Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] giudaismo alessandrino, nell'atto che si assimila i prodotti dellafilosofia greca, non vuole riconoscere un debito, ma rivendicare dimostrare la fallacia e relatività dellaconoscenza sensibile e l'insufficienza della ragione discorsiva; per cui ...
Leggi Tutto
. Storia delle religioni. - Da motivi elementari di semplici antitesi cosmiche e naturistiche - estate e inverno, luce e tenebre, cielo e terra, maschio e femmina, ecc. - si svolsero nel pensiero religioso [...] e neoplatonico la sua espressione filosofica più felice.
Il pensiero dei Padri della Chiesa più illuminati non conosce mondo dell'azione, libero, a un mondo dellaconoscenza, necessario. Tuttavia l'ammissione che a fondamento della necessità ...
Leggi Tutto
LEONE Ebreo
Giuseppe Saitta
Jehudah Abrabanel, noto sotto il nome di Leone Ebreo, figlio d'Isacco dell'antica e gloriosa famiglia Abrabanel, nacque all'incirca l'anno 1465 e visse a Lisbona fino al [...] della realtà coincidono, secondo L., con i gradi dellaconoscenza, si vede rispuntare il concetto della realtà come circolarità, cioè come espressione dell . Klausner, Don Jehudah Abravanel e la sua filosofiadell'amore, in La Rass. mensile di Israel, ...
Leggi Tutto
Nato a Berlino il 17 giugno 1714, morì a Francoforte sull'Oder il z7 maggio 1762. La sua fama è dovuta principalmente all'opuscolo giovanile (1735) Meditationes philosophicae de nonnulus ad poema pertinentibus, [...] com'è noto - un wolffiano, ed entro i limiti dellafilosofia leibniziana s'aggira la sua estetica, scientia cognitionis sensitivae, ; Parte 2ª, 1758) in Scienza dellaconoscenza sensitiva e in Teoria delle arti, lasciò poi sopravvivere le divisioni ...
Leggi Tutto
Pensatore francese, nato a Digione il 2 novembre 1861. Fu allievo di Ollé-Laprune e di Boutroux e nel 1893 si addottorò alla Sorbona con la sua tesi su l'Action (v. sotto). Dal 1897 è professore di filosofia [...] una filosofia concreta, che non escluda una scienza del pensiero e dell'idea, né si limiti a essa, ma la comprenda e la integri in una scienza della vita e dell'azione.
La massima istanza del pensiero moderno è per il B. l'esigenza di una conoscenza ...
Leggi Tutto
HAUSER, Arnold
Ales Rojec
Storico e sociologo dell'arte, inglese e di origine ungherese, nato a Temesvár (oggi Timiçsoara, Romania) l'8 maggio 1892, morto a Budapest il 28 gennaio 1978. A Budapest, [...] la conoscenza dei vari indirizzi della scuola viennese, e fu particolarmente influenzato dall'interpretazione della storia dell'arte dell'arte (sociologico, psicologico e di "filosofiadella storia dell'arte") e precisa fini e limiti dell' ...
Leggi Tutto
Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva [...] critica dellaconoscenza, Napoli 1851 (VI, tutto il cap. iv: Della realtà, della certezza e dei limiti delle nostre conoscenze, ma specialmente cap. ix, pp. 296-220: Della certezza delle nostre conoscenze); A. Rosmini, Il rinnovamento dellafilosofia ...
Leggi Tutto
Nel suo senso più ampio, questa parola designa l'atteggiamento di pensiero, che, pure assumendo forme diverse, implica sempre la convinzione che la conoscenza umana non è adeguata alla realtà.
Le parole [...] una concezione filosofica che sotto molti rispetti si allontana dall'agnosticismo vero e proprio e in ogni modo non può essere ridotto nei confini di questo; e il secondo (sia che si limiti a porre in dubbio la possibilità dellaconoscenza, sia che ...
Leggi Tutto
Filosofo e critico d’arte statunitense, nato ad Ann Arbour (Mich.) il 1° gennaio 1924 e morto a New York il 25 ottobre 2013. La notorietà di D. è legata soprattutto ai suoi scritti di filosofiadell’arte, [...] alla teoria dellaconoscenza (Analytical philosophy of knowledge, 1968) e dell’azione (Analytical philosophy of action, 1973).
Intenzionato a diventare un artista, D. studiò prima arte e storia alla Wayne State University, poi filosofia alla Columbia ...
Leggi Tutto
Filosofo, nato a Berlino il 17 febbraio 1798, morto nella stessa città il 1854.
I suoi scritti più significativi sono: Die neue Psychologie (1845), che può considerarsi come il suo testamento filosofico, [...] scienze: metafisica, morale, filosofiadella religione, ecc. Il problema principale della metafisica, che culmina nel rapporto sul sentimento. Non è possibile unire conoscenza e fede. Dio e l'immortalità dell'anima sono fatti del nostro sentimento.
...
Leggi Tutto
filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...