In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] a fondamento della nuova e. l’esempio del Cristo, il FigliodiDio fatto uomo che, incarnandosi e morendo in croce, riscattò gli uomini donando loro «il potere di diventare figlidiDio» (Giov. 1, 12).
Inserendosi nella tradizione e nella civiltà del ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] in uso in alcune liturgie, specialmente in occasione del battesimo. Consiste di 12 articoli relativi il primo a Dio Padre, quelli dal secondo al settimo a Gesù Cristo FigliodiDio suo unico Figlio, l’ottavo allo Spirito Santo, i rimanenti alla santa ...
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Medicina
Ristagno di sangue nelle parti più declivi del corpo. Il fenomeno si osserva soprattutto nei cadaveri, nei quali si formano chiazze violacee, bluastre o rosso-vinose (macchie ipostatiche) a carico [...] cristologica a quella trinitaria.
Unione ipostatica Unione sostanziale delle nature divina e umana in una sola persona, Cristo, FigliodiDio fatto uomo. La formula risale a Cirillo d’Alessandria: in polemica con la tesi nestoriana per cui in Cristo ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] 30 anni viene battezzato e subito dopo una colomba discende dal cielo, mentre una voce lo proclama figliodiDio. Dopo essersi ritirato per 40 giorni nel deserto, dove resiste alle tentazioni del Diavolo, Gesù inizia la sua predicazione, seguito da ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] istituito quale suo servitore e interprete, nuovo Aronne o Melchisedec, reso simile al FigliodiDio, affinché restasse tra noi, da Lui a lungo custodito, grazie alle preghiere di tutti noi. Solo a lui, quindi, dopo il primo e grandissimo sommo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] esaurimento. Nella fase della nascita della nuova religione i miracoli sovrabbondano, perché il profeta vuole apparire come figliodiDio o come un suo inviato; poi lentamente vanno scemando, fino a scomparire del tutto. Infine a una religione se ne ...
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Sentimento di viva affezione verso una persona, che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.
Filosofia
Nella tradizione filosofica occidentale, il concetto di [...] verso il perfetto. Eros è un δαίμων, mezzo dio e mezzo uomo, figlio della Povertà e dell’Agio: la sua aspirazione suprema che, attraendo, muove senza muoversi: donde il concetto diDio come motore immobile. Un radicale capovolgimento si ha nella ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] è p. sia perché creato a immagine didio (s. Agostino) sia perché chiamato da dio ad agire come soggetto libero e responsabile. Dalla definizione di Boezio, per il quale p. è la «sostanza individuale di natura razionale», ripresa poi da s. Tommaso ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Ateniesi; 5) Opere di poetica: Retorica, Poetica.
Vita
Figliodi Nicomaco, medico di Aminta III di Macedonia, A. trascorse in cui meglio il mortale si avvicina alla soddisfatta beatitudine diDio. Ciò non toglie che per A. soltanto nella vita ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figliodi un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] l'attività di copista di musica e dove, nel 1745, si legò a una popolana, Thérèse Levasseur, da cui ebbe varî figli, che furono deve stabilire i dogmi della religione civile: esistenza diDio potente e provvidente, immortalità dell'anima, vita futura ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...