestono le pendici dei Carpazî, delle Alpi Transilvaniche e dei Monti Bihor, e occupano circa il 30% dell ...
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Nome col quale nell'uso popolare si designa la parte meridionale della Calabria; non documentato nella letteratura classica, ricorre già frequente nei secoli XV e XVI, applicato in senso stretto, più conforme [...] Sila), di abeti bianchi (Abies nebrodensis) e di faggi. Ormai vaste aree sono state diboscate, specialmente nel fare carbone; l'industria del carbone è ancora abbastanza attiva. Il faggio sale fino alle più alte vette, battute dal vento, dove mostra ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] dei metalli preziosi); progettò materiali per la fabbrica di mattoni pubblici (1776); costituì una società per lo sfruttamento dei faggi da ridurre in carbone; cerco di dare incremento all'arte del corallo, ottenendo al riguardo dal Senato, insieme ...
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PEROTTI, Edoardo
Francesca Franco
PEROTTI, Edoardo. – Nato a Torino il 31 maggio 1824, studiò a Ginevra presso l’École commerciale (1842). Nella città svizzera divenne allievo di Alexandre Calame (1843), [...] d’abeti presso Fenestrelle) e alla Mostra italiana d’arti belle di Parma del 1870 (Macchia d’abeti e Macchia di faggi) e che presto fu tradotta anche in pittura, come si nota nel particolare delle nuvole che lambiscono Il torrente Germanasca (1869 ...
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Nacque a Chiesina, frazione di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 17 febbr. 1859, da Luigi e da Maria Miglianti. Non seguì studi regolari ma si dedicò fin da ragazzo all'osservazione del circostante ambiente [...] : seconda nota preliminare, ibid., XIV (1909), pp. 47-51; Il mal bianco delle quercie minaccia anche i castagni ed i faggi, in Rivista di pat. veg., IV (1909), pp. 241-272; Riproduzione artificiale della moria dei castagni, mal dell'inchiostro, in ...
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Gioberti, Vincenzo
Mario Scotti
Benché il G. non abbia, se non nelle giovanili Chiose alla Commedia (1821-23), trattatto espressamente di D. (disegnò, infatti, ma non scrisse un libro su questo tema), [...] Oltre alle pagine dei noti saggi del De Sanctis, del Gentile, del Croce, dell'Omodeo, dell'Anzilotti, dello Stefanini, Si vedano: A. Faggi, V.G. esteta e letterato, Palermo 1901; V. Piccoli, L'estetica di V.G., Milano-Roma 1917; G.A. Borgese, Storia ...
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TICINO, Cantone (A. T., 20-21)
Carlo Guido MOR
Piero BIANCONI
Manfredo VANNI
Il Canton Ticino è uno dei cantoni della Confederazione svizzera, e si estende nel versante meridionale delle Alpi Centrali [...] , gli aranci e i cedri, risalendo i fianchi dei monti e i solchi delle valli alpine, si passa dai castagni, ai faggi, alle conifere e alla vegetazione dell'alta montagna, con rododendri, ginepri, ecc., fino ai più elevati pascoli. Assai vasti, più di ...
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faggio
fàggio s. m. [dal lat. fageus, agg., der. di fagus «faggio»]. – 1. Albero delle fagacee (Fagus sylvatica), alto sino a 30 m, che si trova in gran parte dell’Europa e Asia occid., e in Italia forma boschi ad altezze tra i 700 e i 1800...
medieuropeo
medieuropèo (o medioeuropèo) agg. [comp. di medio e europeo]. – 1. Relativo all’Europa centrale; è usato, come sinon. del più com. mitteleuropeo, soprattutto nel linguaggio politico (problemi m., questioni m.), ma anche con sign....