VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] allori, e a Parigi egli muore il 30 maggio 1778.
Come filosofo, V. deve la sua importanza non alla creazione d'un sistema, e la maggior parte delle regole del bene e del male differiscano come i linguaggi e le fogge del vestire, è tuttavia certo che ...
Leggi Tutto
Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] al processo dell'Idea e, quindi, a innalzare il proprio punto di vista soggettivo a quello dell'assoluto o del sapere filosofico, è inevitabile che egli sperimenti l'a. come infelicità. Non a caso Hegel parla, a questo proposito, della "coscienza ...
Leggi Tutto
La nozione di comprensione (Verstehen) risale alla tradizione dello storicismo tedesco. In misura non trascurabile, essa è stata utilizzata anche dalla filosofia ermeneutica, che riprendeva, oltre ai temi [...] loro stessa situazione. Presupposto dalla capacità di apprendere un linguaggio, esso è frutto in parte di una comune ripresa del concetto di c., nella filosofia della mente, relativamente alle spiegazioni e predizioni della psicologia del senso ...
Leggi Tutto
Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] da un lato e nell'utilizzazione dei concetti filosoficidel giovane Heidegger dall'altro. Per quanto concerne il e annunzio di una fede, e cioè - per parlare nel linguaggio della d. - come una forma di comprensione dell'esistenza. Quanto ...
Leggi Tutto
BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] traduttori dell'Umanesimo e del Rinascimento. Numerosi dei termini fondamentali per il linguaggio tecnico e non tecnico della al V libro, dove è trattato il problema filosoficodel caso.
La Quellenforschung del sec. XIX concepiva l'opera di B. come ...
Leggi Tutto
Biotecnologie, ecologia ed etica
Dietmar Mieth
(Zentrum für Ethik in den Wissenschaften, Tubinga, Germania)
In questo saggio discuteremo alcune importanti questioni attinenti l'ecologia e l'etica nel [...] empiriche, cosmologiche e teologiche del concetto di natura nei fondamenti filosofici della dottrina teologica della risiedere nella significazione, ossia nel valore simbolico (mediato dal linguaggio e dalla conoscenza umani) di tutto il creato per l ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Niccolò Machiavelli
Giulio Ferroni
Il pensiero di Machiavelli scaturisce dal seno stesso dell’orizzonte pubblico fiorentino, dai principi istituzionali e morali e dai modelli di comportamento in esso [...] (direttamente manifestata nell’articolarsi stesso del suo linguaggio) dello scontro tra quel materiale ’interpretazione ‘moderna’, tra filosofia, politica e orizzonte ‘civile’, sono essenziali:
F. De Sanctis, Machiavelli (conferenze del 1869), in Id., ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] ), ossia una lingua per concetti, un "linguaggio in formule del pensiero puro, a imitazione di quello aritmetico" la matematica ha una natura duplice, confina da una parte con la filosofia, dall'altra con la fisica. "È per queste due vicine di ...
Leggi Tutto
CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] chiave universale con cui attingere con somma facilità ogni linguaggio e ogni scienza. Alla costruzione e al perfezionamento , 112, 133, 184, 187, 295; E. Garin, La cultura filosoficadel Rinascimento italiano, Firenze 1961, pp. 153 s., 452, 462; Id., ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] , è invece esposta nel linguaggio ordinario per un pubblico generale filosofico e matematico. Il piano di Russell era quello di portare a termine un secondo volume nel quale sarebbero stati elaborati tutti i dettagli del programma; esso doveva avere ...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...