Interdipendenze strutturali, analisi delle
Paolo Costa
1. Introduzione
L'analisi delle interdipendenze strutturali, o analisi input-output, è indissolubilmente legata al nome di Wassily Leontief - cittadino [...] di scala (assenza di economie di scala) e, soprattutto, assenza di sostituibilità tra i fattoridi produzione nell'ambito di particolare che esso si trovi (e resti) sul sentiero dicrescita equiproporzionale o bilanciata.
Se si ipotizza che l'economia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Piero Sraffa
Alessandro Roncaglia
Piero Sraffa non è solo uno dei maggiori economisti del 20° sec., ma è anche un importante protagonista della cultura filosofica e politica. I suoi contributi teorici [...] von Hayek (con l’articolo del 1932), sia per la teoria del capitale come fattoredi produzione (con Produzione di merci a mezzo di merci); lo sviluppo di un’analisi del valore e della distribuzione analiticamente coerente e radicata nella concezione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Enrico Barone
Fiorenzo Mornati
Enrico Barone, uomo dalle multiformi attività, divenne economista di rango dopo avere incontrato Maffeo Pantaleoni e Vilfredo Pareto che gli aprirono la strada alla collaborazione [...] potrà che essere pari alla somma delle remunerazioni dei fattoridi produzione (un eventuale residuo sarebbe, infatti, una la teoria della produttività marginale suggerisce che, in colonia, crescendo il prezzo della terra a mano a mano che la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Franco Modigliani
Carlo D'Adda
Studioso molto fecondo e dotato di una straordinaria capacità di comunicare le proprie idee, Modigliani occupa una posizione di rilievo tra i grandi economisti del Novecento [...] S/Y = ΔW/W·W/Y = g W/Y. Considerando dato il tasso dicrescita dell’economia (o meglio dipendente da fattori demografici e/o dalla crescita della produttività del lavoro), e prescindendo per un attimo dalla variabilità del rapporto ricchezza/reddito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Sylos Labini
Alessandro Roncaglia
Paolo Sylos Labini è stato autore di una teoria dell’oligopolio nota in tutto il mondo, ha fornito molti contributi – caratterizzati da grande pragmatismo, secondo [...] nella seconda parte del libro, ma già presenti nella definizione del modello di base, con il riferimento al tasso dicrescita del mercato tra i fattori che contribuiscono a determinare la barriera all’entrata.
Possiamo rintracciare alcuni spunti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] obiettivi dicrescita e di benessere il processo dell’economia. Nella pagina di apertura dei Principii di economia di comportamento e una visione del proprio futuro fatta di esperienze creative, atti vitalistici, obiettivi ambiziosi. Tra i fattori ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Corrado Gini
Giovanni Maria Giorgi
Come tutte le menti geniali, Gini spaziò in molti campi dalla statistica all’economia, dalla demografia alla sociologia e all’antropologia, sempre guidato da un innato [...] di una analisi di patologia economica [...], focalizzata non sugli equilibri, ma sulle dinamiche cicliche dicrescita e di fascismo, come emerge chiaramente dal suo volume I fattori demografici dell’evoluzione delle nazioni pubblicato nel 1912.
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Simulazione, modelli di
Italo Scardovi
Modelli e simulazioni nella scienza
Secondo l'etimo latino, 'simulare' sta per 'render simile', come vuole la sua derivazione da similis; e tuttavia il verbo ha [...] tasso di inflazione, livello di occupazione, ritmo dicrescita, ecc.) e variabili indipendenti (pressione fiscale, tasso di esperimenti da compiersi sul modello, facendo corrispondere i fattori sperimentali alle variabili esogene e gli esiti del ...
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Scala, economie di
Luigi Bruni
Introduzione
Le economie di scala hanno riflessi rilevanti e complessi sul livello tecnologico e produttivistico e sullo sviluppo dei sistemi economici nazionali e di [...] organizzative. Si attenua così anche la distinzione tra economie dicrescita e di scala (v. Penrose, 1959). Infine, se le soluzioni organizzative 'di transizione' condizionano quelle 'di arrivo' del processo innovativo, questo non si traduce in ...
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Redditi misti
Antonino Giannone
Introduzione
I redditi misti sono un insieme delle remunerazioni di due o più fattori della produzione: il lavoro, il capitale e l'impresa. Essi sono l'espressione di [...] e al 29,5% del reddito nazionale netto al costo dei fattori (1.252.542 miliardi). È da notare che la differenza tra di recessione e nel 1993 il tasso reale dicrescita diviene addirittura negativo. Orbene, considerando le varie categorie di redditi ...
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obiettore di crescita
loc. s.le m. Chi rifiuta uno stile di vita consumistico, una concezione che considera la crescita dei consumi come fattore basilare di sviluppo sociale. ◆ Vivono in campagna, ma anche in città. Dicono no ai consumi, alla...
fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in partic. di Dio (cfr. il più com. creatore):...