Simbolo di un sistema di gruppi sanguigni, detto anche fattore Rh, dal nome della scimmia Macacus rhesus, i cui globuli rossi possiedono un agglutinogeno presente anche in quelli di gran parte degli individui [...] della specie umana, detti Rh-positivi (mentre quelli che non lo possiedono sono detti Rh-negativi). Per l’importanza del fattore Rh come causa di incompatibilità (nelle trasfusioni di sangue, tra madre e feto), ➔ gruppo. ...
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Nato in un medesimo parto; per estensione si dice di cose appaiate o, più raramente, simili di forma, e con la stessa destinazione.
Biologia
In alcune specie di Mammiferi nasce, di regola, un solo figlio [...] in bicoriali e monocoriali. Nella gravidanza bicoriale ciascun feto è contenuto in un sacco coriale suo proprio ( di norma, il secondamento avviene solo dopo l’espulsione del secondo feto. L’intervallo tra le due nascite può variare da pochi minuti a ...
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Medico (Acquapendente 1533 - Padova 1619). Allievo e successore di G. Falloppia nella cattedra di anatomia a Padova, vi costruì il teatro anatomico, l'unico dell'epoca che ancora sia perfettamente conservato. [...] non seppe interpretare correttamente la funzione. Di lui sono anche preziose le ricerche embriologiche (sviluppo del pulcino e del feto di varî Mammiferi), e le osservazioni sulla fisiologia dei muscoli degli arti, sulla motilità della pupilla, sulla ...
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Nome di un gruppo di virus a DNA. Il potere patogeno è specie-specifico: nell’uomo sono particelle del diametro di 65-150 nm, di forma icosaedrica, con capside simile a quella dell’herpes simplex. L’infezione [...] non gravi, talora clinicamente silenti; di rilievo il rischio di infezione nelle gestanti con possibile trasmissione al feto per via placentare. In caso di infezioni da c. si osserva un ingrandimento della cellula ( citomegalia); caratteristica ...
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estrazione
Operazione chirurgica mediante la quale si estrae un organo, parte di esso, o un corpo estraneo. E. dentaria: l’avulsione di un dente a seguito di carie o parodontopatie, quando siano risultati [...] mediante apposite pinze) o chirurgica (per denti inclusi, presenza di radici dentarie fratturate, ecc.). E. del feto: si pratica con vari metodi ostetrici adatti alle diverse contingenze, consistenti nella dilatazione artificiale delle vie naturali ...
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biologia Studio delle anomalie morfologiche e in particolare delle anomalie fetali (teratogenesi) che interessano il campo dell’ostetricia e dell’anatomia patologica, oltre che la zoologia generale. Tali [...] dei fenomeni mostruosi. G.B. Morgagni ricercò la spiegazione logica di queste anomalie in malattie sviluppatesi nel feto. Il primo tentativo scientifico di raccolta e ordinamento dei fenomeni e delle dottrine teratologiche fu fatto da A ...
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Dal concepimento alla nascita
Claudio Giorlandino
Il concepimento L'uomo, come gli altri animali, garantisce la continuità della sua specie nel tempo e la trasmissione delle sue caratteristiche alle [...] verso l'esterno, formando il vestibolo. Lo sviluppo nel secondo trimestre Durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza il feto matura tutti i suoi organi e apparati in modo tale da divenire capace di vita autonoma. è da notare che, dal ...
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(o amnios) Involucro embrionale e fetale dei Vertebrati Amnioti (o Allantoidei: Rettili, Uccelli e Mammiferi), associato ad altri annessi: sierosa (o corion), allantoide e sacco vitellino. Nei Vertebrati [...] sali e di sostanze proteiche, la sua quantità varia secondo la specie e il periodo di gestazione. Si origina dal feto come escreto, dai vasi del cordone ombelicale e dalla placenta come trasudato e dall’attività della membrana amniotica come secreto ...
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Tommaso d'Aquino, santo
Kenelm Foster
Tommaso d'Aquino (Thomas; Tomma), santo.
I II. Il contesto storico: 1. La vita, p. 626; 2. Prime polemiche intorno al tomismo, p. 627; 3. Il tomismo e l'ambiente [...] la vis activa del semen non ha di per sé un'anima, ma è un semplice strumento per la produzione delle anime che si succedono nel feto (Sum. theol. I 118 1 ad 3); il coelum non ha una diretta funzione nel processo di generazione, ma opera solo entro e ...
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zidovudina
Farmaco antivirale, analogo nucleosidico, utilizzato nella terapia delle infezioni da retrovirus come l’HIV. Sviluppato nel 1964 come antineoplastico, in realtà non dimostrò nessuna efficacia [...] ’AIDS sintomatico e asintomatico, è impiegata anche nella prevenzione del passaggio del virus HIV dalla madre infetta al feto, nel trattamento profilattico di soggetti sani con ferite procurate da soggetti infetti. Inoltre, la z. trova impiego anche ...
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feto
fèto s. m. [dal lat. fetus -us, da una radice *fē- da cui anche fecundus, femina]. – Il prodotto del concepimento dei mammiferi considerato durante il suo sviluppo intrauterino; il termine in passato veniva usato solo con riferimento...
fetale
agg. [der. di feto]. – Del feto, che appartiene o ha riferimento al feto: circolazione sanguigna f.; malformazioni, anomalie, aberrazioni (e, in passato, mostruosità) f.; medicina f., branca della medicina (detta anche puericultura...