WIJK, Nikolaas van
Carlo Tagliavini
Linguista e filologo olandese, nato a Delden il 4 ottobre 1880, morto il 25 marzo 1941 a Leida, nella cui università insegnava dal 1913 lingue slave e baltiche.
Ha [...] legato il suo nome a scritti di grande importanza, sia nel campo della linguistica olandese, sia in quello della filologia slava. Nella prima, il suo lavoro culmina con la completa rielaborazione del dizionario etimologico di J. Franck (L'Aia 1912; ...
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Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito [...] Dialogo delle leggi dei paesi di Bardesane, 1921, ecc.), dell'epigrafia neopunica e della storia ebraica, ma soprattutto della storia e filologia arabo-musulmana (Studî sul califfato di ῾Alī, 1913; Le livre des chevaux d'Ibn al-Kalbī et Ibn al-῾Arābī ...
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GIANNELLI, Ciro
Danilo Ceccarelli Morolli
Nacque a Roma, da Guglielmo e Ida Rossi, il 29 maggio 1905. Compì brillantemente gli studi filologici classici presso l'università della sua città, ove fu allievo [...] ], numero monografico in cui tali scritti sono stati riediti); i suoi studi non furono solo di letteratura e di filologia, ma anche di diritto, storia - soprattutto ecclesiastica - e liturgia; in particolare egli mise in rilievo lo stretto legame che ...
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Filologo classico e papirologo italiano (Santa Croce del Sannio 1849 - Spotorno 1935). Prof. di greco all'Istituto di studi superiori di Firenze, dal 1915 si dedicò completamente agli studî papirologici. [...] il De exilio di Favorino, le Diegheseis di Callimaco) e papiri documentarî d'ogni genere. Socio nazionale dei Lincei (1908), fondò gli Studi di filologia classica e l'altra importante rivista di studî classici Atene e Roma. È uno dei maestri della ...
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Orientalista ed ebraista (Rheinzabern, Palatinato, 1504 - Cambridge 1549). A Isny impiantò e diresse una tipografia ebraica; poi fu a Costanza (1542) e quindi a Strasburgo (1544), che dopo qualche anno [...] dové lasciare in seguito all'interim (1549). Dedicò gli ultimi mesi della sua vita all'insegnamento dell'ebraico a Cambridge. Lasciò, oltre a libretti di edificazione, lavori di filologia ebraica e di esegesi antico-testamentaria. ...
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WACKERNAGEL, Jacob
Glottologo, figlio di Wilhelm, nato a Basilea l'11 dicembre 1853. Ebbe nella città natale il grado di libero docente nel 1876, di professore straordinario nel 1879, ordinario nel 1881; [...] passò a Gottinga e di qui si trasferì nuovamente a Basilea nel 1915.
Caratteristica del W. è la coordinazione di filologia e linguistica; suoi campi specifici le lingue arie e il greco. Per le prime basti nominare la monumentale Altindische Grammatik ...
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Germanista, nato a Imperia l'i maggio 1892; prof. di lingua e letteratora tedesca nell'univ. di Pisa (dal 1932), direttore del Petrarca-Haus di Colonia (1936-43).
Autore di varie pubblicazioni di critica [...] e filologia germanica, tra le quali A. W. von Schlegel (Bonn 1923), F. Hölderlin (Torino 1926), Il Tristan di G. von Strassburg (Pisa 1934) e un'apprezzata Storia della letteratura tedesca (Messina 1936; 3ª ediz. 1952). Ha tradotto (1952) il Faust di ...
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Critico e filologo italiano (Paduli 1901 - Roma 1966); prof. univ. dal 1942, insegnò dal 1950 letteratura latina nell'univ. di Roma. Tra le sue opere: Petronio, 1936; La questione petroniana, 1948; Cato [...] Maior, 1949; Giovenale, 1950; L'ultimo Catullo, 1957; alla scuola è dedicato, fra l'altro, il vol. Pertinenze e impertinenze. Prima serie, 1960. Fondò e diresse il Giornale italiano di filologia. ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] ), quindi ancora a Firenze, dov'è attualmente titolare della cattedra di Letteratura latina. Dal 1964 ha l'incarico di Filologia latina alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha ricevuto nel 1987 il premio Antonio Feltrinelli per la storia e critica ...
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FUNAIOLI, Gino
Filologo, nato a Pomarance (Pisa) il 2 ottobre 1878; fu lettore all'università di Bonn dal 1905 al 1913, poi professore di grammatica greca e latina nell'università di Messina (1914), [...] 1920), Milano (1927), Bologna (1934) e Roma (1940). Alla scuola del Vitelli e di alcuni tra i più grandi maestri della filologia germanica, apprese rigore e sicurezza di metodo, che si rivela sia nell'opera di edizione sia in studi di critica storica ...
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filologia
filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro...
filologico
filològico agg. [der. di filologia] (pl. m. -ci). – Attinente alla filologia: scienza, dottrina f.; le discipline f.; studî f.; critica f.; testo corredato di commento storico e f.; indagine condotta con metodo rigorosamente filologico....