Il prodotto del concepimento dei Mammiferi dalla comparsa dei caratteri propri della specie al momento del parto. Nella specie umana tali caratteri compaiono al 3° mese di gestazione, quando termina la [...] sangue ridistribuito agli organi vitali tende a deviare il flusso ematico ombelicoplacentare, compromettendo così l’ossigenazione del feto. Il f. possiede dunque la capacità di modificare il flusso ematico ai vari organi, ridistribuendolo in risposta ...
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Il feto pietrificato, ritenuto nelle viscere materne. Tale evenienza, frequente esito di gravidanza extrauterina, si verifica nei casi di mancata espulsione di un feto morto. ...
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Anatomia e medicina
Annesso fetale proprio dei Mammiferi che unisce il feto alle pareti della cavità uterina, stabilendo dei rapporti tra i vasi sanguigni materni e quelli del nascituro, in modo che questo [...] è la più importante perché, oltre che di un’emorragia più o meno intensa, può essere la causa di sfavorevoli presentazioni del feto (di spalla, di podice) o di complicanze del parto. La diagnosi è ecografica. La prognosi, legata all’intensità dell ...
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La presenza di un solo occhio, per malformazione congenita (feto monoftalmo). In genere accompagnata da altre malformazioni, specialmente a carico della testa, è difficilmente compatibile con la vita (➔ [...] ciclopia) ...
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Termine che genericamente designa qualunque affezione o alterazione che colpisca l’embrione o il feto, e le conseguenze che ne derivano (anomalie, malformazioni). Le cause principali sono: a) malattie [...] ereditarie; b) malattie infettive e parassitarie della madre, tra le quali da segnalare, in particolar modo, la rosolia, sofferta nei primi 3 mesi di gravidanza (nel neonato: cataratta, sordità, sordomutismo, ...
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In ostetricia, la fuoriuscita accidentale e prematura, durante il parto, del cordone ombelicale e di un arto del feto dall’utero. È causa di distocia. ...
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La condizione (detta anche gestazione) della donna, e in genere delle femmine dei Mammiferi, nel periodo che va dall’inizio del concepimento al parto (o comunque all’espulsione del feto), e la durata stessa [...] di solito di almeno 10 giorni l’epoca del concepimento). In via obiettiva si ricorre ad altri elementi: comparsa dei moti attivi del feto (4° mese e mezzo); palpazione del fondo dell’utero: al 4° mese si palpa sopra al pube; al 6° all’ombelico; al 9 ...
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Che ha aspetto di papiro. In anatomia, lamina p., sottile lamina ossea fra le masse laterali dell’etmoide.
In ostetricia, feto p. per l’aspetto che presenta al momento del parto, il feto di gravidanza [...] gemellare morto nel corso della gravidanza ...
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Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] prime 72 ore di vita (sepsi precoci), in seguito all'esposizione di microrganismi materni in grado di infettare il feto per diffusione ematogena, per via ascendente, oppure per diffusione attraverso il liquido amniotico, come in caso di rottura delle ...
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Nel linguaggio medico, termine generico per indicare anomalie fetali costituite da due corpi appaiati e riuniti in una o più parti. Il feto che presenta d. è detto disoma. ...
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feto
fèto s. m. [dal lat. fetus -us, da una radice *fē- da cui anche fecundus, femina]. – Il prodotto del concepimento dei mammiferi considerato durante il suo sviluppo intrauterino; il termine in passato veniva usato solo con riferimento...
fetale
agg. [der. di feto]. – Del feto, che appartiene o ha riferimento al feto: circolazione sanguigna f.; malformazioni, anomalie, aberrazioni (e, in passato, mostruosità) f.; medicina f., branca della medicina (detta anche puericultura...