La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] dialogica fu allora spesso adoperata con gusto e finezza per gli argomenti più varî, dai morali agli scientifici, dai letterarî ai filosofici, dai religiosi a quelli pratici. Prevalse allora 1iei dialoghi la spiritualità illuministica, ed esempio ...
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Nell'antichità. - L'aristocrazia è per Platone e Aristotele il governo degli intellettualmente e moralmente superiori. Ma per questi stessi filosofi, a raggiungere tale eccellenza è necessario essere liberi [...] è per lui la rivolta degli schiavi e imbelli contro i padroni e forti; la morale che subordina l'individuo a una legge universale è stata la Circe dei filosofi e dell'umanità, e la Moralin è stato il veleno che ha attossicato le pure fonti ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] rovesciamento completo dei valori della vita può essere semplicemente morale, o anche, secondo il senso che il termine Una conversione di tal fatta era limitata naturalmente al mondo filosofico; dove si ebbero celebri esempî, come quello del cinico ...
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HEINE, Heinrich
Rodolfo Bottacchiari
Poeta tedesco, nato a Düsseldorf, da genitori ebrei, il 13 dicembre 1797. Compiuti nella città natale gli studî medî, passò alcuni mesi a Francoforte presso un banchiere [...] sensi, non governate da nessun principio di coerenza ideale e morale, egli diventa fervente seguace del sansimonismo, di cui trascura e i Memoiren des Hernv. Schnabelewopski, pubblica scritti di filosofia, di critica, d'arte e di letteratura, e ...
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SWINBURNE, Algernon Charles
Mario PRAZ
Poeta, nato a Londra il 5 aprile 1837, ivi morto il 10 aprile 1909. Discendeva da antica e nobile famiglia del Northumberland che fino alla fine del Settecento [...] volesse molto bene e al tempo stesso affermasse una superiorità morale su di lui" (lettera dell'aprile 1867).
Il un notevole studio nel 1868) fornirono allo Sw. il sostrato filosofico. Anche come adoratore di quella Mater Dolorosa e Mater Triumphalis ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] secolo dopo, quando meditava sull'essenza del dramma a specchio della filosofia kantiana). Il teatro "dev'essere il complemento delle leggi" e avere in questa sua superiore moralità la sua catarsi conforme a quella dell'ἕλεος καὶ ϕόβος predicato per ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] centro anche degli sviluppi che l'idea di a. riceve nella filosofia di Hegel (Die Phänomenologie des Geistes, Würzburg-Bamberga 1807). Anche philosophy, IX (1960), pp. 50-100; A. Gorz, La morale della storia, trad. it., Milano 1960; L. D. Easton, ...
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Libertà e determinismo
Mario De Caro
Le discussioni filosofiche sulla libertà si dividono in due principali ambiti tematici, caratterizzati da costellazioni di problemi filosofici ben distinte, sebbene [...] libero arbitrio sia condizione di possibilità della responsabilità morale o della razionalità o della dignità umana. come di fatto agiscono. In questa prospettiva, non pochi filosofi affermano che la questione della libertà è in realtà irresolubile ...
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Poeta, filosofo e critico inglese, nato a Ottery St. Mary nel Devonshire il 21 ottobre 1772. Figlio d'un ecclesiastico e maestro di scuola della parrocchia, sin dalla prima infanzia C. rivelò quelle che [...] dalla metafisica e, dopo la lettura del Dizionario filosofico di Voltaire, fece professione di ateismo, cosa che opuscolo. Nello stesso anno, disperato per la sua decadenza fisica e morale, C. si mise nelle mani del farmacista Gillman e della moglie ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] era frenato dalla ripugnanza per la patologia fisica e morale.
Questa concezione si venne formando lentamente. La novella marito di Elena (Milano 1882), che nasce dalla stessa filosofia della vita dei Malavoglia, ma preannuncia la psicologia più ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...