Amalfi
L. Di Mauro
(Amalphia, Amalpha, Amalfia nei documenti medievali)
Città della Campania (prov. Salerno), lungo la costa meridionale della penisola sorrentina. È situata nel mezzo del tratto di [...] torre dello Ziro, corrispondente all'antica torre di S. Felice testimoniata nel 1157. La torre fu rifatta in età - che invece prevale nella porta donata da Pantaleone dei Mauroni alla basilica romana di S. Paolo f.l.m. nel 1170 - si riduce ai ...
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CIAMPELLI, Agostino
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Firenze il 29 ag. 1565 da Andrea di Lorenzo calzoláio (Firenze, Archivio di S. Maria del Fiore, Libro dei Battesimi, 1560-70, c. 13).
La [...] e datato 1594, a ragione ritenuto la sua opera più felice (Zeri, 1957, p. 59); affrescò l'Ecce Homo nella -57, ad Indicem; D. Fedini, La vita di s. Bibiana vergine e martire romana, Roma 1627, p. 73; G. Baglione, Le vite de' pittori, scultori e ...
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Arredamento
Renato De Fusco
Il termine indica l'arte e la tecnica di conformare con vari elementi (divisori, mobili, suppellettili ecc.) gli ambienti interni al fine di renderli più funzionali e confortevoli. [...] contenitori e quella dei sostenitori. Entrambe le premesse trovano felice sintesi in un giudizio di M. Praz: "i teatro questo tipo di sedile fosse riservato alle donne.
In età romana, uno dei mobili più tipici è il lectus triclinaris, derivato dai ...
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CLOVIO, Giorgio Giulio
Kruno Prijatelj
Nacque nel 1498 nel villaggio di Grižane (vicino Crikvenica, litorale croato a sud est di Fiume); non è sicura la forma originale del suo nome, del quale è peraltro [...] decorativi, nel colorito e nei paesaggi uniti in felice connubio con influssi dell'ambiente romano e con (ma v. Tolnay, 1978) pure il Commentario alla epistola di S. Paolo ai Romani del Soane's Museum di Londra (ms. 11), che si data tra il 1537 ...
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FERRI, Antonio Maria
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nato a Firenze il 31 marzo 1651 da Alessandro e Caterina di Santi Pucci, probabilmente si formò come aiuto di noti architetti fiorentini quali P. F. Silvani [...] potevano quindi metterlo al corrente essi stessi delle migliori opere romane da prendere a modello per le fabbriche dei rispettivi del Silvani e concluso nel 1722.
Se per il felice effetto scenografico l'ampia scala si accosta ad esempi bolognesi ...
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Scultura
FFrancesco Aceto
La vicenda della scultura federiciana ha inizio nel giugno del 1223 con la fondazione del palatium di Foggia (Haseloff, 1920; Leistikov, 1977). Scelta dei tempi e del luogo, [...] vescovile, traeva giustificazione principalmente dalla sua felice condizione di ganglio nevralgico nel sistema di dagli esordi foggiani, ancora invischiati nel retaggio di forme romaniche, portarono nel giro di una generazione agli aggiornati esiti ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] a cui aveva attinto lo stesso Caroselli mentre il felice equilibrio del soggetto da stanza già s’inserisce in quel francesi» (Ottani Cavina, 1965, p. 182).
Agli anni romani risalgono anche il Giovane violinista (Madison, Chazen Museum of art ...
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MANCINI, Francesco
Luciano Arcangeli
Nacque a Sant'Angelo in Vado, nell'Urbinate, il 24 apr. 1679 da Sebastiano e Paola Bellocchi. Il padre esercitava l'attività di orafo. La sua formazione pittorica [...] Accademia di Francia. A quel periodo risale una delle sue più felici creazioni, il Riposo durante la fuga in Egitto, che l' Giovanni V, in Giovanni V di Portogallo (1707-1750) e la cultura romana del suo tempo, Roma 1995, p. 306; V. Casale, ibid., pp ...
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ELSHEIMER (Ehltzeimer), Adam
Enrico Parlato
Figlio primogenito del sarto Anton e di Martha Reussen figlia di un bottaio, fu battezzato a Francoforte sul Meno il 18 marzo 1578 e chiamato Adam in onore [...] dell'E. non va letta in chiave romantica, ma nel contesto della cultura scientifica e umanistica romana del primo Seicento, in un felice incontro tra poesia della natura e osservazione del vero, dove il piccolo formato esalta il poetico microcosmo ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] e dimesso, quasi umile. Ed è forse in questo felice congiungersi del brio, del "fuoco" manieristico con la casa Massimo, a Barra, dove il C. dipinse storie degli antichi romani. I più noti di questi affreschi, raffiguranti le gesta di esponenti di ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
auspicare
v. intr. e tr. [dal lat. auspicare e auspicari, der. di auspex -pĭcis «auspice»] (io àuspico, tu àuspichi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Esercitare l’ufficio di àuspice, trarre gli auspìci (con riferimento agli àuspici romani)....