Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] tempo locale di L.: v. relatività ristretta, storia della: IV817 f. ◆ [FNC] Curva di L.: tipica curva rappresentante fenomeni nucleari risonanti, come, per es., la risonanza gigante di dipolo elettrico. ◆ [ELT] Densità di forza di L.: la forza ...
Leggi Tutto
satellite
satèllite [agg. e s.m. Der. del lat. satelles -itis "guardia del corpo", introdotto nell'astronomia da J. Kepler, intorno al 1610] [FSP] S. al guinzaglio (ingl. tethered satellite): dispositivo [...] s.: una riga spettrale che s'accompagna a un'altra riga, in genere di maggiore intensità, e ciò in virtù o del fenomeno che dà luogo all'emissione spettrale (per es., una riga di un doppietto) oppure a causa di qualche imperfezione nello strumento d ...
Leggi Tutto
{{{1}}}
Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] (1766). L. aveva concorso con successo al premio dell'Académie des sciences (1764) per una spiegazione del fenomeno della librazione della Luna. L'importantissima memoria che redasse per l'occasione contiene la prima formulazione del principio delle ...
Leggi Tutto
Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] che il raggio tende a zero per un valore critico della massa, che prende il nome di massa di Chandrasekhar (MCH). Questo fenomeno, che pone un limite superiore alla massa di una nana bianca, dipende dal fatto che, per densità dell’ordine di 1010 g ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] anche indici). Tali valori sono largamente impiegati per rendere evidenti le variazioni che si osservano nelle intensità di un fenomeno nel tempo, nello spazio o nei settori economici. I n. indici possono essere semplici o composti, a seconda che ...
Leggi Tutto
Fisica
Livello energetico
Nell’ambito della fisica quantistica, ognuno dei valori discreti che può assumere l’energia di un sistema, per es. un atomo, o di una particella in un sistema, per es. un elettrone: [...] e di diafonia occorre che non vi siano l. relativi troppo forti tra le parti dei circuiti che possono dar luogo ai fenomeni suddetti; così, per es., in una stazione amplificatrice non si debbono superare determinati l. tra i segnali in ricezione e in ...
Leggi Tutto
Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] grado di regolarità: questo significa che 'un completo disordine è impossibile'. Nella teoria dei grafi (v. grafo, App. IV) questo fenomeno ha luogo per es. quando si colorano gli archi del grafo completo Kn con due colori, la scelta del colore di ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] ai quali sono formulati i principî matematici ossia meccanici), e quindi, a partire da queste forze, di dimostrare gli altri fenomeni. Questo compito è assolto nei primi due libri dei Principia, e nel terzo lo stesso schema è adottato per spiegare ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria degli insiemi
Gabriele Lolli
La teoria degli insiemi
La teoria degli insiemi è universalmente considerata, nella sua concezione e impostazione [...] come lavori di teoria degli insiemi. Nel lavoro algebrico di Richard Dedekind (1831-1916) si trovano esempi notevoli del fenomeno per cui, lavorando su domini che sono di fatto bene ordinati, si introducono nozioni e si ottengono conclusioni che ...
Leggi Tutto
La grande scienza. Calcolo delle variazioni
Gianni Dal Maso
Calcolo delle variazioni
Un problema di grande importanza nella matematica pura e applicata è la ricerca dei valori massimi o minimi di grandezze [...] f regolare che soddisfa le ipotesi del teorema di Tonelli e ha un punto di minimo che non ha derivata finita nei punti di E.
Fenomeno di Lavrentiev
Nel 1926 M. Lavrentiev osservò che vi sono casi in cui la soluzione u in AC([a,b]) non solo non è ...
Leggi Tutto
fenomeno
fenòmeno s. m. [dal gr. ϕαινόμενον, part. sostantivato di ϕαίνομαι «mostrarsi, apparire»]. – 1. In filosofia, ciò che appare, che è conoscibile attraverso i sensi, e che può non corrispondere alla realtà oggettiva; secondo Kant, tutto...
fenomenico
fenomènico agg. [der. di fenomeno] (pl. m. -ci). – Che ha natura, carattere di fenomeno, che è cioè conoscibile nell’esperienza e attraverso i sensi: il mondo f., la realtà f.; o relativo a ciò che filosoficamente è inteso come...