MASACCIO
Angelo Tartuferi
(Tommaso di ser Giovanni di Mone di Andreuccio). – Nacque il 21 dic. 1401 a Castel San Giovanni, l’odierna San Giovanni Valdarno in provincia di Arezzo, da Giovanni di Mone [...] «nella sua prima gioventù diede fine alla Cappella de’ Brancacci nel Carmine di Firenze, cominciata da Masolino e non del tutto finita da Masaccio per essersi morto […] e vi fece il resto di una storia che mancava, dove San Piero e Paolo risuscitano ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] del conflitto l'A. si trovò a far parte del gruppo dirigente del partito emerso nella lotta di liberazione, svolgendo fin dal 1945 un ruolo di primaria importanza nell'organizzazione interna (entrò nel comitato centrale e nella direzione del PCI già ...
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GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] , e con l'aumento di imposte, fra le quali quella immancabile sul macinato. I rimedi erano peggiori del male, perché finivano per aumentare i prezzi dei beni di consumo, abbassare i salari, rendere più rari i capitali e più difficili gli investimenti ...
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MAISTRE, Joseph de
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Chambéry, in Savoia, il 1 apr. 1753.
La famiglia, emigrata da Nizza, era di modeste origini. Le prime notizie archivistiche risalgono all'inizio del XVII [...] sur l'unité catholique (scritta nel 1810, pubblicata a Parigi nel 1838); queste due ultime furono diffuse manoscritte in Russia fin dal 1810.
Contro il proselitismo del M. e dei gesuiti si mobilitò una potente lobby, capitanata dal ministro dei Culti ...
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CARO, Annibale
Claudio Mutini
Nacque nel 1507 a Civitanova Marche da Giambattista, speziale e commerciante che aveva anche ricoperto qualche carica pubblica, e da Celanzia Centofiorini di nobile famiglia.
Nella [...] tornato a far le sue - scriveva il C. al vescovo di Pola nel marzo del '62 - e credo che la finiremo; così l'avessi finita la prima volta"), per cui, dopo aver scartato l'invito di trasferirsi presso Emanuele Filiberto, decise nel 1563 di ritirarsi a ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] cui, come per il Convivio, aveva lavorato con Perticari e che gli causò dissapori con la figlia e una denuncia, finita nel nulla, per appropriazione indebita dei manoscritti del genero da parte del fratello di questo, Gordiano. Nella speranza, infine ...
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GHIBERTI, Lorenzo
Carlo La Bella
Sono contraddittorie le indicazioni documentarie relative alla nascita del G., che nelle portate al Catasto di Firenze dal 1427 al 1442 dichiarava di essere nato nel [...] 1442 si decise di rivestirla di uno strato di vernice, al posto, forse per motivi economici, della consueta doratura, e risulta finita il 30 agosto di quell'anno, data dell'ultimo pagamento al G. (ibid.).
La grande cassa bronzea è decorata con tre ...
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SANO di Pietro
Gabriele Fattorini
SANO di Pietro. – Ansano di Pietro di Domenico di Pepo fu battezzato a Siena il 2 dicembre 1405 (Milanesi, 1850, p. 183 nota 1; Trübner, 1925, p. 91, n. 15), e pare [...] ruolo nel mercato artistico senese e certe sue commissioni, come la pala Guglielmi per S. Pietro in Castelvecchio, avviata dall’uno e finita dall’altro (M. Israëls, in Da Jacopo della Quercia…, 2010, pp. 256 s., n. C.30; e 2010). Nel 1452 fu inoltre ...
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VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] ibid., p. 115), quasi tutti nobili, cui la maldicenza cittadina diede il nomignolo di Accademia dei Pugni. Ne facevano parte fin dall’inizio Cesare Beccaria e il fratello minore di Pietro, Alessandro, in cui il primogenito aveva trovato al ritorno da ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] sospetto negli organi di sorveglianza dell'imperial regio governo austriaco, nelle cui mani, da pochi mesi, finita la Repubblica aristocratica e la breve esperienza della Municipalità democratica provvisoria del 1797, si trovava Venezia. Espulso ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).