AZZARITI, Gaetano
Fulco Lanchester
Nacque a Napoli il 26 marzo 1881 da Giuseppe e Luisa Fumagalli, ultimo di quattro figli di una famiglia di origine pugliese. Il padre e due dei fratelli percorsero [...] con alcune caratteristiche strutturali evidenziatesi nello stesso Stato liberale (G. Neppi Modona, La magistratura e il fascismo, in AA.VV., Fascismo e societàitaliana, Torino 1973, pp. 131 ss.). Durante gli anni Venti e Trenta, oltre ad una ...
Leggi Tutto
polizia
Giovanni Bianconi
Margherita Zizi
Una istituzione al servizio dell’ordine pubblico
La polizia è uno strumento del potere esecutivo, legittimato a usare la forza. Ha il compito di assicurare [...] fu istituito il nuovo corpo delle Guardie di PS, con status militare per far riguadagnare alla polizia, dopo il fascismo, il consenso dei cittadini. Tuttavia anche nell’Italia repubblicana nata con la Costituzione, il ricorso alle forze dell’ordine ...
Leggi Tutto
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] etica, ha fini propri di ordine nazionale e di ordine economico. Nel fascismo italiano questo statalismo fu teorizzato (e anche praticato in quanto legislatore del fascismo) da A. Rocco, proveniente dal nazionalismo, mentre G. Gentile insistette sull ...
Leggi Tutto
Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] eventuale e parziale assorbimento nelle strutture statali delle pulsioni rivendicative e partecipative popolari. È questo il caso del fascismo in Italia e, dopo la crisi della repubblica di Weimar, del regime nazionalsocialista. Nei regimi liberali e ...
Leggi Tutto
Per magistratura si intende generalmente un corpo di giuristi a cui spetta l’esercizio delle funzioni giurisdizionali, cioè la risoluzione delle controversie nell’applicazione concreta delle norme giuridiche. [...] introdotte da Orlando e, in particolare, all’istituzione di un Consiglio superiore della magistratura, ma l’avvento del fascismo ha ripristinato la situazione precedente, accentuando ancora di più l’ingerenza governativa (cfr., R.d. n. 2786/1923 ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Troia 1853 - Roma 1931). Presidente del Consiglio (1914), su posizioni conservatrici, allo scoppio della Prima guerra mondiale passò da neutralismo a interventismo e promosse i negoziati [...] fu delegato alla Conferenza di Parigi e rappresentò quindi l'Italia a Ginevra. In un primo tempo fiancheggiatore del fascismo, nel 1925 si ritirò dalla vita pubblica. Nel 1928 fu nominato senatore. Pubblicò: La neutralità italiana, 1914: ricordi e ...
Leggi Tutto
. Per "diritto agrario" s'intende il complesso delle norme, sia di diritto privato sia di diritto pubblico, che regolano i soggetti, i beni, gli atti e i rapporti giuridici pertinenti all'agricoltura: [...] pubblico sono cresciute di numero e d'importanza nei tempi moderni, particolarmente in Italia dopo l'avvento del fascismo. Nell'agricoltura propriamente detta (a differenza della silvicoltura) la gestione diretta da parte dello stato e degli altri ...
Leggi Tutto
CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] alla corte marziale grazie alla perdita, nei bombardamenti, della documentazione accusatoria. Prese così la decisione di opporsi al fascismo e si legò, a partire dal 1941, prima al movimento liberalsocialista, poi al Partito d’Azione.
Nel 1942 ...
Leggi Tutto
DEL GIUDICE, Vincenzo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Trani (Bari) il 17 ag. 1884 da Domenico, che vi si era trasferito dalla natia Andria per esercitarvi l'avvocatura in quella che era allora [...] e a quello di Torino (aprile 1923) nella lista di maggioranza. Quindi, quando la destra popolare assumerà la fisionomia dei clerico-fascismo, il D. non sarà più tra i suoi esponenti. Né fu tra i promotori dell'Unione nazionale di C. O. Cornaggia ...
Leggi Tutto
Accademia fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio de Filiis e Jan van Heeck. Si proponeva di promuovere la rinascita degli studi naturalistici, la cui decadenza i L. ascrivevano [...] società scientifiche di tutto il mondo. Un nuovo statuto, approvato nel 1934, impose ai soci il giuramento di fedeltà al fascismo restringendo notevolmente l’autonomia accademica, finché, nel 1939, i L. furono fusi d’autorità con l’Accademia d’Italia ...
Leggi Tutto
fascismo
s. m. [der. di fascio]. – Movimento politico italiano che trasse origine e nome dai Fasci di combattimento fondati nel 1919 da B. Mussolini e che, costituitosi in partito nel 1921, conquistò il potere nel 1922 con la marcia su Roma,...
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....