Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] Amerino, XXXV, 100)
Quest’uso, non attestato nel latino classico prima di Cicerone e Lucrezio, è più frequente negli autori cristiani su un caso (dubbio) di degrammaticalizzazione, «Linguistica e filologia» 5, pp. 7-40.
Berruto, Gaetano (19984), ...
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Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] san Girolamo (la Vulgata), frutto di un lavoro filologico di vasta portata, fu attenta alla norma grammaticale di «comunità dei credenti in Cristo», mentre nel greco classico il significato era quello di «assemblea politica»: nell’uso evangelico ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] essere stata utilizzata da generazioni di studiosi di filologia romanza per designare tanto la lingua della lirica nella promozione congiunta della grafia normalizzata (altresì nota come classica o alibertina, dal nome dell’ideatore Louis Alibert) e ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] semiotica come metodo
Ben presto, tuttavia, la ricerca linguistico-filologica cominciò ad apparire troppo angusta ai suoi occhi, anche se non abbandonò certo la passione per la letteratura 'classica': risale infatti al 1970 la pubblicazione, dapprima ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] (pubblicata insieme con quella diretta al Caix nella Miscellanea di filologia e ling. in memoria di N. Caix e U. ; P. E. Guarnerio, G. A., in Riv. di filol. e di istruz. classica, XXXV(1907), pp. 225-246, con bibliografia (pp. 246-255) integrata da C ...
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I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] e scappò via di corsa (Malerba 1980: 62).
Secondo la classica tipologia dei verbi di movimento elaborata da Talmy (1975), le espressioni 1996), Esistono verbi sintagmatici in italiano?, «Cuadernos de filología italiana» 3, pp. 47-61.
Simone, ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] (1878) e la Sintassi italiana dell’uso moderno (1881) di Raffaello Fornaciari (con il suo classicismo «intinto di filologia romanza»; Nencioni 1983: 109).
Nel Novecento la dissoluzione del linguaggio poetico tradizionale, pur eliminando alla radice ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] comune (so che anche tu, come me, ami la musica classica) o attenuano il carattere personale dell’opinione (non so, in Claudia (2003), Deissi e cortesia in italiano, «Linguistica e filologia» 16, pp. 109-145.
Serianni, Luca (1988), Grammatica ...
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Giosuè Carducci nacque a Valdicastello (Lucca) il 27 luglio 1835. Dopo gli studi presso gli Scolopi di Firenze e la Normale di Pisa, insegnò dapprima in alcune scuole toscane (S. Miniato a Monte, Pistoia) [...] ).
Si realizza così una corrispondenza fra le tematiche di un classicismo estetico (per es. nelle Primavere elleniche, del 1872) e più scadenti le Lettere, 1938-68) e la raffinatezza filologica di stampe più recenti: da quella delle Odi barbare curate ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] febbre pestilenziale.
Letterato nutrito della migliore tradizione classica e umanistica, Castiglione ha lasciato un’abbondante Ghino (1963), L’ultimo revisore del “Cortegiano”, «Studi di filologia italiana» 21, pp. 217-264.
Ghinassi, Ghino (1967), ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologo
filòlogo s. m. (f. -a) [dal lat. philolŏgus, gr. ϕιλόλογος; v. filologia] (pl. m. -gi, meno com. -ghi). – Cultore della filologia: f. classico, f. romanzo. In funzione attributiva o predicativa, per indicare l’indirizzo specialmente...