TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] chiesa di S. Maria Maggiore, in origine dedicata alle ss. Adriana e Natalia e donata nel 1003 ai monaci benedettini di Farfa, fu forse ricostruita sul finire del sec. 11° (Vendittelli, 1979) e si configura nelle sue forme basilicali a tre navate come ...
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L'a. m. applica la tecnica d'indagine archeologica allo studio del periodo che, nel mondo europeo e mediterraneo occidentale, ha inizio convenzionalmente con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) [...] l'impulso dato in Italia alle ricerche sulle grandi abbazie altomedievali: i progetti sull'abbazia di Santa Maria di Farfa e sul complesso di San Vincenzo al Volturno hanno segnato due importanti tappe per la conoscenza delle strutture materiali ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] dalle fonti documentarie, e che le ricerche archeologiche hanno chiarito nelle modalità insediative e nelle fasi costruttive (Farfa, San Vincenzo al Volturno).
A partire dai primi decenni del X secolo la sostanziale tenuta dei modelli insediativi ...
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Vedi PERUGIA dell'anno: 1965 - 1996
PERUGIA (il nome etr. non è testimoniato; lat. Perusia)
C. Pietrangeli
A. E. Feruglio
A. E. Feruglio
La città, odierno capoluogo della regione dell'Umbria, sorge [...] comprendente una serie numerosa di iscrizioni, in parte da P., ma in buona parte da vecchie collezioni e di varia provenienza; da Farfa (Rieti) un sarcofago con mito di Meleagro (Robert, tav. xcv) e un puteale con lotta fra Greci e amazzoni. Degna di ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] al Celio), a Brescia (chiostro centrale del monastero longobardo di S. Giulia, nella fase di IX sec.), a Farfa. Gli usi funerari monastici sono normalizzati nella Pianta di S. Gallo, una rappresentazione ideale di un impianto monastico datata ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] segnalazione dell'abate Ugo di un "ciburium totum ex lapide oniccino" che si trovava sull'altare della chiesa abbaziale di Farfa prima della distruzione saracena del sec. 9° (Il Chronicon Farfense di Gregorio di Catino, a cura di U. Balzani, Roma ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] catalane, quella di Roda (ora a Parigi, BN, lat. 6, c. 6) e quella di Ripoll, passata attraverso il monastero di Farfa, ma oggi conservata in Vaticano (Roma, BAV, lat. 5729, c. 5v): qui la miniatura è commentata dalla scritta: "Abyssus retinens in ...
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L'archeologia medievale
Alessandra Melucco Vaccaro
La disciplina oggi si definisce, rispetto alle altre archeologie, in relazione ad un dato di area culturale e ad uno cronologico: essa applica infatti [...] dei processi di trasformazione da cui ha origine la città medievale. L'indagine su alcuni monasteri (Fulda, Novalesa, Farfa, San Vincenzo al Volturno) ha messo in luce gli aspetti architettonici, ma anche quelli produttivi di questi centri che ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , anche se famosi chiostri tennero ancora viva, per tempi futuri, la cultura con gli scriptoria (Bobbio, Civate, Nonantola, Farfa, Montecassino). In Francia, già nel 6° sec., Gregorio di Tours lamentava la generale decadenza degli studi e il venir ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] ° con pochi esempi (S. Prassede, S. Giorgio in Velabro, Ss. Quattro Coronati e quello eccezionale dell'abbazia di Farfa), nell'Europa centrosettentrionale e in particolare nell'area germanica un'analoga tipologia pavimentale pose le basi per la ricca ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
farfense
farfènse agg. [dal lat. mediev. farfensis]. – Di Farfa, centro della Sabina, e in partic. dell’abbazia di Farfa, fiorente in età medievale, famosa anche per il suo scrittorio, che produsse codici nella caratteristica scrittura (detta...