FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] e reniana.
Non è chiaro se i versi che M. Boschini ne La carta del navegar pitoresco (Venezia 1660, p. 498) dedica a "Fenice", "che da Modena deriva", lodandone sia il disegno sia la pittura, vadano riferiti a Nicolò o al F., senza poter escludere la ...
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MOSCATI, Sabatino
Marcello Barbanera
– Nacque a Roma il 22 novembre 1922, da Giuseppe e da Lida Sadun.
Impossibilitato ad accedere all’università statale a causa delle leggi discriminatorie verso gli [...] di S. M., a cura di E. Acquaro, Pisa 1996, da integrare con un aggiornamento bibliografico, relativo ai soli studi fenici, nella Rivista di studi fenici, 25 (1997), pp. 121-137.
Fonti e Bibl.: La figura di S. M. e il suo servizio alla scienza (con ...
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BELLATI, Francesco
Gian Franco Torcellan
Nato a Milano nella prima metà del set. XVIII, pochissimo sappiamo della sua giovinezza e dei primi passi nella carriera di funzionario da lui intrapresa. Si [...] ad altre già pubblicate.
Il B., che risulta iscritto, dalla menzione che ne fa nel frontespizio, all'Accademia milanese dei Fenici, dedicava il suo scritto al conte di Firmian, e poneva l'opera sua come continuazione e integrazione dei contributi ...
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SILLA, Antonio
Annastella Carrino
– Nacque a Scanno il 15 marzo 1737, da Giovanni, un ricco armentario.
Iniziò i suoi studi a Chieti per poi trasferirsi a Napoli nel 1757, dove studiò diritto e lingue [...] la tesi, espressa da Michele Vargas Maciucca (che la attribuiva a sua volta a Giacomo Martorelli), che individuava nei fenici i fondatori della città, attribuendola invece ai greci abitanti di Cuma, «già compagni della sirena Partenope» (Soria, 1781 ...
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BOTTI, Giuseppe
Claudio Barocas
Nato a Modena il 3 ag. 1853 da Tommaso e Barbara Manzini, si laureò in lettere all'università di Bologna. All'influenza del Carducci il B. dovette la sua buona conoscenza [...] di condurre scavi metodici nella città di Tharros in Sardegna (San Giovanni di Sinis), che egli non ritenne fondata dai Fenici, ma originata da un loro insediamento in località già precedentemente abitata (Notizia di alcuni monumenti egizi e di arte ...
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MAZZARINO, Santo
Mario Mazza
– Nacque a Catania il 27 genn. 1916 da Luigi, contabile, e da Vincenza Luna, casalinga.
Battezzato con i nomi di Santo Pietro Giovanni, avrebbe usato quello di Pietro nel [...] -100), si muove sostanzialmente, e comprensibilmente, sulla linea di un programmatico saggio di Pareti, Sui primi commerci e stanziamenti fenici nei Paesi mediterranei e specialmente in Sicilia (ibid., X [1934], pp. 3-28); e a Pareti, acuto studioso ...
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BAROVIER (Berroviero)
Giovanni Mariacher
Famiglia di artisti vetrai, discendente dalla omonima famiglia attiva a Murano sin dal sec. XIII.
I Barovier hanno dato notevole contributo alla rinascita, nel [...] proprio conto, con fornace indipendente dove si producevano vetri murrini sul tipo degli antichi vetri romani, filigrane, vetri detti fenici o a pettine, a serpenti alati, paste vitree. Nel 1901 la fomace, diretta da Benvenuto, riprese fra l'altro ...
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CAMPOFRANCO, Antonino Lucchesi-Palli e Gallego principe di
Francesco Barbagallo
Nacque a Palermo il 26 luglio 1716 da Emanuele Lucchesi-Palli e da Domenica Gallego e Moncada, figlia di Gaetano Gallego [...] di denunce giunte alla corte contro gli appaltatori della zecca di Palermo, accusati di coniare le monete d'oro - le "fenici" o "once" - con una quantità di metallo inferiore al dovuto.
Il C., in presenza del viceré Fogliani, ritirò un sacchetto ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] in linea con lo spirito romantico), il F. era portato ad esaltare lo spirito dei tre popoli che "uguagliarono la gloria dei Fenici e Cartaginesi e superarono quella dei Rodiensi" (I, p. III) e a porre in risalto gli apporti da essi dati allo sviluppo ...
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TOSI, Giovanni
Gabriella Olivero
TOSI (Toso, Tonso), Giovanni. – Nacque a Milano nel 1528 dalla famiglia dei conti Tosi.
Il nonno paterno, Michele, fu avvocato fiscale, questore dell’Annona e consigliere [...] .
A queste cure alternava gli studi: dottore in utroque iure, rinomato latinista e grecista, fece parte dell’Accademia dei Fenici, di cui fu «principe» nel 1553, e verosimilmente in questa sede incontrò Giuliano Goselini, con cui stabilì un duraturo ...
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fenicato
agg. [der. di fenico1]. – Di preparato contenente acido fenico (ossia fenolo): aceto f., miscela antisettica a base di acido fenico, aceto e acqua di colonia; cotone f., cotone imbevuto di acido fenico.
fenice1
fenice1 s. f. [dal lat. phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος s. m.]. – 1. Uccello sacro e favoloso degli antichi Egiziani, che lo rappresentavano in figura di airone (mentre Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio...