MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] essi portarono nel regno franco una miglior conoscenzadella lingua e delle lettere latine, una maggior coscienza dei ed è il solo che meriti nell'alto Medioevo il nome di filosofo: incompreso del resto, anche se ammirato, ai suoi tempi. Conosceva ...
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(I, p. 955; App. II, i, p. 95; III, i, p. 49; IV, i, p. 62; V, i, p. 82)
I temi e i problemi che ruotano attorno all'a. hanno ricevuto un'ampia esposizione alla voce agricoltura del vol. I dell'Enciclopedia [...] radicalmente è quello della difesa delle colture. L'avanzamento delleconoscenze sulla tossicità di della società generale e non più 'comunità' isolata e marginalizzata.
In questa nuova filosofiadello sviluppo del mondo rurale e del sostegno dell ...
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SANITÀ
Amalia Donia Sofio
Economia. - La salute e il mercato ad essa collegato sono oggetto degli studi economici relativamente da poco: si fa infatti risalire a un articolo di K.J. Arrow del 1963 la [...] effettuando ingenti spese in ricerca; c) l'aumento dell'intensità tecnologica sia per la diagnostica che per la insufficienza è costituita dalla non perfetta conoscenza del consumatore. Contrariamente al caso adottando una filosofia manageriale che ...
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MILL, John Stuart
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giulio CAPODAGLIO
Filosofo ed economista inglese, nato a Londra il 20 maggio 1806, morto ad Avignone l'8 maggio 1873. Educato dal padre James (v.), [...] di verità della nozione che esso afferma. Né a tale regola sfugge alcuna forma di conoscenza: giacché 1897; G. Zuccante, Intorno all'utilitarismo dello S. M., in Rivista ital. di filosofia, 1898; id., La morale utilitaria dello S. M., Milano 1899; L. ...
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Filosofo, nato a Dysert, nella contea di Kilkenny (Irlanda), il 12 marzo 1685, da famiglia d'origine inglese. Nel 1700 entrò al Trinity College di Dublino, nel quale rimase poi come maestro (successivamente [...] posteriori, e come tali rimaste più famose nella storia dellafilosofia: An essay towards a new theory of vision mondo estrasoggettiv0, presupposto a quello di cui abbiamo esperienza e conoscenza. L'originalità del B. è tutta nella negazione di quel ...
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Filosofo greco, nato fra il 214 e il 213 a. C., scolarco dell'Accademia e iniziatore, in essa, dell'indirizzo speculativo che integrava con una dottrina del probabilismo la tradizione scettica già iniziata [...] speciale conoscenzadell'incondizionata accettazione della realtà come razionale e quello dell'ascetico rifiuto della realtà come indifferente.
Così, in conclusione, C. appare come una delle più grandi e complesse figure della storia dellafilosofia ...
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GENTILE, Giovanni
Ugo Spirito
Filosofo e uomo politico, nato a Castelvetrano (Trapani) il 29 maggio 1875. Uscito dalla Regia Scuola normale superiore di Pisa e laureato in filosofia, nel 1897, con una [...] dell'atto spirituale e identificando la sensazione con la percezione, la rappresentazione, il concetto e il giudizio: la conoscenza anni e che ha posto al centro della sua ultima opera, La filosofiadell'arte, esprime proprio l'esigenza di concepire ...
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La fede è l'assenso dell'intelletto motivato dal valore di una testimonianza. Nella vita quotidiana si procede in gran parte con questa forma di conoscenza, e nel campo scientifico essa non è assente. [...] all'immortalità dell'anima, all'altra vita non per dimostrazioni filosofiche, o della fede, ma la sua missione è di custodire il deposito della verità rivelata, curarne la formulazione esatta, difenderla dalle contraffazioni, estenderne la conoscenza ...
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Chimico italiano nato a Palermo nel 1826, morto a Roma nel 1910. Studiò chimica col Piria a Pisa dal 1845 al 1848. Nel 1849 prese parte alla rivolta siciliana contro i Borboni; quando questa fu soffocata [...] della chimica in Italia.
La grandezza dell'opera del C. si può apprezzare solo con la conoscenzadella storia della ).
Il C. col suo famoso Sunto di un corso di filosofia chimica, pubblicato nella modesta forma di una lettera diretta al professore ...
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Dal punto di visia filosofico, è lo stato dello spirito che resta indeciso tra un'affermazione e una negazione, le quali appaiono egualmente possibili in rapporto agli stessi termini. A seconda che tale [...] a ogni possibile conoscenza, il dubbio si distingue in metodico e in scettico. Il primo è, p. es., quello di Socrate. che vede nell'attitudine dubitativa e nella coscienza dell'ignoranza il vero punto di partenza dellafilosofia; mentre l'altro ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...