Filosofia
Nella logica kantiana, giudizio a. è quello nel quale il concetto del predicato è implicitamente contenuto nel concetto del soggetto, e in cui quindi basta analizzare il soggetto per ricavarne [...] , ma è infruttuoso, perché non estende la conoscenza, ma la chiarisce soltanto. linguistica Si dicono di olomorfia:
Da ciò segue che la parte reale, u, e il coefficiente dell’immaginario, v, di una funzione a. sono funzioni armoniche. Se ora a ...
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Qualsiasi indagine sulla c. deve preliminarmente accertare (1) come conosciamo e (2) cosa possiamo conoscere. Rispetto al primo punto, le risposte tradizionalmente offerte dalla filosofia sono che conosciamo [...] ’, la filosofia moderna fino a Kant si dividerà fra razionalismo (➔) ed empirismo (➔), privilegiando l’intelletto nel primo caso, i sensi nel secondo. Kant tenterà, con la teoria delle due fonti dellaconoscenza, una sintesi delle due posizioni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Filosofia e monachesimo
Glauco Maria Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le prime, originarie esperienze monastiche risalgono [...] amore per la conoscenza, la ricerca dellaconoscenza, la necessità profonda dellaconoscenza (della vera conoscenza, che è quella fa parte dell’imprinting del monachesimo.
È per amore della ratio che a Cluny viene accolto il filosofo e maestro di ...
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Filosofia
Termine filosofico entrato nell’uso per il senso che la scolastica diede all’attributo di immanens (designando con esso quegli atti, come il vedere o il sentire, il cui fine risieda in sé stessi), [...] limiti dellaconoscenza possibile. Nello sviluppo postkantiano dell’idealismo, l’i. del reale al pensiero si estese alla totalità del pensiero: donde il fondamentale carattere ‘immanentistico’ dell’idealismo. Filosofiadell’i. Corrente filosofica s ...
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filosofìa pràtica Settore delle scienze filosofiche le cui origini poggiano sulla distinzione operata da Socrate e dalla sofistica ed esplicitata in Platone, il quale distingue in generale la scienza in [...] l'azione), e γνωστική (riferentesi alla γνῶσις, la conoscenza), e più compiutamente in Aristotele, che alle scienze stessa come prassi e nega la possibilità di un'autonoma filosofiadella pratica. Dalla seconda metà del 20° sec. la distinzione ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] oggetto: in questo caso, attuata l’eliminazione di qualsiasi realtà al di fuori del soggetto conoscente, si avrà esclusivamente un’interazione dell’io con sé medesimo. Nella filosofia di G.W.F. Hegel, il conoscere è l’attività in cui si realizza l ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] ambito delle scienze matematiche, conferendole una netta superiorità nel campo dellaconoscenza 140 è pubblic. il testamento del D.); G. Rossi, G. B. D. e la filosofia naturale del suo tempo, Roma 1883; A. Broccoli, Per Simone Porzio e G.B.D., ...
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Filosofiadella pratica
Marcello Mustè
La Filosofiadella pratica. Economica ed etica (d’ora in poi Filosofiadella pratica) uscì, per Laterza, nel 1909; ed ebbe, nel corso della vita dell’autore, sei [...] di rilievo. In primo luogo osservò, conformemente al principio, stabilito nel capitolo terzo, per cui «quale la conoscenza, tale volontà» (Filosofiadella pratica, cit., p. 41), che l’atto volitivo non si forma perché l’uomo possiede «tale portentosa ...
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Conoscenza umana tra verità e scetticismo
Massimo Dell’Utri
Nuove idee su un vecchio problema
Che cosa si debba intendere per conoscenza, quali ne siano le fonti e quali i metodi per ottenerla sono [...] autoconsapevolezza. Quello tipicamente umano.
Che la verità sia coinvolta nella caratterizzazione dellaconoscenza proposizionale appare evidente sin dagli inizi della tradizione filosofica occidentale, così come evidente appare il fatto che, da sola ...
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Filosofia
In senso estremamente generico, qualsiasi processo che porti a isolare una cosa da altre con cui si trova in rapporto, per considerarla poi come specifico oggetto d’indagine una volta prescisso [...] dell’a. subisce una profonda modificazione. Sostenuta come base indispensabile dell’a. la conoscenzadella speculazione hegeliana e idealistica in generale, come pure per l’opposizione polemica tra astratto e concreto caratteristica di filosofie ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...