Musicista (Liegi 1370 circa - Padova 1411). Canonico a Padova nel 1400 circa. Lasciò musica specialmente profana, di stile intermedio tra quello dell'Ars nova e il primo fiammingo (di cui si conservano [...] pagine a Roma, Bologna, Oxford), un trattato De proportionibus (in un codice ferrarese del sec. 15º) e una Nova musica (a Bologna) ...
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Mercatore Gerardo
Mercatore Gerardo nome italianizzato (attraverso la forma latina Mercator) di Gerhard Kremer (Rupelmonde, Fiandra Orientale, 1512 - Duisburg, Renania Settentrionale-Vestfalia, 1594) [...] matematico e geografo fiammingo. Nato Kremer, che in olandese significa «mercante», in età adolescenziale decise di sostituire il cognome originario con l’equivalente latino «mercator», poi italianizzato in «Mercatore». Frequentò per due anni corsi ...
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ALBONI, Paolo (Paolo Antonio)
Adriana Arfelli
Pittore, nato a Bologna nel 1665. Paesista, lodato da L. Crespi, suo primo biografo, che lo dice scolaro di un Fiammingo e studiosissimo dei paesisti nordici, [...] che sempre cercò di imitare. "Bizzarro di natura, vivace di spirito e facile all'ira", per vicende a noi ignote fu costretto a lasciare Bologna; si recò, prima, a Roma, poi a Napoli, dove lavorò molto. ...
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(fiamm. Atrecht) Provincia storica della Francia settentrionale. Con questo nome si suole oggi indicare un seguito di alture, che la valle trasversale del fiume Lys divide in A. fiammingo a N e vallone [...] portò aiuti allo zio Carlo d’Angiò e, durante la sua prigionia, fu reggente (1284-89). Cadde in battaglia contro i Fiamminghi.
Nel 1361 la dinastia degli A. si fuse con quella dei conti di Fiandra. La regione, incorporata alla Borgogna, fu ceduta ...
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Stato dell’Europa occidentale compreso fra le coste sud-occidentali del Mare del Nord e il massiccio delle Ardenne; confina con i Paesi Bassi (N ed E), la Germania e il Lussemburgo (E), la Francia (S e [...] Saint-Martin si formò poi, con G. de Smet, F. van den Berghe e C. Permeke, il primo nucleo dell’espressionismo fiammingo, la tendenza che dominò la scena artistica in Belgio tra le due guerre, insieme alla corrente surrealista che ebbe protagonisti P ...
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SEMENTI, Giovan Giacomo
Fabrizio Biferali
– Nacque a Bologna il 27 agosto 1583 da Vincenzo Sementi.
La sua formazione professionale si svolse nella città emiliana nelle botteghe del fiammingo Denys [...] Calvaert e di Guido Reni, che accompagnò a Roma durante il soggiorno tra il 1609 e il 1612 (Pellicciari, 1984, p. 25; Negro, 1992, pp. 327 s.). Verso il 1610 collaborò forse con Francesco Albani alla decorazione ...
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Scultore (Kammer, Baviera, 1651 - Dresda 1732). Fu a Vienna (1670), poi in Italia (1675-89), dove venne influenzato dalla scultura di Bernini. A Firenze (dove era noto come Baldassare Fiammingo o Belmosel), [...] eseguì le sculture della facciata di S. Gaetano e S. Andrea Corsini in gloria (1683) nella chiesa del Carmine. A Dresda divenne scultore di corte (1689). Tra le sue opere, che favorirono la diffusione ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] Straet, noto anche con il nome di Giovanni Stradano, realizzò una serie di stampe intitolata Nova reperta. Tra le novità celebrate nella serie di Stradano si distinguono soprattutto le esplorazioni compiute ...
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Architetto belga (Courtrai 1823 - Bruxelles 1894). Studiò all'Accademia di Cambrai, quindi a Bruxelles con F. Janlet. Costruì numerosi edifici pubblici e privati in stile Luigi XVI o del Rinascimento fiammingo [...] (a Bruxelles: Banca nazionale, in collaborazione con W. Janssens, 1865; Maison du Chat, 1876; a Tournai: stazione, 1879; ad Anversa: Banca nazionale, 1880) ...
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Musicista (Harlebecke 1834 - Anversa 1901). Studiò al conservatorio di Bruxelles, perfezionandosi poi a Dresda, Lipsia, Berlino. Fondò (1867) in Anversa la Scuola fiamminga di musica e più tardi il Conservatorio [...] popolaresca; la stessa frequente rudezza di linguaggio giova ad esprimere con immediatezza l'animo musicale del suo popolo. Compose molta musica, specialmente teatrale (3 opere fiamminghe), vocale-strumentale (3 oratorî, 2 cantate) e corale. ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.