CUTOLO, Teodoro
Michele Fatica
Nato a Napoli il 4 genn. 1862 da Carlo e da Antonietta Giannone, si formò nell'azienda paterna, una società di rappresentanza di prodotti agricoli e industriali con sede [...] napoletano. Si può osservare infatti che l'U.R.I. comincerà a svolgere un suo ruolo decisivo solo a guerra finita e quando, cominciate le prime lotte operaie, andrà a contrapporsi ad esse sempre più decisamente. Dal 1919, essendo diminuita l ...
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FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] responsabilità ad Armida Barelli, alla quale poi Benedetto XV diede l'incarico di diffonderla su tutto il territorio nazionale.
Finita la guerra, il F. lavorò alla realizzazione di due istituzioni: la Casa del popolo (chiamata in seguito: "Opera card ...
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CORRIDONI, Filippo
Alceo Riosa
Nato il 19 ag. 1887 a Pausula (dal 1931 Corridonia) in provincia di Macerata da Enrico e Enrichetta Paccazocchi, trascorse l'infanzia in condizioni economiche stentate, [...] vocazione del Corridoni. L'unico elemento utile al riguardo è l'accenno di quest'ultimo alle proprie "idealità repubblicane" nutrite "fin dalla prima infanzia" (La mia vita, in Rivista di cultura, 1936, p. 21). Ma anche su questo punto è lecito ...
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CAVAZZA, Girolamo
Gino Benzoni
Da non confondere con l'omonimo presente in Spagna per conto del duca di Modena nel 1638 (cfr. F. Testi, Lettere, a cura di M.L. Doglio, III, Bari 1967, pp. 55, 58 s.,63), [...] Giacomo e di mia nipote Laura", il C.insiste su questa sua benemerenza ringraziando Diod'avergli "concesso di veder finita" la "facciata" che rimette "accompita... nelle mani de' ... padri, i quali hanno grande occasione di accarezzarla essendo il ...
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BENEDETTI, Giovanni Battista
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Venezia il 14 ag. 1530; "patrizio veneto" si qualificò in alcuni scritti. Secondo il Bordiga (pp. 587 s.), non sarebbe, tuttavia, possibile [...] tesi della meccanica di Aristotele - per esempio, di quella che negava la possibilità di un movimento illimitato su una retta finita -, fatta dal B. nel Diversarum speculationum. Per questo il Dühring gli ha attribuito (p. 693) il merito d'aver posto ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] che la guerra fosse una cosa orribile e spesso inutile («La guerra non serve a nulla, non risolve nulla. Appena una guerra è finita ti accorgi che i motivi per cui era scoppiata non sono scomparsi, o che se ne sono aggiunti di nuovi in seguito ai ...
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PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci
Alessandra Giannotti
PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci. – Nacque a Vinci nel 1529/30 da Bartolomeo di ser Piero d’Antonio e da [...] e il filisteo derivati da un modello michelangiolesco (Schmidt, 1996, pp. 81, 120 n. 16, con bibl. precedente). L’opera, non finita alla morte di Pierino, fu traslata a Firenze tra il 1570 e il 1579, e fu sistemata da Bartolomeo Ammannati in Palazzo ...
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PASQUALE II, papa
Glauco Maria Cantarella
PASQUALE II, papa. – Raniero di Bleda (o Galeata) nacque nell’Esarcato, attuale Romagna (o Romagna Toscana), tra il 1053 e il 1055 da Crescenzio e Alfazia.
Delle [...] di un rigore personale; tacque per sempre. Era finita, la Chiesa si poteva considerare del tutto pacificata, (in corso di stampa, ed. ispanoamericana, lievemente difforme: Lecciones sobre el fin del mundo, Mar del Plata, ed. argentina, EUDEM). ...
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CALCONDILA (Calcocondila, Χαλκονδύλης Χαλκοκανδύλης), Demetrio
Armando Petrucci
Nacque ad Atene nell'agosto del 1423 da Basilio, di nobile famiglia ateniese; suo zio Giorgio, padre del ben noto storico [...] una tradizione secondo la quale la sua biblioteca (nella quale sarebbe confluita anche quella del suo maestro T. Gaza) sarebbe finita per eredità al genero Giano Parrasio e si troverebbe perciò compresa fra i manoscritti di quest'ultimo passati al ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] di un articolo in cui chiedeva ai governi dei territori insorti di inviare le loro truppe al Nord. Nella sua città era tornato sul finire di febbraio proprio per convincere i Genovesi a sostenere lo sforzo di Torino; ed era di nuovo a Genova quando ...
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finita
s. f. [der. di finire], ant. – Fine: mise mano in altre novelle, e quella che cominciata avea e mal seguita, senza f. lasciò stare (Boccaccio); anche nel senso di morte: Però forse v’aggrada mia f. (Cino da Pistoia).
finita
finità s. f. [dal lat. mediev. finitas, foggiato su infinĭtas «infinità»]. – Nel linguaggio filos., lo stesso che finitezza, nel sign. 2: all’essere finito è essenziale la f., e all’essere infinito la infinità (Rosmini).