DENARI, Odofredo
Enrico Spagnesi
Nacque a Bologna, verosimilmente ai primi del '200, da Bonaccorso di Riccardo. Gli scrittori più antichi, fino al Sarti, lo scambiarono talvolta col glossatore Roffredo [...] titolo di legum professor e in qualità di giudice, decise una controversia a favore del monastero di S. Vittoria presso Fermo; nel giugno del 1236 rese consiglio, con altri giuristi, tra i quali Bagarotto, a favore di Gardionessa di Camposampiero e ...
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BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] stesso al re la nomina del B. e di avere indotto quest'ultimo ad accettare, lascia comprendere le ragioni della scelta: "uomo fermo e severo" ma incapace di reazione - scrisse nei suoi Notes et souvenirs - il B.era in grado di "tranquilliser le Roi ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] della Consulta e del Buon Governo. Nell'estate del 1648 fu nominato legato di Ferrara. Prima di raggiungere la nuova sede si fermò ad Assisi per consultarsi con fra Giuseppe da Copertino, di cui già si celebrava la santità; poi passò per Loreto e ne ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] strage, era stata avallata in maniera più o meno esplicita dai due dirigenti che avevano gestito direttamente il fermo e l’interrogatorio di Pinelli: il commissario capo Antonino Allegra e il suo vice commissario Calabresi. Questa ricostruzione ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] Giunti di Firenze e quelli di Venezia, che quando, nel 1553, l'officina veneziana fu posta in bancarotta, quella di Firenze si fermò, non stampando quasi nulla per un anno. Nel 1554 il G. inserì sue lettere dedicatorie in alcune edizioni. Nel 1559 i ...
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GIOVANNI di Minuccio (Giovanni da Siena)
Andrea Giorgi
Nacque a Siena nella prima metà del XIV secolo da una famiglia popolare dimorante nel terzo di Camollia.
La figura di G. giurista e diplomatico [...] bonis idem Senescalcus habere dicitur" (Lettres secrètes…, 1962-65, n. 2378).
La vita errabonda condotta da G. non gli consentì di fermarsi a lungo nelle città in cui fu attivo, né di radicarsi in modo duraturo. Non gli si conosce del resto alcuna ...
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CAPASSO, Nicola
Raffaele Ajello
Nacque il 13 sett. 1671 a Grumo Nevano (presso Aversa) da Silvestro e da Caterina Spena. Andò giovanissimo a Napoli dove, sotto la guida di uno zio paterno, sacerdote, [...] contraddittoria e sfuggente, quale fu il C., il ricco bagaglio tecnico acquisito in quella scuola costituì un punto fermo, presenza costante che, mentre gli consentì di muoversi con disinvoltura, con sicurezza e con autorità nella società letteraria ...
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MANFREDI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque il 17 marzo 1828 a Cortemaggiore, nel Piacentino, da Domenico, cassiere degli stabilimenti di beneficenza, e da Paolina Fogliazzi. Compiuti i primi studi nel paese [...] da affidare alla guida di V. Gioberti. Da Gioberti, peraltro, lo divideva l'avversione per ogni ipotesi federalista e il fermo convincimento che il nuovo Stato italiano dovesse essere unitario.
In altra sede il M. espresse, poi, una vena giovanile di ...
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FERRAROTTO, Vincenzo
Rosario Contarino
Nacque a Messina nel 1559 da Antonino, originario di Lentini, città nella quale la famiglia Ferrarotto fu ascritta nel 1458 "nella mastra della dignità senatoria" [...] , in cui l'erudizione, fatta di citazioni e testimonianze, è un argomento che avvalora un preteso diritto. Ed infatti, fermo restando il rispetto per il potere vicereale, il F. vuole conclusivamente mostrare che "l'ufficio di Stradicò di Messina è ...
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CACCIALUPI, Giovanni Battista (Iohannes Baptista de Casalupis, de Cazzialupis, de Gazalupis, de Sancto Severino)
Giuliana D'Amelio
Nacque da Baldassarre e da Luchina Campi a San Severino nella Marca [...] 83 ss.; Biblioteca Picena, III, Osimo 1791, pp. 119-122; O. Civalli, Visita triennale, in G. Colucci, Antichità picene, XXV, Fermo 1795, pp. 8, 43; G. C. Gentili, Elogio di G. B. C. de' conti della Truschia,giureconsulto ed avvocato concistoriale del ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...