. La famiglia Capece, detta in origine Cacapice, originaria di Sorrento, si trasferì in Napoli ai tempi di Manfredi. Fu perseguitata da Carlo I d'Angiò, sicché quelli dei suoi componenti che riuscirono [...] Corradino scese in Italia, Corrado sbarcò in Sicilia con Federico diCastiglia, e trasse l'isola a ribellarsi a Carlo d' diFerdinando il Cattolico e di Carlo V, autore di una raccolta di Decisiones (Venezia 1556 e 1564) emesse dai tribunali di cui ...
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Sovrani arabi di Spagna, che regnarono a Siviglia dal 414 al 482 dell'ègira (1023-1091 d. C.). Il fondatore della dinastia, Abū 'l-Qāsim Muḥammad I, ibn ‛Abbād, occupava la carica di qāḍi ("giudice"), [...] continue coi regni di Granata, di Badajoz, di Málaga ecc. indebolivano reciprocamente i contendenti, mentre quelle con gli stati cristiani del settentrione della penisola, rafforzatisi sotto i re FerdinandoI e Alfonso VI diCastiglia-León, andavano ...
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Nacque in Aragona verso la metà del sec. XV. Era commendatore del nobile Ordine militare di Calatrava, quando il suo nome appare nella storia coloniale spagnola.
Le discordie, palesi già nel 1495, fra [...] di Colombo a corte, ispirati dal Fonseca, vescovo di Burgos, costrinsero Ferdinando e Isabella diCastiglia ; una tempesta lo inabissò nell'Oceano con ì suoi compagni e con la leggendaria pepita d'oro del peso di 35 libbre.
Bibl.: L. Vidart, Colón ...
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Nato a Valladolid il 25 gennaio 1425, da Giovanni II, salì al trono nel 1454. Debole re, incapace assolutamente di dominare la riottosa nobiltà castigliana, esposto al ludibrio pubblico dalle relazioni [...] i Mori, che aveva avuto inizio nel 1455 con l'invasione e il saccheggio della Vega di Granata, e che nel 1457 aveva condotto l'esercito castigliano sorella Isabella, che nel 1465 aveva sposato Ferdinandodi Aragona.
Bibl.: D. Enríquez del Castillo, ...
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Dinastia musulmana di Spagna, che regnò a Badajoz dal 418 al 487 dell'ègira (= 1027-1094 d. C.). Benché si pretendessero discesi dalla tribù araba di Tuǵīb, essi erano in realtà, come gran parte dei musulmani [...] . A queste si aggiunse l'accrescersi della potenza del regno cristiano diCastiglia-León, il cui re FerdinandoI costrinse il successore di ‛Abd Allāh, Muḥammad al-Muẓaffar, a pagargli tributo (447 ègira = 1055 a. C.). Indebolito anche maggiormente ...
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Fu figlia diFerdinando il Cattolico re d'Aragona e d'Isabella diCastiglia e nacque il 16 dicembre 1485. Sposò una prima volta nel 1501 Arturo principe di Galles, che morì il 2 aprile 1502. Fidanzata [...] nipote Carlo V, sia perché dei sei figli natigli tutti i maschi erano morti ed era rimasta viva soltanto Maria (Maria voluto rinunziare ai suoi diritti e al titolo di regina, fu tenuta in una specie di prigionia e lasciata in stretta penuria. Morì ...
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Secondogenito di don Diego Fernández de la Cueva, entrò nella corte di Enrico IV diCastiglia come paggio; cattivatasi la simpatia del re, nel 1457 diveniva maggiordomo, nel 1461 membro del consiglio, [...] guerra di successione, tra i partigiani di Isabella diCastiglia, sorella di Enrico IV, e quelli della Beltraneja (v. spagna: Storia). Ma alla morte di Enrico IV, lo stesso Beltrán de la C. aderì al partito di Isabella; e per Isabella e Ferdinando d ...
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Città della Spagna di NE., nell'Aragona, in provincia di Saragozza, a 522 metri sul mare, nella valle del río Jalón presso la confluenza dello Jiloca, sulla ferrovia da Madrid a Saragozza, con 12.000 ab. [...] dagli Arabi e conserva tuttora le rovine delle fortificazioni del sec. VIII. Conquistata agli Arabi da Alfonso Idi Aragona nel 1119, passò ai re diCastiglia nel 1362; ma ritornò alla dinastia catalano-aragonese nel 1366. Ebbe allora il titolo ...
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L'ultimo sovrano della dinastia dei Naṣridi (Banū 'l-Ahmar) di Granata, e l'ultimo dei sovrani musulmani di Spagna. Il nome col quale è conosciuto in Occidente (si trova anche la forma Boabdilla) rappresenta [...] ridotto agli estremi dalle discordie interne e dall'accerchiamento degli eserciti diFerdinandodi Aragona e di Isabella diCastiglia, non poteva sottrarsi al suo destino. Tuttavia la resistenza di Granata fu lunga e strenua, e la città si arrese ...
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. La parola spagnola - che vale piccola camera, ed ha origine dall'antisala della camera reale, dove si riuniva la guardia del re - si usò la prima volta in Spagna per indicare quel gruppo di favoriti [...] contro i liberali. Formarono tal camarilla il nunzio Gravina, il canonico Ostolaza, anima volgare di delatore, l'arcidiacono Esicóquiz, antico aio del re, il duca dell'Infantado creato presidente del Consiglio diCastiglia, e poi il duca di Aragona ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: le parti m., del corpo umano o animale;...