Poeta ebreo (Rieti 1388 - Roma 1460). Visse in varie città dello Stato della Chiesa e infine a Roma dove fu rabbino della comunità ebraica e medico del papa Pio II. È noto soprattutto per il suo poema [...] Miqdāš mĕ῾at (Piccolo santuario), rimasto incompiuto e più volte tradotto parzialmente in italiano. Scrisse anche, in italiano, un trattato di filosofia religiosa (manoscritto a Leida) e in ebraico diversi opuscoli filosofici, scientifici e poetici. ...
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Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie di Mosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî. ...
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Ebraista (Marcellinara 1849 - Roma 1927); sacerdote nel 1873, allievo di D. Castelli nell'Istituto superiore di Firenze, dove fu poi (1903-24) prof. di letteratura ebraica. Scrisse una Grammatica ebraica [...] e un Dizionario ebraico e caldaico, e inoltre opere di critica biblica, di linguistica generale e anche di letteratura italiana e di filosofia. ...
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Ebraista (Kojetín, Moravia, 1852 - Karlovy Vary 1899). Dal 1877 fino alla morte fu professore nel seminario rabbinico di Budapest. Scrisse di storia ebraica, specialmente in Italia, di letteratura, di [...] filosofia, di storia dell'arte. Tra le sue opere va segnalata la Geschichte der Attributenlehre in der jüdischen Religionsphilosophie (1877). ...
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Filosofo ebreo (n. fine sec. 11º - m. Cordova 1149). La sua opera principale è il Libro del microcosmo, scritto in arabo, ma pervenuto solo in versione ebraica (῾Ōlām Qātān). La filosofia di Y. è una sintesi [...] di dottrine neoplatoniche, aristoteliche e di quelle del kalām musulmano ...
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Filosofo giudeo-ellenistico (2º-1º sec. a. C.); anteriore a Filone, autore di un commento al Pentateuco, ove cerca di dimostrare che tutta la filosofia greca deriva dall'antichissima sapienza ebraica allegoricamente [...] significata ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] Egli rifiutò l'idea sostenuta dalla maggior parte dei filosofi e degli psicologi che la coscienza fosse un presupposto analitica).
b) Alfred Adler
Alfred Adler nacque a Vienna da famiglia ebraica nel 1870 e morì ad Aberdeen (Scozia) nel 1937. Egli si ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Gaetano Serra, dal 1691 il G. studiò per due anni filosofia con un frate francescano. Fu inizialmente destinato allo stato ecclesiastico, , dal quale il G. comprese l'importanza della storia ebraica. Molti temi delle Scuole sacre - l'opera di Aulisio ...
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Gerbi, Antonello
Federica Pescatori
Giornalista, storico e critico cinematografico, nato a Firenze il 15 maggio 1904 e morto a Civenna (Como) il 26 luglio 1976. Fermo sostenitore dello storicismo crociano [...] e Roma, nel 1918 si trasferì con la famiglia, di origine ebraica, a Milano, dove si diplomò al liceo Berchet nel 1921. S Roma, pur continuando a risiedere a Milano, per laurearsi in filosofia del diritto nel 1925. L'attività giornalistica di G. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Sarpi
Corrado Pin
Un frate enciclopedico, che rifiuta di render pubbliche le sue audaci riflessioni sull’uomo associato, la religione, lo Stato; in colloquio con il mondo dei filosofi antichi, [...] per eccellenza del vero saggio non può che essere Socrate, il filosofo che insegna a non tenere «l’animo sempre teso et inarcato dello «ius sacerdotale [...] dal ius civile», p. 659), a quella ebraica (con il culto di un solo Dio, «giudice e moroso, ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che si esprime attraverso la parola. Una precisa...