positivismo logico (detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico)
positivismo logico
(detto anche neopositivismo, neoempirismo, empirismo logico) Movimento filosofico sorto, sviluppatosi [...] e di proprietà osservabili e determinazioni spazio-temporali: termini e locuzioni del linguaggio stesso della fisica. Il fenomenismo degli esordi veniva così sostituito dal fisicalismo (➔), il quale, concentrandosi sul linguaggio, mirava a offrire un ...
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Pensatore, nato a Cosnac (Corrèze) il 5 giugno 1757, morto a Rueil il 5 maggio 1808. Compiuti gli studî a Parigi, fu a Wilno in Polonia, entrò, al suo ritorno in Francia, nei circoli intellettuali del [...] una posizione agnostica: partecipò allo scetticismo humiano circa il concetto di causa e il fenomenismo kantiano, convinto che la nostra conoscenza debba arrestarsi ai fenomeni, incapace com'è di cogliere l'essenza delle cose; e, quanto ai massimi ...
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Per i pitagorici essenza (ἐστώ) era la parte immutevole e divina dell'universo, onde s'originava la parte mutevole o natura. Con Socrate la ricerca divenne d'indole logica: di ciascuna cosa egli domandò [...] angeli. Così si aprì la via, nei secoli posteriori, ad ogni materialismo che, anche quando si sforzi di risalire dai fenomeni a una loro essenza, non sappia intenderla che come un mero sostrato materiale e sensibile, che stia sotto di essi. Sennonché ...
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CESCIA, Giovanni
Sergio Chiogna
Nato a Trieste il 7 genn. 1858, compì gli studi secondari nella città natale e frequentò quindi le università di Vienna e di Graz. Nel 1878, contrario all'occupazione [...] forme a priori sono tali per l'individuo, ma non per la specie, comprese quelle dell'esperienza morale.
Ma il fenomenismo non esclude il realismo della conoscenza, il suo valore gnoseologico positivo, essendo l'uomo e la società del tutto all'interno ...
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senso La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni e per estensione la percezione e coscienza di fatti interni.
Significato; ciò che una parola, una frase, un contesto vuol dire.
Anatomia
Organi [...] dal consenso universale sull’esistenza degli oggetti esterni faceva dipendere il cosiddetto realismo del s. comune, contrapponendolo al fenomenismo di G. Berkeley e D. Hume. S. morale Secondo la dottrina svolta dai moralisti inglesi del Settecento, e ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] di una teoria del significato.
Sulla base del comportamentismo di B.F. Skinner e di un approccio empirico-naturalistico ai fenomeni linguistici, Quine ha posto in luce, mediante la descrizione del lavoro di un ipotetico linguista che si trovi a dover ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] P. nega tuttavia alle teorie la possibilità di descrivere compiutamente la realtà, in quanto strumenti atti esclusivamente a connettere fenomeni e a consentirne la previsione. Nel campo della logica e dei fondamenti della matematica la posizione di P ...
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NEOSCOLASTICA
Agostino Gemelli
. Col nome di filosofia neoscolastica si intende propriamente la restaurazione del pensiero medievale nell'ambito della civiltà moderna, considerando il pensiero medievale [...] movimento si possono riassumere così: riaffermazione critica del teismo e realismo tomistico di fronte al monismo e fenomenismo fatta per via puramente razionale e autonoma, com'è caratteristica fondamentale del tomismo stesso; assimilazione degli ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] in effetti, l'identificazione di pensiero e sensazione) introduceva la proposta di assorbimento dell'empirismo (depurato dal fenomenismo e dalla teoria della soggettività delle emozioni) nell'ambito del sistema concettuale dell'idealismo assoluto.
Al ...
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realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] viene quindi ripreso da Kant nella sua Confutazione dell’idealismo, diretta a differenziare la sua posizione da quella del fenomenismo di Berkeley, cui era stata assimilata dai primi recensori della Critica della ragion pura (1781, 2a ed. 1787 ...
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fenomenismo
s. m. [der. di fenomeno]. – In genere, ogni dottrina filosofica che consideri la realtà esclusivamente o prevalentemente come «fenomeno», cioè come rappresentazione, presupponendo quindi che la realtà sussista in forma obiettiva...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...