(XIV, p. 818; App. II, I, p. 903; III, I, p. 591; IV, I, p. 760)
Fra le scienze che si occupano dei fenomeni della vita animale, la f. continua ad avere, consolidandola, una posizione di primo piano. Al [...] antagonisti questi liganti che, di per sé privi di qualsiasi effetto primario, sono però in grado di svolgere azioni farmacologiche indirette, ma per questo non meno preziose, attraverso il blocco dei rispettivi agonisti. Così in f. sperimentale e in ...
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In farmacologia, ogni prodotto naturale, vegetale o animale, contenente uno o più principi attivi (alcaloidi, glicosidi, saponine, oli essenziali, sostanze amare, purgative, aromatiche ecc.) e che pertanto, [...] addirittura l’intero corpo di piccoli animali, quali i cantaridi, per il loro contenuto in cantaridina. La branca della farmacologia che si occupa dello studio delle d. (dette anche semplici) prende il nome di farmacognosia.
Nel linguaggio corrente ...
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In farmacologia, ogni sostanza ad azione precipitante dei sistemi colloidali proteici senza effetto lesivo. Gli a. hanno azione superficiale e locale sui tessuti con cui vengono a contatto, attenuandone [...] l’attività funzionale (secrezione, assorbimento, eccitabilità): le alterazioni da essi indotte, però, ne impediscono la penetrazione in profondità e l’assorbimento, per cui l’impiego è limitato agli stati ...
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Farmacologia
Nome generico di preparati analoghi agli sciroppi, dai quali differiscono per contenere, anziché zucchero, miele disciolto in acqua o in una soluzione medicamentosa; se il miele viene disciolto [...] in soluzioni acetiche si hanno gli ossimelliti.
medicina Diabete m. Il diabete accompagnato da eliminazione di zucchero con le urine ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] e si dà conto di tutte le fonti possibili.Galeno (129-201) giudicò il De materia medica la migliore opera farmacologica in assoluto, la lodò senza riserve e la utilizzò ampiamente, anche se contribuì più di chiunque altro a distruggerne la ...
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Farmaci, progettazione dei
Fulvio Gualtieri
La scoperta e lo sviluppo di un farmaco sono processi lunghi, ad alto rischio e molto costosi, cui contribuiscono principalmente la chimica e la farmacologia [...] cliniche e la registrazione di un farmaco richiedono da otto a dieci anni a seconda del tipo di azione farmacologica coinvolta, il che significa che dal momento della scoperta del prototipo all'utilizzazione del farmaco passano circa undici-quindici ...
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WIELAND, Hermann
Alberico Benedicenti
Farmacologo, nato a Pforzheim (Baden) il 26 febbraio 1885, morto a Heidelberg il 7 maggio 1929. Studiò a Monaco e a Strasburgo dove si laureò nel 1909; fu allievo [...] e sul riassorbimento degli anestetici locali. Dotato di spirito non dottrinario, ma artistico, intuitivo e sintetico, il W. considerò la farmacologia come tratto d'unione fra la chimica, la fisica, la fisiologia da un lato e la clinica dall'altro ...
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VANE, John Robert
Marco Vari
Chimico-farmacologo britannico, nato a Tardebigg (Worcestershire) il 29 marzo 1927. La sua attività professionale ha avuto inizio negli Stati Uniti presso la Yale University, [...] dove nel 1953 divenne assistente della cattedra di Farmacologia. Ritornato in Inghilterra, è divenuto professore di Farmacologia sperimentale presso il Royal College of Surgeons di Londra (1966-73). Successivamente è stato direttore dei Laboratori di ...
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PSICOBIOLOGIA
Alberto Oliverio
(App. IV, III, p. 86)
La p. o biologia del comportamento è una disciplina ibrida, che rappresenta il punto d'incontro di diverse discipline e tradizioni sperimentali: [...] l'anatomia del sistema nervoso, la neurofisiologia, la farmacologia biochimica, la genetica e neurobiologia molecolare e infine lo studio del comportamento. Da un'interazione di queste discipline nasce un approccio di tipo riduzionista al ...
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Nella tecnica farmaceutica, microscopiche vescicole che si ottengono a partire da molecole di fosfolipidi in ambiente acquoso. Nei l. possono venire immagazzinate sostanze di vario tipo (farmaci antiblastici [...] li degradano consentendo la liberazione delle sostanze in essi contenute. I l. trovano applicazione nel campo della farmacologia sperimentale quali veicoli per la somministrazione di farmaci dei quali riducono la tossicità ma aumentano la efficacia. ...
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farmacologia
farmacologìa s. f. [comp. di farmaco- e -logia]. – Scienza che si propone come oggetto lo studio dei farmaci e delle modalità con cui si svolgono i fenomeni indotti da tali sostanze nell’organismo, e come fine l’impiego delle...
farmacologico
farmacològico agg. [der. di farmacologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla farmacologia: terapia f., ricerche farmacologiche. ◆ Avv. farmacologicaménte, sotto l’aspetto farmacologico: sostanza farmacologicamente inerte.