Nietzsche, Friedrich Willhelm
Stefano De Luca
Il profeta del superuomo
L’opera del filosofo Friedrich Nietzsche, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, è caratterizzata da uno stile ispirato e profetico; [...] distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell’Occidente da Socrate in poi) e la Francia meridionale e l’Italia, durante il quale scrisse La gaia scienza (1882), Così parlò Zarathustra (1883-85), Al di là del bene ...
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dialettica
Giuseppe Bedeschi
Arte del dialogo o logica basata sulla contraddizione
La parola dialettica (dal greco dialektikè tèchne, "arte dialogica") è stata usata da Socrate, per il quale l'arte [...] alle idee e ai concetti un significato più oggettivo. La scienza non si occupa delle cose del mondo sensibile, poiché esse sono molteplici e grazie all'opera del filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel. Quest'ultimo ha della realtà, e del ...
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empirismo
Anna Lisa Schino
L'esperienza come unica fonte della conoscenza
L'empirismo è un un indirizzo di pensiero che riconduce tutte le nostre conoscenze all'esperienza esterna (le sensazioni relative [...] particolare riferimento alla pratica scientifica e alla scienza medica. Il filosofo scettico Sesto, detto appunto Empirico ( Di conseguenza, secondo Hume, non si può affermare l'esistenza della sostanza intesa come "ciò che esiste in sé e per sé ...
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Cattaneo, Carlo
Storico, filosofo, economista e uomo politico (Milano 1801 - Castagnola, Lugano, 1869). Formatosi alla scuola di Romagnosi, dal 1833 al 1838 collaborò agli «Annali universali di statistica», [...] tra le quali sono da segnalare anche Sulla Scienza Nuova di Vico (1839), Considerazioni sul principio dellafilosofia (1844), La città considerata come principio ideale delle istorie italiane (1858), Psicologia delle menti associate (1859-64) – diede ...
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scolastica Complesso dei metodi e dei contenuti dell’insegnamento nelle scuole medievali, dalla fine del mondo antico al 14° secolo.
Caratteri generali
Il termine, derivato dal latino medievale scholasticus [...] la s. riesce progressivamente ad allargare, concedendogli sempre maggiore autonomia, il campo d’azione dell’indagine razionale alle scienzedella natura e della vita pratica, alla filosofia politica e all’etica.
Dal 9° all’11° secolo
A partire dal 9 ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] da tale indirizzo filosofico. Ne parteciparono scienziati, storici, letterati, nel quadro della situazione europea caratterizzata dagli sviluppi della società industriale e dalla crescita dellescienze e della tecnica. I filosofi positivisti sono ...
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Uomo politico e scrittore (Pesaro 1799 - Roma 1885). Partecipò ai moti del 1831 in Emilia; arrestato dagli Austriaci, fuggì poi a Parigi. Fu deputato dell'Assemblea Costituente a Roma (1849), schierandosi [...] e a Berna (1865). Nel 1871 tornò all'insegnamento dellafilosofiadella storia nell'univ. di Roma. Senatore dal 1864; dell'essere, il ritorno a un vago "metodo naturale", o empirico); Dell'ontologia e del metodo (1841); Dialoghi di scienza prima ...
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Fisiologo, psicologo e filosofo (Neckarhau, Mannheim, 1832 - Lipsia 1920). Importante figura di docente e di pensatore, W. ebbe una notevolissima influenza sugli sviluppi della moderna psicologia scientifica. [...] processi psichici, come discriminazione, decisione, ecc.). In filosofia, pur accogliendo la concezione, propria del positivismo, del sapere filosofico come sistemazione delle conoscenze fornite dalle singole scienze, pervenne a una sorta di idealismo ...
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Pontalis (propr. Lefèvre-Pontalis), Jean-Bertrand. – Filosofo e psicanalista francese (Parigi 1924 - ivi 2013). Laureatosi in Filosofia nel 1945 alla Sorbona, allievo di Sartre, con quest’ultimo ha collaborato [...] psicanalitico francese: nel 1964 ha partecipato alla fondazione della Association française de psychanalyse e nel 1970 ha creato una matrice radicalmente umanistica, si trasforma nella scienzadelle tracce che permangono nella memoria come impronte ...
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Poeta e filosofo greco (1a metà sec. 6º - 1a metà sec. 5º a. C.). Lasciò presto la nativa città dell'Asia Minore e passò la maggior parte della vita errando per il mondo greco e recitando versi, secondo [...] dei Focesi nella Magna Grecia e poi centro della tradizione filosofica che si disse perciò eleatica, e che una l'autore di ogni arte e scienza: S., che piuttosto recita versi suoi, si distacca dal gran maestro dell'Ellade anche sul piano del sapere ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di cultura e di conoscenza in generale, si...
scienza
sciènza s. f. [dal lat. scientia, der. di sciens scientis, part. pres. di scire «sapere»]. – 1. Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa; notizia, conoscenza: come ’l mio corpo stea Nel mondo sù, nulla scïenza porto (Dante); siccome...