Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] di Giulio II Della Rovere (1503-13) a quello dei Medici Leone X (1513-21) e Clemente VII (1523-34), di Paolo III Farnese (1534-49), Giulio III Del Monte (1550-55), Paolo IV Carafa (1555-59), Pio IV Medici di Marignano (1559-65). Se dell'ambiente ...
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Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO
L. Breglia
Con tale nome si indica, a partire dal sec. XIII in cui il termine ha inizio da oscura origine, ogni gemma lavorata in rilievo, indipendentemente [...] del c., v. portland, vaso di; vetro).
La prima, già di Lorenzo il Magnifico, poi di Paolo III e quindi, attraverso i Farnese, giunta a Napoli, misura 20 cm di diametro, ed è intagliata da un'onice a due strati, chiaro e bruno, con abbondanti venature ...
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TIBERIO (Tiberius Claudius Nero)
L. Fabbrini
Imperatore romano. Dopo l'adozione da parte di Augusto prese il nome di Tiberio Giulio Cesare. Nacque a Roma il 16 novembre del 42 a. C. da T. Claudio Nerone [...] , la figura del giovane T., che scende dal carro sulla Gemma Augustea (Vol. ii, fig. 431) trova il suo parallelo tipologico proprio nel busto Farnese. Un ritratto di T., nel periodo del suo esilio a Rodi (6 a. C.-2 d. C.), ci è forse conservato in un ...
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DIADUMENOS
E. Homann-Wedeking
Rappresentazione di un atleta che si allaccia attorno al capo la benda della vittoria; a partire circa dal 470 a. C. questo soggetto fu trattato nell'arte minore. È un [...] vincitore il giovane Pantarkes, caro a Fidia. Sempre alla cerchia di Fidia appartengono due di questi tipi statuarî: il D. Farnese a Londra, British Museum, e il D. Petworth, del quale esistono numerose repliche. Con ogni probabilità si può ritenere ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1529 - Roma 1566). Protagonista a Roma del manierismo della metà del 16° sec., Z. fu sempre alla ricerca di un compromesso o meglio di una conciliazione tra la maniera e le richieste [...] della Vergine (Trinità dei Monti; Z. contribuì al completamento della cappella Pucci di Perin del Vaga, 1564-65). Per la famiglia Farnese iniziò nel 1559 la decorazione del palazzo di Caprarola, un'impresa che lo tenne occupato fino alla morte e fu ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] a Roma e alla morte del fratello (1566) terminò tutti i lavori da questo lasciati incompiuti (a Trinità dei Monti, nei palazzi Farnese di Roma e di Caprarola, a S. Marcello, nella Sala Regia in Vaticano). Lavorò inoltre in Villa d'Este a Tivoli (1566 ...
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Comune della prov. di Roma (125,6 km2 con 34.338 ab. nel 2008), situato in vista del Tirreno su uno sperone tufaceo spianato naturalmente, in modo da lasciare spazio per l’abitato, che ha forma di quadrilatero [...] Ceri.
Caere Vetus, da cui C. risorse nel 15° sec., sotto le signorie di Bartolomeo della Rovere, degli Orsini e dei Farnese e passò ai Ruspoli, con il titolo di principato, nel 16° secolo.
Della città antica rimangono tratti delle mura, resti di ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] , scolpito dal Monti, su cui è rappresentata una serie di sette divinità, con la falsa indicazione della provenienza dalla Collezione Farnese. Questo puteale un tempo formava la base del cratere, firmato da Salpion, la cui firma si legge anche su di ...
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ARETUSI, Cesare
Andrea Emiliani
Figlio di Pellegrino, non è conosciuta la sua data di nascita. Nel contratto stipulato il 27 ag. 1586 dall'A. con i monaci benedettini, per la decorazione del coro di [...] Agostino e Annibale Carracci, che molto ebbero a lamentarsi del poco, anzi nessun credito che fu dato al loro lavoro. Ranuccio 1 Farnese duca di Parma lo nominò pittore di corte per la sua rara abilità di ritrattista e lo lasciò andare a Ferrara da ...
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APOLLONIOS (᾿Απολλώνιος)
P. Orlandini
5°. - Scultore greco, di Tralles, figlio di Tauriskos. Nel teatro di Magnesia al Meandro si è ritrovata una base di marmo con incassi per una statua in bronzo: sul [...] noti scultori e fratelli, di Tralles, autori del celebre gruppo del supplizio di Dirce, noto dalla copia detta il Toro Farnese nel Museo Naz. di Napoli. Vi sono due possibilità in rapporto alla cronologia dell'iscrizione: o A. è figlio del Tauriskos ...
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farnesiano
farneṡiano agg. – Della famiglia Farnese, di antica e illustre nobiltà, che ha avuto gran parte nella vita di Roma e nella storia del papato: Teatro f., a Parma; Biblioteca f., a Napoli; Orti f., a Roma. In botanica, acacia f.,...
unicorno
unicòrno agg. e s. m. [dal lat. tardo unicornus, contrazione di unicornuus s. m., comp. di uni- e cornu «corno»]. – 1. agg. Forma meno com. che unicorne. 2. s. m. a. Altro nome del liocorno: Vedi tra duo unicorni il gran leone (Ariosto)....