Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] della filosofia, due opposte maniere di spiegazione: una definibile a priori e un'altra a posteriori. Della prima è capostipite l'impostazione platonica, che recupera antiche concezioni religiose, come l'orfismo e la metempsicosi pitagorica. Essa ...
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Retore e filosofo latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), dell'età di Augusto, maestro di Seneca il filosofo, che ne ricorda con elogio le doti oratorie e il nobile carattere; fu autore di controversiae e di [...] suasoriae come Seneca il Vecchio che lo cita; in filosofia fu seguace della scuola stoico-pitagorica dei due Sestî; ma si citano di lui anche libri di cause naturali e di zoologia. ...
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Il Rinascimento. La scienza e le arti
Samuel Y. Edgerton
Paolo Gozza
Scott L. Montgomery
La scienza e le arti
La matematizzazione della pittura, della scultura e dell'architettura
di Samuel Y. Edgerton
All'inizio [...] ma possedessero anche il segreto dell'intero piano impiegato da Dio nella creazione dell'Universo. Gli antichi filosofi greci Pitagora e Platone furono affascinati dalle relazioni che esistevano tra certi rapporti numerici e le armonie musicali. Più ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] di culti misterici, dell'antica scuola pitagorica e del nascente neoplatonismo. Alcuni dei philosophie positive, 6 voll., Paris 1830-1842 (tr. it. parziale: Corso di filosofia positiva, 2 voll., Torino 1979²).
Debus, A.G., Man and nature in the ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Gli strumenti scientifici
Jim Bennett
Gli strumenti scientifici
L'inizio del XVII sec. è stato senza dubbio un periodo particolarmente fecondo [...] gli individui più istruiti conoscevano a malapena la tavola pitagorica e incontravano notevoli difficoltà nel portare a termine una era diffusa a Parigi e a Londra.
L'interesse dei filosofi naturali per il vuoto accomuna il barometro a quello che si ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] delle cose attraverso la matematica, non soltanto in virtù di speculazioni numeriche d'ispirazione pitagorica, ma anche mediante una compenetrazione filosofica degli Elementi di Euclide; i neoplatonici perfezionarono al tempo stesso il modello del ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] sfere, che i pesi dei pianeti verso il Sole sono come i quadrati delle loro distanze. Questa verità fu successivamente obliterata, perché Pitagora e i filosofi più antichi amarono occultare al volgo le loro conoscenze attraverso parabole e allegorie ...
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Scienza greco-romana. Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Giuseppe Cambiano
Nascita delle scienze e relazioni tra discipline
Sapere globale e distinzioni tra discipline
Nella Grecia antica, [...] 530 b - 531 b) in cui si fa riferimento ai pitagorici come a coloro che nelle loro indagini perdono tempo sulle cose maggior parte degli indagatori della Natura sia i medici più orientati filosoficamente (De sensu et sensibili, 436 a 27-b 1; De ...
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Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] mondiale quando, dopo il lancio della bomba atomica, un filosofo come K. Jaspers annunciò l'inizio dell'era atomica, caratterizzata un gruppo ristretto di medici antichi, forse di ispirazione pitagorica.
La condanna dell'aborto, che si introdusse nel ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] questa epistola (lo stoicismo e Cicerone, i trattati pseudo-pitagorici, oltre a Platone e Aristotele) si trova nelle note da O’Meara.
77 Cfr. M.C. De Vita, Giuliano imperatore filosofo neoplatonico, cit., pp. 139-314.
78 Si veda in questo senso ...
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pitagorico
pitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, scuola pitagorica; vitto p., vegetariano;...
pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei suoi immediati seguaci e di più tarde...