Tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore.
Filosofia
Il termine e il concetto di διαλεκτικὴ τέχνὴ, propriamemte «arte dialogica», risale [...] e poi raccoglie in sé tale sviluppo. Varie correzioni e riforme subì la d. hegeliana nelle formulazioni di L. Feuerbach, di S. Kierkegaard e, soprattutto, di K. Marx. Quest’ultimo vide nella dialettica hegeliana un apriorismo idealistico, che ...
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storia
La riflessione sulla s. presenta due aspetti, corrispondenti ai due significati del termine s.: da un lato è riflessione sull’oggettivo corso storico delle vicende umane, nel quale è volta a scoprire [...] i metodi delle scienze. Così la sinistra hegeliana con L.A. Feuerbach, e soprattutto con K. Marx e F. Engels, riconosceva la della s. incentrata sull’agire dell’uomo sensibile e corporeo (Feuerbach) o fondata (Marx ed Engels) su una rigorosa analisi ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] scienza (Torino 1895), in cui il C. coinvolgeva in un'unica condanna L. Büchner, H. Czolbe, E. H. Haeckel, L. A. Feuerbach, J. Moleschott, D. F. Strauss.
Dopo il 1895 il C. rimase ancora a Chieri, trasferito alla cattedra di teologia. Frattanto aveva ...
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PLECHANOV, Georgij Valentinovič (pseudonimo N. Bel′ tov)
Fritz Epstein
Socialista russo, nato il 25 novembre 1856 a Lijseck, morto il 30 maggio 1918 a Terioki. Già da studente, il P. aderì al partito [...] : cioè della dottrina dell'unità del pensiero e dell'essere propugnata dai materialisti del sec. XVIII e dal Feuerbach e dei metodi storico-dialettici del Hegel. Considerava il metodo dialettico come il più importante retaggio scientifico dell ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] in un corso di antropologia a negare con una parola netta, schietta, robusta la metafisica cosmologica o psicologica". In Feuerbach, e nel suo "materialismo" vedeva "la conseguenza e la confutazione dell'eghelianismo", una specie di "dialettica della ...
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TEDESCO, Michele
Isabella Valente
– Nacque da Giacomo e da Anna Racioppi il 24 agosto 1834 a Moliterno in provincia di Potenza (Archivio storico dell’Accademia di belle arti di Napoli, da ora in poi [...] , I (1873), 6, p. 45), o quelli proiettati verso istanze simboliste, come Franz von Lenbach, Arnold Böcklin e Anselm Feuerbach. Con quest’ultimo sono evidenti molte affinità se compariamo opere come Una ragazza nella propria camera (Milano, Città ...
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volontarismo
Termine usato in generale (in contrapposizione a «intellettualismo» e a «razionalismo») per designare: (1) ogni concezione che ponga una preminenza della volontà sull’intelletto, o comunque [...] («nella prassi soltanto l’uomo può provare la verità, cioè la realtà e potenza, l’oggettività del proprio pensiero»: 2ª Tesi su Feuerbach) a Maine de Biran, che pone il volere a base del conoscere (volo, ergo sum), a Beneke e al suo continuatore K ...
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Economia
In economia, la nozione di b. indica la necessità (o la carenza) dei consumi necessari per la continuazione della vita e la partecipazione alla società con requisiti minimi di dignità. Al livello [...] post-hegeliana: in Schopenhauer il b. è l’essenza stessa della volontà, sempre spinta dalla mancanza e dal dolore; Feuerbach e Marx vedono nel b. la forma immediata del rapporto dialettico uomo-natura e l’elemento propulsore della trasformazione ...
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Nato a Carla, presso Pamier (Ariège) il 18 novembre 1647, fu dal padre educato al calvinismo, che abbandonò nel 1669 perché gli parve troppo proclive a razionalizzare la religione: per altro neppure il [...] in 4 voll.
Bibl.: Sainte-Beuve, Du génie critique et de B., in Revue des deux Mondes, 1° dicembre 1835; L. Feuerbach, Pierre Bayle, in Sämmtliche Werke, VI, 2ª ed., Lipsia 1848; Damiron, La philosophie en France au XVIIIe siècle, 1858; Deschamps, La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Ermeneutica e pensiero debole
Costantino Esposito
La prima filosofia ermeneutica in Italia
Nella sua versione più diffusa a livello mondiale, l’ermeneutica è una tendenza di pensiero che parla soprattutto [...] pp. 170-74). Questo comportava una retrodatazione dell’esistenzialismo già nel 19° sec., con Sören Kierkegaard e Ludwig A. Feuerbach, nei quali sarebbero presenti gli stessi temi che affronteranno poi Heidegger e Karl Jaspers: l’insuperabilità della ...
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gastrosofia
s. f. Il complesso delle conoscenze che concorrono a costituire un sapere teorico e pratico, unendo scienza dell’alimentazione, della cucina e del convito; con particolare riferimento alla scelta, manipolazione, presentazione dei...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...