Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] giovane cognato di Dionisio, Dione, che restò per sempre conquistato ai suoi ideali filosofici ed etico-politici. La libertà delle sue critiche e delle sue esortazioni morali non incontrò tuttavia il favore del tiranno, che si sbarazzò, in modo non ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] trova poi un nuovo impulso nella lotta per le investiture e nella filosofia di Tommaso d’Aquino. Con l’età moderna, il diritto di ufficiale da forme illecite di coazione fisica o morale finalizzate a impedirne il pieno esercizio. La condotta ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] e una serie di opuscoli i Parva naturalia; 3) Scritti di filosofia prima: Metafisica, così chiamata, sembra, perché posta "dopo i libri di fisica"; 4) Opere morali e politiche: Etica Eudemea, Grande Etica (d'incerta autenticità), Etica Nicomachea ...
Leggi Tutto
Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] Padova (e per due anni a Bologna) studî di diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in 12 canti, il Rinaldo prosastica, T. vuol persuadersi e persuadere, su questioni morali, o estetiche, o di vita cortigiana; e ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] classicistiche all'aspirazione ad un profondo rinnovamento morale e politico ispirato anche a un tale processo si è articolato. In questo senso la storia della filosofia appare come qualcosa di ben diverso da quella semplice "filastrocca di ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] crisi intellettuale. D. si sentì investito da Dio d'una grande missione di rinnovamento del sapere - missione insieme filosofica, scientifica, morale, religiosa - e decise di dedicarvi tutta la sua vita (assai dubbia è l'ipotesi d'una ispirazione ...
Leggi Tutto
Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] è il De officiis, trattato di forma espositiva indirizzato al figlio, intorno ai doveri morali; seguiva un'appendice De virtutibus, ora perduta. ▭ Come filosofo C. non è originale. È un eclettico, che, applicando il criterio logico degli Accademici ...
Leggi Tutto
Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] produttivo verdiano di unità stilistica, è piuttosto nella unità morale, ovvero nella unità della coscienza e nella forte coerenza Risorgimento, peraltro presagito da Mazzini nella sua Filosofia della musica, ma un creatore di caratteri reali ...
Leggi Tutto
Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] Parigi, con le più spiccate personalità della scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, trova la sua giustificazione anche il male, sia metafisico che morale, che diventa così funzionale all'armonia del tutto. ▭ ...
Leggi Tutto
Medico e filosofo (Pergamo 130 circa - ivi, probabilmente, 200 circa). Avviato agli studî di medicina dal padre Nikon, architetto, G. ricevette una completa preparazione culturale, in primo luogo basata [...] in effetti, come il medico può dimostrare, le qualità morali e intellettuali dell'individuo dipendono dal buono stato dei suoi , sulla scorta di Aristotele, lasciavano all'indagine della filosofia della natura) costituenti dei corpi, e cioè aria, ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona di dubbia moralità. Nella terminologia...