Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] un moto di indignazione nel Pomponazzi filosofodel secondo libro, questa arbitraria differenziazione anzi, addirittura rafforzata, perché la ragione naturale rivendica il diritto di giudicare l’adeguatezza della religione al suo compito e afferma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofidel Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] di pari passo; che la gioventù, insomma, non ha diritto di cittadinanza nel nietzschiano «paese della sera». Questo significa che giovane dell’anno 1905.
La rilevanza ideologico-filosoficadel fondatore del «Leonardo» va, dunque, cercata altrove, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Michelstaedter
Fabrizio Meroi
Il pensiero di Carlo Michelstaedter, figura di primo piano nel panorama filosofico europeo dell’inizio del Novecento, è stato spesso interpretato – sulla scorta, [...] sue opere ed esponenti di rilievo della cultura filosofica italiana del Novecento; a Gorizia, Enrico Mreule e Nino così elencate: «1°. i mestieri, 2°. il commercio, 3°. il diritto, 4°. la morale, 5°. la convenienza, 6°. la scienza, 7°. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] e diventa ben presto un classico della storiografia filosoficadel Novecento. Presenta un Bacone nuovo: non più il qualità vaticinante o profetica, si sono sentiti in diritto di pronunciare diagnosi, esortazioni, sentenze, salvo rifugiarsi ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] loro Ordine. Dopo alcuni anni, plausibilmente al termine del triennio filosofico (e comunque anteriormente al 1725), il D. tornò intellettuale, il D. seguì poi a Pisa i corsi di diritto romano di G. Averani, quelli medici e anatomici degli allievi ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] sono i primi rappresentanti. Questa autorità è quel diritto sacro, in nome del quale i popoli furono condizionati a chiedere, e poi imperversato, nascondendo la testimonianza e la presenza delfilosofo di Cheronea nella storia della Grecia da Nerone a ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] di Arato nel Par. Gr. 2841: il grande filosofo dell'antichità, un neoplatonico del XII sec. e un'opera di poesia didascalica incarnarono lessico giuridico latino, per cui essi presero a studiare diritto sempre più su testi latini. La storiografia e la ...
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cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] e quindi completa), ossia di conoscenza generale del sapere. Ma i filosofi dei Lumi ‒ in particolare Voltaire, con le conoscenze, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall'uomo ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] apparire diverso tra i vari rami del sapere" (Filosofia universale, I, Palermo 1860, p. 4).
La Filosofia universale, pubbl. in due insegnamento superiore e se lo Stato deve riserbarsi il diritto di concedere i diplomi di abilitazione per l'esercizio ...
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Kant, Immanuel
Stefano De Luca
Il Copernico del pensiero filosofico
Metodico e abitudinario nella vita privata – si racconta che i suoi concittadini regolassero gli orologi sulla sua passeggiata pomeridiana [...] ciò che la ragione umana di diritto può o non può conoscere.
Applicata al sapere del suo tempo, tale indagine doveva ricavarne la legge morale – come avevano fatto sino ad allora i filosofi morali – ma parte dalla legge morale e definisce il bene in ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...