MALASPINA, Alessandro
Dario Manfredi
Nacque in Lunigiana, a Mulazzo, dove fu battezzato il 5 nov. 1754, terzo figlio maschio di Carlo Morello, marchese di Montereggio e Pozzo e marchese condomino di [...] compagni di studio vi furono Federico Gravina (poi ufficiale della Marina Gil a una pena minore e la Matallana all'esilio. Il M. giunse a La Coruña verso la fine di de primavera sobre la existencia de un Bello esencial e invariable en la naturaleza; ...
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LEYVA, Virginia Maria de
Massimo Carlo Giannini
Figlia di Martín, conte di Monza, e di Virginia Marino, nacque a Milano tra il dicembre 1575 e l'inizio del 1576. Al battesimo ricevette il nome di Marianna. [...] speziale Rainiero Roncino, le autorità disposero l'arresto dell'Osio e il suo imprigionamento nel castello di Pavia. Nel luglio successivo, l'arcivescovo di Milano, il cardinale Federico Borromeo compì una visita pastorale a S. Margherita ed ebbe un ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] ) è lui che mi ha portato il libro
Semanticamente, una frase scissa corrisponde Ariosto, Jacopo Passavanti):
(37) Nello bello salutar tra noi si tacque
poi dimandò: languages, Amsterdam, John Benjamins.
Fellini, Federico (2006), Fare un film, Torino, ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] di tematiche di medicina sociale è testimoniato dal Trattato assai bello e utile di doi mostri nati in Palermo… Aggiontovi un re normanni, da Federico II e dai sovrani aragonesi di Sicilia, risalente al XV secolo. L'I. riordinò il manoscritto, vi ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] . Guarda che disgraziati, che sono venuti fuori!» (Poveri, ma belli, 1957, di Dino Risi), nel quale forme credibilmente colloquiali o Fantozzi e Fracchia. In Italia, spetta a Federico Fellini il primato dei prestiti alla lingua comune (e addirittura ...
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NOVARA
M.L. Gavazzoli Tomea
(lat. Novaria)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata nella pianura fra i fiumi Sesia e Ticino.N. conobbe insediamenti fin dall'età del Bronzo, ma solo con la [...] costruzione di una basilica Apostolorum e Procopio di Cesarea (De bello Gotico, II, 12; ed. a cura di D Durante le guerre con Federico I Barbarossa, N. , 1984-1985, pp. 297-304; M.C. Uglietti, Il rilievo della nave, Novara 1985; G.C. Andenna, 'Honor ...
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Mantova
Adolfo Cecilia
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
(Mantua). – Città della Lombardia, posta nella bassa pianura padana, sulla riva destra del Mincio, ove questo forma un vasto lago che [...] si oppone con successo a Federico II, a Ezzelino da 1823 per i tipi del Caranenti; cui si può aggiungere il Credo stampato nel 1871 per l'inaugurazione della statua di dal loro dialetto, per quanto più bello e lodevole di tutti). Problematica anche ...
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VITI, Timoteo
Matteo Procaccini
VITI (della Vite), Timoteo. – Nacque a Urbino nel 1470 da Bartolomeo di Piero Viti e da Calliope Alberti (Falcioni, 2008, pp. 6 s., fig. 1), figlia del pittore tardogotico [...] uomini «virtuosi e di bello ingegno» (Vasari, 1550, (inv. RF 550). Del resto, tra il febbraio e il settembre del 1513 e per l’intero anno Percorso per Girolamo Genga pittore, con l’aiuto di Federico Zeri, in Girolamo Genga: una via obliqua alla ...
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BACCIARELLI, Marcello
Stefan Kozayiewicz
Nacque a Roma il 16 febbr. 1731, da Filippo e Ortensia Capazzi. Studiò pittura con Marco Benefial. Nel 1750 (o 1753 ?) fu chiamato a Dresda dal direttore della [...] volte l'autoritratto: il più noto, col berretto alla polacca (1785), il più bello, quello semplice (verso il 1790; ambedue al della pittura di soggetto storico in Polonia.
Il B. ebbe due figli, Federico (1756-1829), segretario di Stanislao Augusto, ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Mario Reale
Filosofo e scrittore francese, nato a Ginevra nel 1712 e morto a Ermenonville, Oise, nel 1778. Insieme a Montesquieu, R. è uno dei grandi lettori settecenteschi di [...] e utilizzati. Né vuol sentir parlare di Anti-Machiavel; il giudizio su Federico II è sferzante: «ha dato inizio al suo » dai «sarcasmi» di Agostino circa un «atto di virtù così bello e grande»; in realtà Agostino citava dall’Eneide (VI, 820-23 ...
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etno-identitario
agg. Che costituisce l’identità di un’etnia, di un popolo, di una nazione. ◆ il Crocifisso, inteso come strumento identitario di civiltà, rischia di perdere ogni contenuto positivo di fede (l’idea dell’uomo-Dio, della salvezza,...
etnonazionale
(etno-nazionale), agg. Relativo all’essere e al sentirsi nazione da parte di un’etnia, di un popolo. ◆ C’è però anche un’altra idea di autogoverno (talvolta confusa con la precedente). È l’idea di autogoverno connessa ai principi...