PIFFETTI, Pietro
Daniele Rivoletti
PIFFETTI, Pietro. – Nacque a Torino il 17 agosto 1701, primogenito di Giuseppe Maria, oste, e di Secondina Margherita Damaggio (Cifani - Monetti, 2000, p. 226).
Mancano [...] ’ebanista Pierre Daneau, parigino attivo a Roma, egli fece sua la tradizione seicentesca della tarsia lignea floreale alla fiamminga, cui si ispirarono i piani di quattro tavoli parietali (Torino, Intesa Sanpaolo; Londra, Victoria and Albert Museum ...
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FRACANZANO, Francesco
Monica Romano
Figlio di Alessandro ed Elisabetta Milazzo, fratello minore di Cesare, nacque a Monopoli, in terra di Bari, il 9 luglio 1612. Trasferitosi a Napoli con la famiglia [...] Dalla metà del quarto decennio la svolta pittoricistica, determinata dalla sempre più convinta adesione alle proposte di matrice fiamminga, consentirà al pittore, dopo le tele di S. Gregorio Armeno (cui verrà ad aggiungersi il notevole risultato del ...
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CANNICCIARI, Pompeo
Maria Caraci
Nacque nel 1670 a Roma, dove compì gli studi musicali; all'età di sedici anni cominciò a comporre e, affermatosi assai giovane come valente polifonista, dal 1694 al [...] ha rilevato nella sua musica il profondo influsso della grande polifonia cinquecentesca e la persistenza della tradizione compositiva fiamminga nell'impiego frequente e serrato di canoni in tutte le voci. Una gran parte delle sue opere è scritta ...
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BABOCCIO, Antonio
Oreste Ferrari
Nacque a Piperno (Priverno) nel Lazio, nel 1351circa. Non si hanno notizie riguardanti la sua attività di scultore prima del 1407,anno in cui egli portò a compimento [...] Napoli (dove, peraltro, giungevano pure gli echi della nota attività in Abruzzo ed a Montecassino di scultori tedeschi, fiamminghi e francesi) il B. dovette aver conoscenza di opere di pittura e di oreficeria "internazionali", presenti nelle raccolte ...
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EVERARDI (Eversen, Esseradts, Everardus), Angelo Maria (detto Fiamminghino)
Sara Bizzotto Passamani
Nacque a Brescia il 5 ag. 1647 da Joan, "maestro di ruote d'archibugio", originario di Sittard in [...] e Augusto Mignani attribuite all'E., per cui egli fu considerato intermediario tra l'arte bresciana e quella fiamminga. Indirettamente risulta che fu autore assai apprezzato di soggetti capricciosi alla Bosch e che, come bambocciante, fu maestro ...
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BERTOLOTTO, Giovanni Lorenzo
Giovanna Terminiello Rotondi
Nacque a Genova nel 1640 da Michelangiolo il Vecchio. Il padre gli fece da maestro nella pittura, ma più tardi, come ci riferisce il Soprani, [...] del B. va spiegato anche con l'impressione in lui suscitata dalla pittura di genere, nel clima della tradizione naturalistico-fiamminga viva a Genova fin dai primi anni del sec. XVII. Pur raggiungendo in alcune opere una gustosa piacevolezza (per es ...
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AURELI, Giovan Battista
Luigi Firpo
Nacque nel 1538 a San Sisto in Calabria (sebbene talora i documenti lo dicano "de Montalto" dal nome della vicina e maggiore borgata), cioè in uno dei villaggi popolati [...] pastore, l'esigua comunità italiana finì col disperdersi e i suoi membri confluirono nelle fiorenti Chiese consorelle di lingua francese e fiamminga.
Fonti e Bibl.: Le livre du Recteur de l'Académie de Genève, a cura di S. Stelling-Michaud, I, Genève ...
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BUONVISI, Alessandro
Michele Luzzati
Nacque da Ludovico e da Caterina Diodati nel luglio 1533 (venne battezzato col nome del nonno materno il 1º agosto nella chiesa di S. Frediano) e morì a Lucca il [...] il re di Spagna, trattenne a Gand i denari che da Lione erano stati indirizzati al Buonvisi. Questi, precipitatosi nella città fiamminga, "m'a fait entendre (ce que au précédent je navais pas entendu) - scriveva il vescovo - que Gondi lui adressoit ...
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MAZZOLA
Valerio Da Gai
– Famiglia di artisti parmensi la cui attività è documentata almeno a partire dall’ultimo decennio del Quattrocento. Secondo i cronisti locali i primi a trasferirsi a Parma furono [...] Giovanni Bellini e Antonello da Messina (Antonello De Antonio), palesando inoltre prestiti tratti direttamente dalla pittura fiamminga, in particolare Hans Memling e Dirk Bouts, evidenti anche in un altro ritratto conservato nella collezione Borromeo ...
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FESTA, Costanzo
Alberto Iesuè
Nacque a Villafranca Piemonte, presso Torino, intorno al 1480 (cfr. Testi, p. 326), in una agiata famiglia di proprietari terrieri. Fu chierico nella diocesi di Torino, [...] suo processo evolutivo. La trentennale attività svolta nel coro della cappella Sistina, il contatto con maestri di arca fiamminga, quali s. Arcadelt - presente in S. Pietro dal 1539 -, e specificatamente le qualità della tecnica compositiva di messe ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....